Congelamento motori, Todt: giravolta Red Bull in pochi mesi

Congelamento motori, Todt: giravolta Red Bull in pochi mesi© sutton-images

Il presidente FIA parla del futuro della F1, di biocarburanti e di una power unit che attiri nuovi costruttori. Del congelamento rivela il dietrofront Red Bull rispetto alle richieste di maggio 

Fabiano Polimeni

29.10.2020 ( Aggiornata il 29.10.2020 12:42 )

Siamo al brainstorming nell’immaginare quale futuro scriverà la Formula 1 sul fronte delle power unit. Dal 2026 ci sarà un nuovo corso, diverso per tecnica, anche se non è chiaro ancora quale. Due punti, nelle parole del presidente Jean Todt, appaiono fermi: abbattimento delle emissioni inquinanti dai biocarburanti e sostenibilità economica.

GP Emilia Romagna, Alfa Romeo sarà con Sauber anche nel 2021

Quale sarà l’architettura, quale la componente di elettrificazione, non è ancora chiaro. E Todt, intervistato dal giornalista Michael Schmidt, su Auto Motor und Sport, spiega: Due o tre anni fa nessuno avrebbe creduto nelle fuel cell. Adesso all’improvviso è una ‘vacca sacra’. Non so sul futuro, per questo voglio avere tutti i suggerimenti sul tavolo e verificarli con i miei esperti. Le emozioni devono restare al di fuori, portano solo a decisioni errate e non possiamo più permettercele. La nuova formula di motore deve poter attrarre nuovi costruttori”.

L'ibrido una scelta necessaria

Insistere su un tema di sostenibilità ambientale per la Formula 1 sembra un po’ come voler insistere nelle criticità che si sono sviluppate dall’attuale power unit turbo ibrida: tanto più di frontiera sono le tecnologie in gioco tanto maggiori i costi per lo sviluppo e i "rischi" connessi a grandi vantaggi competitivi difficili da colmare.

Scelta del turbo Ibrido difesa da Todt difende nonostante tutto: Nel 2014 era la scelta corretta affidarsi alla tecnologia ibrida, non potevamo più rappresentare i vecchi motori aspirati nell’attuale clima politico.

L'editoriale del Direttore: E ora esaltiamoci grazie a Imola!

Sulla tecnologia abbiamo dato una direzione, non è mai possibile, praticamente, un diretto travaso tecnologico”.

Red Bull, dal no al congelamento all'aut-aut

Il tema motori è di strettissima attualità soprattutto per quel che avverrà nel breve periodo, in 2-3 anni, tra richieste Red Bull di congelamento dello sviluppo per poter utilizzare la power unit Honda e non dover ripiegare sull’essere un semplice team cliente Renault, e la spinta di un utilizzo di carburanti sintetici con percentuali superiori da biomasse dal 2023 - con le prospettive di sostanziali sviluppi dei motori attuali -.

Posizione Red Bull capovoltasi nel giro di pochi mesi, come rivela Todt:A maggio Red Bull ci ha detto che in nessun caso ci sarebbe dovuto essere uno stop allo sviluppo, altrimenti Honda avrebbe lasciato. Adesso vogliono avvenga l’opposto.

Rispetto tutte le opinioni e tutte le richieste, ma non permetterò a nessuno di ricattermi. I produttori di carburanti ci hanno anche minacciato che continueranno solo se ci sarà maggiore competizione. Più importante è che investano i soldi nello sviluppo di carburanti privi di emissioni. Alla fine, quel che conta per me sono le giuste argomentazioni, non le minacce”.

Calendario F1 2021, presentata una bozza da 23 Gran Premi


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi