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Regole 2021-2022, Racing Point all'assalto delle squadre dinosauro

Il direttore tecnico Andy Green teorizza i vantaggi per Aston Martin e le possibilità di sfidare squadre oggi definite big e in futuro, per le limitazioni al budget, non più tali, perlomeno negli organici e strutture

Regole 2021-2022, Racing Point all'assalto delle squadre dinosauro
© LAT Images

F.P.F.P.

28 mag 2020

All’assalto dei dinosauri, di mega-strutture che, dalle nuove regole finanziarie in vigore dal 2021, dovranno necessariamente ripensare la propria organizzazione. Andy Green, direttore tecnico di Racing Point - tecnico a Silverstone dai tempi in cui era ancora Jordan – scommette sull’agilità della squadra destinata a essere Aston Martin dal 2021.

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Sarà solo una questione numerica, di uomini disponibili e di budget, a equilibrare la partita tra chi, oggi, è top e quanti corrono a metà schieramento? Nel corso di un’intervista al podcast Beyond the Grid, Green esclude la necessità di un rafforzamento di organico, dalle 450 persone al lavoro in Racing Point, dove le strutture di Mercedes, Ferrari, Red Bull, McLaren, andranno a un ridimensionamento. Tagli accelerati dalla pandemia, come nel caso del gruppo di Woking o nuovi progetti da affiancare alla F1, caso Ferrari.

Viva l'agilità

Se mi aveste chiesto un anno fa, avrei detto sì. Adesso no, non nel clima attuale e non con i regolamenti in arrivo, a partire dal 2022.

Quei team sono dei dinosauri, devi essere piccolo, agile, efficiente, credo sia il nostro punto di forza. Per quanto riguarda l’aspetto finanziario dei regolamenti penso andranno a nostro favore. Ci consentiranno assolutamente di poter competere con quelli che eravamo soliti chiamare i grandi team, perché non potranno essere più grandi squadre. Dovranno tornare giù”, analizza il direttore tecnico. Il budget cap a scalare, dai 145 milioni di dollari nel 2021 ai 140 milioni del 2022, si posiziona su cifre non troppo lontane dalle disponibilità “tutto incluso” con le quali Force India ha ottenuto i migliori risultati sportivi in era turbo ibrida. Non può trascurarsi, poi, in prospettiva la stretta sinergia tecnica avviata con Mercedes. 

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Noi stiamo operando in modo efficiente da anni, siamo a questo livello da molto tempo e penso facciamo un lavoro accettabile. Non dico affatto che facciamo in assoluto il meglio o che non si possa fare meglio. Operiamo da tempo e abbiamo organizzato gruppi e sistemi che sanno come lavorare in un ambiente determinato dai costi, questo penso ci aiuterà”.

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