Sainz Jr: "Cresciuto con Alonso ammirando Schumi. Dakar con papà? Improbabile"

Sainz Jr: "Cresciuto con Alonso ammirando Schumi. Dakar con papà? Improbabile"© LAPRESSE

Lo spagnolo, ferrarista dal 2021, risponde ad alcune domande dei tifosi tramite un video pubblicato sul suo canale YouTube, dicendo quando sia speciale la F1 e raccontando gli idoli del passato

28.05.2020 ( Aggiornata il 28.05.2020 12:49 )

Avrà tempo e modo di presentarsi, soprattutto al pubblico italiano, soprattutto quando sbarcherà sul pianeta Ferrari a partire dal 2021. Ma intanto Carlos Sainz si racconta, e lo fa rispondendo alle domande dei tifosi tramite YouTube. C'è un po' di tutto, per conoscere meglio il personaggio.

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Il bello della Formula 1

Alla domanda su cosa dia più gusto nel pilotare una F1, Carlos parla delle sensazioni uniche che queste vettura danno in curva: "La forza G laterale è incredibile, non c’è niente di paragonabile. Il bello della F1 non è tanto toccare i 300 chilometri orari in rettilineo, ma la sfida nelle curve, quando devi tenere la velocità con 6 G di accelerazione laterale, è qualcosa che si riesce a fare solo con talento e allenamento. La F1 è incredibile, per la potenza della frenata e la velocità. Mi rendo conto che è speciale, in pochi hanno il privilegio di poter guidare queste monoposto. Poi ci sono anche delle responsabilità, come quella di sapere che nelle tue mani e nel tuo talento ci sono i risultati da raggiungere per far apprezzare lo sforzo di centinaia di persone che lavorano dietro di te".

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Gli idoli

Poter ricorrere all'aiuto di un papà due volte campione del mondo rally e tre volte vincitore della Dakar è un privilegio, ma Carlos senior non è l'unico idolo ad aver ispirato l'infanzia di Carlitos:" Chi mi ha ispirato è sempre stato padre, poi come pilota sono cresciuto con le vittorie di Fernando Alonso, ma guardando anche i video di Ayrton Senna e Gilles Villeneuve, un grande pilota e davvero spettacolare. Ho ammirato Schumacher e nel presente Lewis Hamilton per ciò che sta facendo. Tanti, insomma, ma quello che ho sempre ammirato di più è mio padre”. E vedere due Carlos insieme alla Dakar sarà possibile? "Non credo sia possibile - ammette lo spagnolo - anche perché quella corsa è qualcosa che potrei fare molto più avanti nella carriera, ed a quel punto mio padre potrebbe avere più di 70 anni. Nessuno inoltre vuole fare il copilota. Dico che tutto è possibile, ma è molto improbabile. Io in testa ho sempre avuto la F1, prima voglio diventare campione, poi eventualmente potrò valutare altre categorie. Mi piacciono i rally, l'Endurance ed anche la MotoGp".

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I compagni di squadra

Il compagno di team, colui che guida la tua stessa vettura, si sa, è sempre il primo avversario. Ma Carlos ha una visione tutta sua del pilota con cui condivide lo stesso box. Ed infatti, alla domanda su quali piloti del passato avrebbe voluto come compagni, dice " Sempre i migliori. E’ una mia curiosità, da quando ho 10 anni voglio imparare i segreti dei piloti più veloci, guardare le loro telemetrie, capire quanto siano forti i migliori da vicino, capire cosa facciano per essere così veloci studiando i dati".

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