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13 giu 2025
La sorpresa è stata di molti, quando il lunedì successivo al GP di Spagna, scorrendo il feed Instagram, si è finiti sul post di Max Verstappen: “(…) alcune manovre dopo la ripartenza hanno alimentato la mia frustrazione, portando a una manovra che non è stata corretta e non avrei dovuto fare”. Mea culpa per l’episodio con Russell e critiche ricevute anche da Helmut Marko.
Adesso Max è a un punto dallo stop per una gara e a Montreal dovrà correre un week ed esente da infrazioni al regolamento. Viceversa, il GP d’Austria lo seguirà in tv. Parlando di quanto accaduto nell’ultima gara, Russell ha raccontato della sorpresa per l’ammissione di responsabilità fatta da Verstappen.
“Avrei avuto sensazioni diverse se quell’episodio mi avesse buttato fuori dalla gara ma, alla fine, ne ho tratto vantaggio. È stato penalizzato e mi ha sorpreso vedere che si sia assunto una sorta di responsabilità. Non ne abbiamo parlato in realtà, anche quando ci siamo incontrati in aeroporto: mi ero assolutamente dimenticato che avevamo avuto un incidente pochi giorni prima. Non ci sono problemi”.
Una mossa premeditata? Un semplice errore nel valutare l’episodio? Russell sottolinea: “Penso che volesse allargare i gomiti e dimostrare chi è il boss. Però, Jos è il boss (Jos The Boss; ndr). Guarda, ha sbagliato, mi ha sorpreso che si sia preso la responsabilità dell’episodio: è qualcosa di nuovo”.
L’altra campana della vicenda, Max Verstappen, dice di non avere particolari attenzioni alla vigilia del GP del Canada, per non incappare in un’altra penalità o in situazioni che altri potrebbero creare per indurlo a un'infrazione.
"Impariamo tutti, ho spiegato al lunedì la mia versione, adesso vado avanti e proverò a correre un buon week end qui. Non c’è molto che possa fare, mi concentro provando a fare il meglio possibile ogni volta e questa situazione non cambierà il mio approccio. Non posso parlare per gli altri piloti”, dice commentando la possibilità che venga indotto in una situazione scomoda. “Guardando la cosa in generale, mancare una gara non sarebbe ideale ma nemmeno la fine del mondo”, chiosa.
Quanto alla competitività Red Bull a Montreal, “mi piacerebbe che fossimo competitivi quanto lo siamo stati in passato ma penso che al momento le cose siano diverse per noi. L’obiettivo realistico potrebbe essere salire sul podio e provare a lottare con Ferrari e Mercedes”.
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