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Hamilton, Barcellona non mente: "Ci dirà quanto siamo distanti"

Il circuito simbolo per giudicare la bontà di una monoposto dirà a che punto è la Ferrari SF-25, in attesa degli sviluppi in arrivo tra Spielberg e Silverstone
Hamilton, Barcellona non mente: "Ci dirà quanto siamo distanti"
© Ferrari

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

30 mag 2025

Dopo una gara corsa in solitaria, valsa giusto polemiche di secondo ordine - nemmeno a dirlo, legate ai team radio - per continuare su una narrazione di presunti attriti tra Hamilton e il suo ingegnere di pista, Adami, cosa attendersi da Lewis nel GP di Spagna? Ad esempio che possa essere una conferma delle sensazioni positive avute a Imola, sebbene in frangenti di corsa estremamente specifici, favoriti dagli eventi e con gomme di altra mescola rispetto alla gamma più dura presente a Barcellona.

Questa pista è sempre stata molto valida per dare una valutazione dei valori, è il circuito che abbiamo usato di più nei test, ha una buona varietà di curve. Solitamente hai un po’ un’idea di quanto ti trovi davvero lontano.

È un classico e continua a piacermi, è divertente guidarci, specialmente da quando hanno tolto l’ultima chicane ed è stato ripristinato il layout originale”, dice Hamilton alla vigilia delle prime libere.

Ordinarie libere di messa a punto

Un venerdì estremamente importante per verificare il comportamento della monoposto, quanto l’irrigidimento dell’ala anteriore avrà conseguenze sul bilanciamento aerodinamico. La Ferrari è attesa tra i team che meno subiranno l’impatto della direttiva tecnica. Se questo si tradurrà in una modifica dei valori in campo è difficile da quantificare: Non ho assolutamente idea di quanto impatterà la direttiva, noi ci prepareremo, gireremo nelle libere, nulla di speciale. Abbiamo compiuto dei passi avanti e stiamo lavorando intensamente per ottimizzare il pacchetto a nostra disposizione”, prosegue Hamilton, che si trova a dover commentare, per l’ennesima volta questa’anno, le comunicazioni via radio avute con il muretto.

Il rapporto con Adami e il team è ottimo

Era accaduto già in Australia, poi in Cina, fino al confronto acceso a Miami, ancora a Monaco. La sostanza dei problemi è altrove che non in un rapporto tutto tra pilota, squadra e ingegnere di riferimento, filtrato ed estratto in fasi di gara.

I nostri rapporti sono ottimi: siamo allineati praticamente su tutto, a cominciare dalla voglia di vincere”, ha ripetuto Hamilton. “Per questo tutto quello che si dice in giro sono solo caz**te (bullshit; ndr) che non ci condizionano affatto. Sappiamo dove vogliamo arrivare e continuiamo compatti per la nostra strada”.

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