Hockenheim pronta per la F1 se Silverstone avrà il no del governo

Hockenheim pronta per la F1 se Silverstone avrà il no del governo© LAT Images

Il GP di Gran Bretagna ruota intorno alla concessione per gli addetti ai lavori della Formula 1 di un corridoio privilegiato che superi le misure di quarantena di 14 giorni in ingresso nel Paese. Accordo non ancora raggiunto

Fabiano Polimeni

20.05.2020 ( Aggiornata il 20.05.2020 17:56 )

Da immaginata sede ideale per la ripartenza, col favore della stragrande maggioranza dei team a far sede nel raggio di 100 km, a ostacoli legati alle misure di isolamento per l'accesso nel Regno Unito che il governo inglese imporrà da inizio giugno. La storia di Silverstone e del Gran Premio di Gran Bretagna 2020 è travagliata più che mai, in una condizione di travaglio generale da coronavirus.

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Serve un’esenzione a un regime di isolamento imposto per quanti saranno in ingresso nel paese, un’esenzione che al momento non è stata ancora accordata, la cui assenza rappresenta un serio rischio allo svolgimento dei Gran Premi, due, discussi tra promoter e F1. È un’attesa che non dovrebbe prolungarsi oltre le prossime ore, al più entro la settimana, secondo le ultime indiscrezioni diffuse Oltremanica.

Hockenheim con le carte in regola

Pronta a rilevare Silverstone c’è Hockenheim. Un ritorno in calendario dalla “finestra”, dopo l'uscita a fine 2019, che si presterebbe a un mese di luglio interamente con un campionato mitteleuropeo: partenza da Spielberg in Austria, due gare alle quali far seguire Hockenheim. E che fosse un solido scenario al quale guardare lo ha lasciato filtrare il professore Gerard Saillant nelle ultime settimane.

“Stiamo discutendo con la Formula 1, vero. Abbiamo parlato dell’idea di ospitare una gara senza pubblico e abbiamo già verificato se questo sarà possibile, dalle date al punto più generale degli aspetti legali. Per quanto ci riguarda è un’opzione”, spiega Jorn Teske – amministratore delegato della società di gestione dell’Hockenheimring - all’agenzia Reuters.

Isolamento accorciato?

Le prospettive legate a Silverstone spaziano dalla quarantena regolare di 14 giorni da osservare per l’ingresso nel paese a un’esenzione speciale, con in mezzo lo scenario emerso di una fase di 5 giorni di isolamento alla quale sottoporre il personale delle squadre in arrivo nel Regno Unito.

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Nel primo caso, il dilatarsi dei tempi - in un calendario che farà delle date serrate e dei minimi margini di manovra la cifra per provare a strutturare una stagione con quante più gare possibili – renderà impossibile gareggiare a Silverstone; nella situazione intermedia, invece, sarebbe sufficiente un “classico” GP posizionato a due settimane di distanza dal precedente per rispettare le disposizioni. Andrà anche esaminato l'aspetto logistico delle squadre inglesi, che stante la quarantena sui voli aerei potrebbero trovarsi a restare lontani dalla sede per un intero mese di luglio, posto che il regime venga allentato in agosto. 

Tornando alla soluzione Hockenheim, l’a.d. ha aggiunto come una decisione di F1 Group sia necessaria al più presto per ragioni economiche: “Ciò che per noi è davvero cruciale è non restare in sospeso per mesi. Dobbiamo far prenotare il nostro circuito e c’è una domanda elevata di giornate in pista, però la Formula 1 ne è consapevole e comprende la nostra situazione”.


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