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Helmut Marko commenta con toni forse esagerati il prossimo appuntamento di Montecarlo. Red Bull vince da 3 edizioni ma la concorrenza è vicina come mai negli ultimi mesi
F.P.
21 mag 2024 (Aggiornato alle 10:44)
Un anno fa la pole arrivò per appena 84 millesimi, Verstappen su Alonso, poi Leclerc a un decimo. Oggi, verso Montecarlo, si va con un'incertezza di gran lunga superiore rispetto a 12 mesi fa, quando Aston Martin confidava su una pista lenta e favorevole alla AMR23.
Le avversarie di Red Bull saranno Ferrari e McLaren, lasciando la porta aperta a ritorni imprevedibili di competitività e tutti legati alle caratteristiche del circuito: Mercedes? La stessa Aston?
La crescita della McLaren è di certo il dato che viene monitorato più da vicino in casa Red Bull. A Imola, la pole di Verstappen è stata sudata non poco e la monoposto ha richiesto più lavoro del solito per arrivare in una finestra di funzionamento competitiva.
Cosa attendersi da Montecarlo? “Sicuramente dovremo raccogliere la sfida con la McLaren. Adesso andiamo a Monaco, dove tutto si decide in qualifica", dice Helmut Marko al De Telegraaf.
"Credo che sarà la gara più difficile per noi, anche a causa dei dossi e dei cordoli. Mi aspetto molto anche dalla Ferrari e in particolare da Charles Leclerc".
Red Bull che nel Principato è reduce da tre vittorie nelle ultime tre edizioni, non senza effettive difficoltà di prestazione (vedi Verstappen nel 2022 rispetto al rendimento di Perez).
Quanto varrà la McLaren su una pista tanto specifica quanto Montecarlo è un altro interrogativo. Nel team c'è la fiducia di poter essere competitivi e in lotta con Ferrari e Red Bull su ogni tipologia di tracciato.
Stesso pensiero per Christian Horner: "Nelle ultime due gare, McLaren è stata la nostra avversaria principale. Hanno sicuramente migliorato le prestazioni e la filosofia progettuale della loro macchina è molto simile alla nostra, hanno fatto un passo avanti.
Ci aspettiamo che siano competitivi su tutti i circuiti e ce ne sono alcuni che si adattano ai nostri punti di forza, altri no. Gli ultimi due sono stati circuiti che non hanno giocato a favore dei nostri punti di forza".
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