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Formula 1 Canada, Vettel non si fida di Red Bull

La competitività Ferrari sui rettilinei prospetta un week end positivo e in lotta per la vittoria. Sebastian teme la gestione delle gomme Hypersoft da parte di Red Bull e spera in una piacevole noia domenicale da doppietta Rossa
Formula 1 Canada, Vettel non si fida di Red Bull
© sutton-images.com

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

8 giu 2018 (Aggiornato alle 10:16)

Cautela, quella che professa Sebastian Vettel alla vigilia del week end in Canada. Su Red Bull, su una per certi versi scontata “inferiorità” rispetto a Ferrari e Mercedes, causa pista, prestazioni richieste dalla power unit. Il punto di forza Red Bull potrebbe rivelarsi la gestione delle gomme, della mescola Hypersoft, cruciale nell'impostazione tattica della gara. «A Monaco si è visto come loro riuscissero a gestire queste gomme meglio e potrebbe aiutarli qui. Non so che tipo di miglioramenti hanno in serbo», commenta Vettel. Avranno l'evoluzione Renault e, diversamente da quanto circolato nei giorni scorsi, Ricciardo proverà a evitare la penalizzazione per l'utilizzo di un nuovo MGU-K. Sebbene Newey abbia dato per irrecuperabile quello danneggiato a Monaco, il team proverà a gestire la rotazione con un elemento già utilizzato in altre gare per non incorrere in penalità domenica.

Mercedes non avrà la power unit evoluta e i progressi Renault – stando a quanto ammesso da Verstappen – non saranno certo sufficienti a colmare il gap in qualifica. Così, ecco la Ferrari nello scenario più favorevole: di una power unit fresca da sfruttare su un circuito sul quale l'effetto potenza è maggiore. «La pista è un po’ diversa dalle altre, pensiamo che il motore qui possa giocare un ruolo rilevante. Quindi, vedremo a che livello siamo. Abbiamo portato qualche novità, come del resto sono sicuro che tutti facciano in qualche fase della stagione. Finora la macchina è andata bene sui rettilinei e ciò dovrebbe aiutare», prosegue Seb, che guarda in prospettiva, alla necessità di uno sviluppo costante nell'arco dell'intero campionato.

Ridimensiona anche il potenziale vantaggio su una Mercedes costretta a impiegare ancora la power unit numero 1: «L'effetto del chilometraggio non è così elevato, non è che perdi molta potenza dopo 2.500 km. Perlomeno non sarebbe un problema per la Ferrari, con questa generazione di power unit la diminuzione di potenza non è un gran problema».

La storia recente del Gran Premio del Canada indica Hamilton naturale favorito. La competitività espressa dalla Ferrari sulle piste più veloci quest'anno, come sui rettilinei del Bahrain – accomunata a Montreal anche dalla presenza di staccate impegnative – depone a favore della Rossa. Equilibri in attesa di conferma nei due turni di libere del venerdì: «Rispetto allo scorso anno abbiamo una nuova macchina e anche l’approccio è ovviamente diverso. E’ difficile fare previsioni su questo weekend. Molto può dipendere da quello che faranno le altre squadre faranno e dal tempo, visto che potrebbe piovere. Ci sono dei punti un po’ insidiosi, ma questa pista mi piace. Diversamente da Monaco, che non è il posto migliore per fare sorpassi, qui penso che dovrebbe essere diverso».

Evitare la noia-bis del Principato per accogliere un'altra, piacevolissima per il tifo Ferrari, gara da sbadigli: «Sarei comunque felicissimo se dovessimo avere una gara noiosa domenica, con le nostre monoposto in prima e seconda posizione».

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