WEC, ricalibrate sulle LMDh le specifiche dei prototipi Hypercar

WEC, ricalibrate sulle LMDh le specifiche dei prototipi Hypercar© LAT Images

Ridotta la potenza massima del sistema ibrido così come il peso complessivo dei prototipi per consentire una convergenza prestazionale che assicuri l'integrazione delle due Classi nel WEC e nell'IMSA

Fabiano Polimeni

12.05.2020 ( Aggiornata il 12.05.2020 13:35 )

Si può leggere come un’equivalenza al ribasso, dettata dalle soluzioni tecniche concordate per la Classe LMDh, quella relativa alle specifiche della Classe Hypercar del WEC. Andrà in pista dalla prossima stagione, che scatterà nel marzo 2021, e lo farà con caratteristiche ritoccate nella potenza massima del sistema ibrido. Da una potenza indicata complessivamente poco sotto gli 800 cavalli, la Commissione endurance FIA ha lavorato per riposizionare il dato delle Hypercar a 500 kW, ovvero, 680 cavalli, tanti quanti ne svilupperanno i prototipi di Classe LMDh.

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L’impianto tecnico delle Hypercar è nato intorno al concetto di massima libertà tecnica relativamente ai motori termici, per frazionamento e soluzioni sovralimentate, a fronte di stringenti limiti imposti sul peso minimo di vari componenti e una parte elettrica – installata sull’asse anteriore – standardizzata.

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Confermate le limitazioni sull'aerodinamica, per ragioni di performance e di contenimento costi. Sarà a ridosso della 24 Ore di Le Mans che si scopriranno tutti i minimi particolari delle due categorie di vertice del nuovo endurance.

Come cambiano le Hypercar

I prototipi di Classe LMH verranno ammessi nelle gare IMSA dopo verifiche prestazionali sui circuiti della serie statunitense, per definire il Balance of Performance tra le due categorie. Al di là del tetto a 680 cavalli per la potenza massima delle Hypercar ibride, il WEC ha deliberato una riduzione di peso dai precedenti 1.100 kg al dato di 1.030 kg, speculare alla specifica dei prototipi LMDh su telaio LMP2. Ed è la libera progettazione del telaio a restare quale grande discriminante tra le due categorie, oltre al posizionamento della componente elettrica, anteriormente sulle Hypercar, al posteriore per la LMDh.

“La Classe LMDh e le Le Mans Hypercar saranno regolamentate da norme convergenti per assicurare simili prestazioni. Le squadre tecniche della FIA e dell’ACO hanno lavorato sodo per adattare i regolamento LMH e il risultato è stato accolto calorosamente dai costruttori. Dobbiamo essere proattivi per costruire il futuro dell’Endurance. Quest’annuncio è ulteriore prova della collaborazione costruttiva, fondamentale per la nostra disciplina”, le parole di Pierre Fillon, presidente dell’Automobile Club de l’Ouest.

Il peso della crisi

E nell’adeguamento delle caratteristiche tecniche della Classe Hypercar, il peso del mutato scenario economico è innegabile, come ammesso da Richard Mille, presidente della Commissione FIA Endurance: Dobbiamo considerare l’evoluzione dello scenario economico e adottare misure di taglio dei costi per supportare gli sforzi dei costruttori. Con l’annuncio di ACO e IMSA a delineare i dettagli di base della piattaforma LMDh e la decisione della Commissione FIA Endurance di modificare le specifiche tecniche della categoria Hypercar, finalmente ci stiamo muovendo verso la convergenza

Avere entrambe le piattaforme classificabili per la futura Classe di vertice del campionato WEC consentirà maggior differenziazione negli approcci tecnici, attirando così più concorrenti. È qualcosa che tutte le parti interessate, compresi i costruttori impegnati sulla categoria Le Mans Hypercar, la FIA e l’ACO, stanno lavorando sin dall’inizio”.

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