Coronavirus: Mercedes, caschi C-Pap evoluti e progetto open source

Coronavirus: Mercedes, caschi C-Pap evoluti e progetto open source© Tye, UCL

La collaborazione tra Mercedes-AMG HPP e il college universitario di Londra ha prodotto uno sviluppo ulteriore dei dispositivi di ventilazione per i malati infetti dal virus Sars-CoV-2. Specifiche libere per le aziende che vorranno supportare la produzione globale

Fabiano Polimeni

07.04.2020 ( Aggiornata il 07.04.2020 17:54 )

Il contributo dell’industria automobilistica e del mondo della Formula 1 alla lotta contro il coronavirus prosegue. L’ultimo aggiornamento sul Project Pitlane, che vede 7 squadre di F1 impegnate a offrire in vari modi il proprio contributo nel Regno Unito a supporto dell’offerta di sistemi elettromedicali, registra l’evoluzione del C-Pap.

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Mercedes, nella sede di Brixworth, dove la divisione High-Performance Powertrain di AMG realizza le power unit, opera al momento esclusivamente sulla produzione di 10 mila C-Pap commissionati dal servizio sanitario britannico. La capacità produttiva può raggiungere le 1.000 unità al giorno ed è frutto di una ricerca condotta insieme all’University College di Londra e del relativo ospedale.

Dall'idea alla produzione

Dopo essere giunti in meno di 100 ore dalla prima analisi su come realizzare il dispositivo che aiutasse la respirazione dei pazienti malati di Covid-19, la seconda specifica è stata migliorata nel consumo di ossigeno, ridotto di ben il 70%. Versione del C-Pap che ha avuto il via libera alla produzione, poiché rispondente agli standard previsti in campo medico per simili dispositivi.

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Il C-Pap è sigla tristemente divenuta nota, sono i "caschi" a supporto della ventilazione dei pazienti, uno stadio che precede l’utilizzo dei più invasivi ventilatori polmonari, adottati nei casi più gravi di malati da Covid-19. Il C-Pap (Continuous Positive Airway Pressure) assicura una pressione costante e continua nella ventilazione del paziente e, nella specifica sviluppata da Mercedes e gli specialisti dell'UCL, è frutto di un’opera di re-ingegnerizzazione.

Progetto reso open-source

Quaranta macchinari solitamente impiegati per produrre pistoni e turbocompressori a Brixworth, sono adesso all’opera nella realizzazione di parti per i C-Pap. Cosa ancor più importante è l’aver reso disponibile l’intero progetto perché altri possano produrre la specifica sviluppata. Sul sito covid19research.uclb.com sono dettagliati i disegni, i materiali adoperati, gli strumenti per la produzione, i tempi necessari: un esempio di conoscenza open source.

“Dall’annuncio del progetto abbiamo ricevuto un numero incredibile di domande sul dispositivo C-Pap da ogni parte del mondo. Rendere le specifiche del design e della produzione disponibili e aperti permetterà alle aziende di tutto il mondo di produrre questi dispositivi rapidamente e su larga scala per supportare la risposta globale al Covid-19”, ha commentato Andy Cowell, direttore generale di Mercedes-AMG Performance Powertrains.

A due settimane dall’inizio della collaborazione, i primi dispositivi verranno consegnati adesso agli ospedali nel Regno Unito.


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