Merito a lui per la risposta che ha saputo mettere in pista dopo settimane di critiche e dubbi ricorrenti. Merito a Norris per aver gestito 78 giri di gara senza una sbavatura e per la prestazione nel giro di qualifica come sempre decisivo a Montecarlo.

“Penso che questa sarà la prima di una serie di molte altre gare”, dice Andrea Stella a fine gara. Ovvero, il primo di una serie con un Norris a un livello superiore per gestione del week end. 

“Il lavoro che c’è stato con Lando e per Oscar è un lavoro di team, che coinvolge ingegneri, management, team principal ma il merito maggiore va a Lando, alla sua forza, al suo carattere e determinazione.

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Concentrato sul molto che funziona

"Si è lasciato convincere sul non doversi focalizzare troppo sull’1% che non va, bensì sul 99% che funziona. E’ una caratteristica che può essere sfruttata per crescere molto e crescere in modo funzionale. È quello che abbiamo fatto in queste settimane”, spiega Stella nel raccontare come il team ha lavorato con Lando.

Alla vigilia di Barcellona si riaccorciano le distanze nel campionato Piloti: 161 a 158 e l’attesa è tutta per verificare quale sarà il vantaggio della McLaren su Verstappen. Domenica prossima, infatti, il banco di prova sarà fondamentale per tutti, tra gestione delle gomme nuovamente critica e una pista la più completa del calendario.

Rimanendo ancora a Monaco, c’è un dettaglio che Stella sottolinea del “Norris ritrovato”.

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Un Lando diversissimo in qualifica

“Questa pista ha permesso a Lando di esprimere la sua velocità naturale. Anche se prendiamo a esempio il giro della pole in Q3, ci sono state un paio di curve che non sono state molto accurate. Soprattutto la seconda chicane della piscina.

Lì il Lando di Jeddah si sarebbe lasciato prendere dall’emozione e demoralizzato. Invece è rimasto calmissimo e nelle ultime due curve ha fatto la differenza”.