Ferrari, tra voci e smentite... alla ricerca dei guai di Leclerc

Ferrari, tra voci e smentite... alla ricerca dei guai di Leclerc© Getty Images

A Maranello si pensa al GP di Las Vegas e si continua a ragionare sulle cause del clamoroso abbandono di Charles nel corso del giro di formazione del GP del Brasile

Paolo Filisetti

16.11.2023 11:44

Il destino spesso si presenta in modo curioso, talvolta può essere considerato quasi irriverente, quando in Formula 1, (forse per eccesso di discrezione) si fatica a trovare e soprattutto fornire una spiegazione plausibile a guasti tecnici dalla dinamica apparentemente complessa. Intendiamo dire, riferendoci al problema che a Interlagos ha fermato Leclerc nel giro di formazione, sinora indicato “semi ufficialmente” essere scaturito dall’impianto idraulico della SF-23, che questa spiegazione effettivamente poggia su solide basi tecniche note, proprio in Brasile, sin dai tempi di Barrichello in Ferrari.

Di fatto, il “problema idraulico” è una spiegazione di quanto accaduto nel giro di formazione sulla vettura di Charles Leclerc, che costituisce più la sottolineatura degli effetti di un guasto (ad ora ignoto) che il chiarimento effettivo di cosa abbia generato il brusco stop, mandando fuori pista priva di controllo la SF-23. Intendiamo dire che l’identificazione di un problema idraulico alla base di quanto accaduto, non solo sia un’indicazione tecnica generica sul malfunzionamento meccanico di una F1, quanto, sostanzialmente, possa scambiare l’effetto macroscopico mostrato dalle immagini tv e dalla comunicazione radio del pilota, (che dichiarava di aver perso l’idraulica) con l’origine del guasto stesso.

Varie ipotesi, si sono succedute in questi giorni, non avendo alcun dato ufficiale a disposizione, identificando tra le cause più tecnicamente plausibili o, per meglio dire, meno strampalate, quella di un malfunzionamento del differenziale, o meglio di un suo sensore che abbia nei fatti inviato alla centralina di controllo, un valore anomalo a livello di pressione del sistema. Ciò, potrebbe, a solo rigor di logica, aver innescato una sorta di rapidissima (immediata) reazione a catena, inducendo la modalità di protezione della power unit, che come conseguenza avrebbe simultaneamente azzerato la pressione idraulica nel circuito da cui dipendono tutti gli apparati. Come noto la modalità di protezione della centralina elettronica di controllo, ha come unico fine quello di evitare danni alla power unit, determinando il blocco repentino del cambio, da cui è stato indotto il bloccaggio delle ruote posteriori all’origine dell’uscita di pista. La vettura, in quel momento non era più governabile, di fatto Leclerc ne era meramente il passeggero...

Continua a leggere l'analisi tecnica completa sul nuovo numero di Autosprint in edicola, oppure clicca qui per la versione digitale!


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi