Leclerc, GP Messico: non decido io lo status 2020

Leclerc, GP Messico: non decido io lo status 2020© sutton-images

Charles tira le somme del primo anno in Ferrari e di un trattamento paritario tra i piloti conquistato con i risultati. Sulle scelte da compiere nel 2020, nella gestione dei piloti, rinvia a Binotto: "Ho dimostrato cosa sono in grado di fare, decide Mattia e il management"

Fabiano Polimeni

25.10.2019 ( Aggiornata il 25.10.2019 10:21 )

Non si fida di Red Bull, Charles Leclerc. Alla vigilia del Gran Premio del Messico, guarda alla storia recente, alle prestazioni di Max Verstappen e lo piazza in cima alla lista dei guastafeste di un week end che le premesse vorrebbero favorevole alla Ferrari.

“Penso che possiamo essere ottimisti guardando le ultime 5 gare. Dobbiamo restare tranquilli, mi aspetto almeno una Red Bull forte, lo stono stati molto negli ultimi 2 anni”, dice al giovedì di Città del Messico.

TENTATIVI DI DESTABILIZZARE

Forza, quella espressa dalla SF90, che insospettisce gli avversari per quanto sia superiore nel contributo della power unit. Il tema di discussione è ciclico e coinvolte tutte le squadre, che interessi aspetti del motore o dell’aerodinamica o i sistemi di sospensione. Ed è ciò di cui è fatta la stessa Formula 1: ricerca, intuizioni, vantaggi competitivi. Muoversi ai limiti della lettera del regolamento e sfruttarne tutte le pieghe.

Leggi anche: Vettel, GP Messico: pacchetto forte, andremo a caccia di grip

Leclerc, sui sospetti avanzati dai team rivali, spiega: “Ogni volta che un team vive un buon momento, è chiaro che tutti osservano ogni piccola cosa per provare a destabilizzarlo. Non sta accadendo, noi siamo del tutto fiduciosi che non ci sia alcun problema, perciò non ci tocca”.

POLE SEMPRE E COMUNQUE L'OBIETTIVO

Non sarà un “problema”, piuttosto una posizione da gestire al meglio, un’eventuale pole position. Lo scenario sarà simile a Sochi, con un allungo che dà l’opportunità alle file dietro la prima di costruire una scia e provare il sorpasso. Ecco, Sochi ha insegnato certamente qualcosa a Charles, fossero anche solo le parole di Hamilton – se anche aiuti il compagno di squadra, assicurati di tenere la posizione e chiudere la traiettoria –.

“E’ un tratto molto lungo, dalla partenza fino a curva 1. Non so se la pole sia la posizione migliore dalla quale partire ma certamente daremo tutto per centrarla, poi vedremo”.

FINALE DI NUOVO VINCENTE

Ultimi scampoli di stagione, dai quali portare nel 2020 i progressi compiuti nello sviluppo della monoposto. Ultime gare per confermare il piazzamento nel mondiale, in una prima stagione da ferrarista sulla quale Charles dice: “Per essere al primo anno in Ferrari, posso dire di aver raggiunto molti dei traguardi che mi ero posto. In queste ultime corse mi piacerebbe ottenere qualche altra vittoria e portarmi a casa il terzo posto nella classifica del Mondiale”.

Leggi anche: GP Messico F1, il circuito: vario, veloce e "alto"

Leclerc-Vettel, un lusso poter gestire una coppia così. E un potenziale che nessun altro ha. Un rischio? Anche. Dalle premesse dello scorso inverno, piloti alla pari ma Seb un po’ più alla pari nel caso in cui fosse stato necessario decidere quale pilota privilegiare, a un mondiale 2019 che ha portato Leclerc sul campo a imporsi. Quali rapporti ci saranno nel 2020? Sarà la pista a scriverli.

Non sono io quello che decide per il prossimo anno, certo ho fatto molto bene quest’anno, sono migliorato molto e ho capito completamente la situazione, come ho detto a inizio anno.

Leggi anche: GP Messico, Hamilton fra trascorsi di boxe e 6° titolo

Sono stato veloce in alcune gare, dimostrato ciò di cui sono capace. Adesso, lascio a Mattia e a chi gestisce, la decisione”.


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi