Da reprimenda prevista in passato a multa, perché mancare il momento dell’inno nazionale del Paese che ospita un Gran Premio di Formula 1 - o arrivarvi in ritardo - è un comportamento da sanzionare. L’ultimo pilota a farne le spese è stato Carlos Sainz, che pure aveva i suoi buoni motivi per essere arrivato in ritardo al momento solenne dell’inno nazionale a Suzuka, previsto alle 13:44 locali di domenica scorsa.

L'attenuante dei problemi intestinali

Che fosse in ritardo a causa di problemi fisici, intestinali, certificati dal dott. Messina di Med-Ex non è bastato a evitare la multa. Ha ridotto la portata della sanzione, che il regolamento Sportivo prescrive fino a 60 mila euro. Sainz è stato multato dalla direzione gara per 20 mila euro, 10 mila dei quali sospesi con la condizionale, a patto che nei prossimi 12 mesi non ripeta la medesima infrazione (articolo 19.4 lettera B).

Nel dispositivo della decisione dei commissari, si legge come “(… ) il pilota ha dichiarato di aver avuto, prima dell'inno, un malessere dovuto a un problema di stomaco che ne ha ritardato la presenza sulla griglia di partenza. Questo è stato verificato dal dott. Messina di Med-Ex che ha confermato il problema e ha dichiarato di aver fornito al pilota i farmaci adeguati.

Formula 1

L'editoriale del direttore: Max c'è, orgoglio per Kimi

Nonostante quanto sopra, mostrare rispetto per l'inno nazionale è una priorità assoluta e tutte le parti devono considerare ogni eventualità in modo da essere in posizione per l'inno entro l'orario richiesto. Di conseguenza è imposta una sanzione simile a quella comminata per una analoga violazione in Canada nel 2024”. In sintesi: se proprio devi stare male, fallo nei tempi giusti...

Tsunoda in ritardo, VCARB multata

Il caso richiamato dalla direzione gara è relativo al ritardo con il quale Yuki Tsunoda si presentò, lo scorso anno, alla celebrazione dell’inno a Montreal. Allora fu una responsabilità del team, che indicò l’orario errato al pilota: Racing Bulls venne pertanto sanzionata con una multa di 10 mila dollari. A Suzuka la multa è stata elevata al pilota.