Alle 14.31 del 1° agosto 1976 il campione in carica della Formula 1, il ferrarista Niki Lauda, perse il controllo della sua 312 T2: uscito di strada venne poi colpito dalle mnpsto di Vertl e Lunger. Si scatenò un rogo infernale e Lauda venne estratto dalla monoposto dal coraggioso Arturo Merzario: trasportato in ospedale (nell'arco della giornata venne trasferito tre volte da una struttura all'altra) gli vennero diagnosticate fratture al volto e al torace, ustioni di primo e terzo grado a mani e volto e una gravissima intossicazione per aver respirato i vapori tossici della benzina bruciata. 42 giorni dopo l'austriaco tagliò il traguardo del GP di Monza al 4° posto
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