Temi caldi
Fabiano Polimeni
29 mag 2025
Ripetere il risultato di Monaco su una pista come Barcellona avrebbe tutto un altro peso specifico. Parola di Carlos Sainz, alla vigilia del GP di casa, con una Williams reduce da un doppio piazzamento a punti nel Principato.
“Se dovessi scegliere una pista favorevole alla Williams quest’anno, non sarebbe Barcellona. Non andiamo bene sulle curve di media velocità e lunga durata, spero sia una pista sulla quale dimostrare i progressi compiuti negli ultimi anni”, racconta al giovedì del Montmelò.
Dall’ultimo week end resta l’amaro in bocca per un risultato che, con altre scelte, avrebbe potuto dare più punti in gara: “A Monaco ci aspettavamo di andare un po’ meglio ma abbiamo fato qualche errore sull’assetto e la preparazione delle gomme in qualifica. Siamo usciti comunque con un nono e decimo, un risultato che oggi - diversamente dall’anno scorso - ci lascia frustrati: arriviamo a un week end aspettandoci un risultato migliore.
Fare nono e decimo qui potrebbe essere un buon risultato, sarà la pista per noi più impegnativa, Cina a parte. Dovremo tenere d’occhio come si svilupperà il week end e vedere se riusciremo a centrare l’obiettivo ma sulla carta non è la nostra pista migliore”.
Alla variabile pista si aggiunge quella della nuova normativa sulla flessibilità dell’ala anteriore. Un tema che Sainz tratta ridimensionando gli effetti attesi: non sarà un fattore di sconvolgimento dei valori in pista. “Se ne parla tanto ma non penso che condizionerà la gente e i team quanto si pensa.
Sarà un’ala anteriore resa un po’ più rigida e non fletterà quanto fatto finora. Non mi aspetterei un’oscillazione maggiore di 1 decimo in griglia tra una squadra e l’altra. Non penso farà una grande differenza.
Sì, potrà essere più difficile trovare il bilanciamento ma abbiamo tanti strumenti a disposizione e tre turni di libere per capire la macchina e prendere le misure, fino a portarla nella condizione migliore. Le squadre sono ben preparate per reagire ai cambiamenti con gli strumenti di simulazione”.
Complice la ridotta distanza da Monaco, tiene ancora banco l’esito controverso prodotto dai due pit-stop obbligatori in gara domenica scorsa. Insieme alla necessità di cambiare la tracciatura del GP di Monaco.
Sainz sul punto è chiaro: “La discussione su Monaco va fatta tra noi piloti, avanzando idee a FIA e FOM perché ci pensino. Nessuno sa meglio di noi piloti cosa fare, noi che siamo in macchina, che sappiamo quanto sia facile manipolare la gara; dobbiamo sederci e discutere noi a vantaggio di tutto lo sport, discutere la soluzione migliore e la più facile da applicare.
Dovremo produrre delle idee e capire quali potranno essere usate. FIA e FOM hanno proposto le due soste e non ha funzionato, perlomeno a centro gruppo. Accolgo sempre positivamente le novità, penso però che la FIA avrebbe grande beneficio nel processo decisionale se includesse anche noi piloti”.
Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail
Loading
Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.
Abbonati a partire da € 21,90