Binotto, il Canada ha mascherato i problemi Ferrari

Binotto, il Canada ha mascherato i problemi Ferrari© sutton-images.com

La SF90 di Montreal era la stessa di Barcellona, la tipologia di pista - impegnativa sulle gomme posteriori piuttosto che le anteriori - ha permesso alla Rossa di esprimere tutt'altre prestazioni. Da Le Castellet in avanti gli aggiornamenti che dovranno risolvere le lacune

F.P.

13.06.2019 ( Aggiornata il 13.06.2019 13:18 )

Se il Canada è già storia, già in archivio, sveglia utilissima per interrogarsi su quale Formula 1 si è arrivati ad avere, il Gran Premio di Francia è praticamente attualità. La Ferrari introdurrà una nuova ala anteriore, primo colpo di un percorso di novità che andrà avanti con modifiche successive al fondo e ai deviatori di flusso dietro le ruote anteriori.

Montreal ha mostrato una SF90 competitiva, una prestazione quasi attesa, visto il rendimento offerto in Bahrain.

Mattia Binotto non ha nascosto come i punti deboli del progetto siano rimasti invariati, dal pacchetto di aggiornamenti futuri dovranno arrivare le soluzioni e le basi per la monoposto 2020. Ferrari che fatica nel far lavorare correttamente le gomme anteriori e trovare aderenza nelle curve lente, scenario sconosciuto al Circuit Gilles Villeneuve.

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STESSA SF90 DIVERSA RESA

“È molto difficile giudicare e prevedere la prestazione, però è un circuito sul quale conta la potenza ed è impegnativo sulle gomme posteriori, diverso quindi da Barcellona che impegna l’anteriore. È più simile al Bahrain. Sapevamo che saremmo stati più vicini a Mercedes, andando in Canada. La prestazione al venerdì, in rapporto a loro, è stata difficile finché non è migliorata la pista, con più aderenza.

La macchina era esattamente la stessa che avevamo in Spagna, da allora non abbiamo introdotto aggiornamenti, quindi diciamo che i punti deboli sono ancora presenti sulla macchina”, ha commentato il team principal dopo la gara.

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UN RECUPERO DA AVVIARE CON GLI SVILUPPI

I circuiti in arrivo, a partire dal Paul Ricard, avranno tutti dei tratti sui quali conterà sviluppare carico aerodinamico e precisione in inserimento. Da Zeltweg al primo settore di Silverstone, dal Motodrom di Hockneheim a Budapest.

“Dobbiamo lavorare e provare a migliorare, perché ci saranno altre gare che non saranno come il Canada, perciò dobbiamo continuare a lottare e sfidare Mercedes.

Il merito delle prestazioni in gara va alla squadra, al duro lavoro e su questa pista siamo apparsi un po’ più competitivi. C’è ancora del lavoro da fare, penso che Mercedes e Lewis fossero un po’ più veloci, noi stiamo ancora recuperando ma in generale è stata una buona gara”.


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