GP Francia: Gasly vaccinato e pronto per la gara di casa

GP Francia: Gasly vaccinato e pronto per la gara di casa© Getty Images

Il francese ha condiviso sui social una foto che lo ritrae con il cerotto post vaccino mentre è impegnato in un allenamento con gli esports in vista della gara di casa

16.06.2021 ( Aggiornata il 16.06.2021 16:38 )

Per l'AlphaTauri si tratta sicuramente di un buon momento, motivo per cui ci sono svariate ragioni per essere ottimisti in vista del GP di Francia. Il Paul Ricard non avrà le caratteristiche di Monaco e Baku, piste sulle quali Pierre Gasly ha saputo esaltarsi con la AT02, ma anche al Le Castellet i faentini avranno l'opportunità di fare bene e di difendere l'attuale quinta piazza nella classifica Costruttori.

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Gasly in cerca di risultati in Francia

Gasly, fresco di vaccino con tanto di foto sui social (mentre si "allena" a casa con gli esports), si presenta alla gara di casa con 31 punti raccolti in 6 GP e soprattutto sull'onda del podio in Azerbaijan: "Sento di aver meritato il podio di Baku perché l'intero weekend è stato eccellente, tutto è andato bene fin dalle prove libere ed ero a mio agio con la vettura: avevo del potenziale. Dopo aver ulteriormente migliorato la vettura per il sabato, siamo stati i più veloci nelle Libere 3 e in qualifica ci siamo giocati, per la prima volta, la possibilità di andare in pole, chiudendo a una manciata di millesimi dal miglior tempo. Sapevamo di poter fare qualcosa dalla quarta posizione sulla griglia ed è stata una gara complicata, soprattutto quando nel secondo stint abbiamo dovuto un po' limitare la potenza. Il risultato è arrivato grazie a un buon lavoro di squadra e alle giuste scelte fatte nei momenti cruciali: in qualifica, sotto il profilo strategico e durante i pit-stop. Anche Yuki aveva un buon passo su una pista per niente facile, quindi per il team è stato un ottimo weekend. Avevamo fatto delle buone qualifiche il sabato, ma la domenica non sempre è andata bene: nelle ultime due gare abbiamo fatto un gran lavoro, senza commettere errori. Era proprio ciò di cui avevamo bisogno ed essere ricompensati con il terzo posto, sul podio, è davvero super.

Tra l'altro è arrivato proprio al momento giusto, visto che adesso è giunto il momento della mia gara di casa al Paul Ricard. Tutti in Francia sono elettrizzati. C'è grande entusiasmo e molte aspettative per il resto della stagione. Il livello di performance che abbiamo mostrato ci rende sicuramente curiosi di capire cosa potremo fare nelle prossime gare. Affronteremo questo weekend con lo stesso approccio di sempre.

Onestamente, non ho mai ottenuto niente di speciale in passato al Paul Ricard. Alla mia prima gara di F1 qui ho avuto un incidente con Ocon e mi sono ritirato al primo giro e nel 2019 sono arrivato decimo, al termine di un weekend poco esaltante. In realtà, Baku era un'altra pista dove non avevo ottenuto molto fino a quest'anno, quindi speriamo di poter cambiare le cose anche questo weekend.

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Il circuito è abbastanza particolare, con tante vie di fuga, a differenza delle ultime due piste in cui abbiamo corso. Quindi i rischi non sono così elevati, ma resta comunque un tracciato piuttosto tecnico e complicato perché ha delle curve che non si trovano da nessun'altra parte, in particolare la Beausset nel settore finale: una lunghissima piega verso sinistra seguita da una a destra. Per quanto riguarda la vettura, chiaramente il nostro primo obiettivo sarà cercare il miglior assetto per questo insolito layout.

Ho sentito che gli organizzatori potranno accogliere 15 mila spettatori al giorno ed è una notizia fantastica perché speravo proprio di poter avere dei fan alla mia gara di casa. È importante poter condividere con loro il fine settimana e sarà anche particolare, perché sarà la prima volta che incontrerò il pubblico di casa da vincitore di un Gran Premio, dopo la mia vittoria a Monza dello scorso anno. Sarà speciale, quindi sono impaziente. In più, il podio di Baku ha attirato l'attenzione e ho avuto un bel po’ di interesse da parte dei media da gestire. Non voglio arrivare esausto prima dell'inizio del weekend, quindi stiamo cercando di gestire tutto nel miglior modo possibile".

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Tsunoda, vivere in Italia funziona


Il GP Azerbaijan ha esaltato Gasly, ma ha anche fatto rivedere in zona punti Yuki Tsunoda. Il giapponese, 9° alla prima gara in Baharin, aveva incontrato svariate difficoltà negli appuntamenti seguenti, ma a Baku è riuscito a tornare in zona punti, un risultato che lo aiuta a mettere alle spalle un po' di ansie: "Prima di Baku ho dovuto affrontare un paio di gare difficili, quindi questo risultato mi dà un buon feeling. Rispetto a prima, la mia preparazione è stata decisamente migliore e fin dalle prime prove libere mi sono sentito pronto. La settimana precedente all'Azerbaijan mi sono trasferito in Italia e ho trascorso gran parte del mio tempo in factory, analizzando l'approccio al weekend di gara e i problemi incontrati. Abbiamo così deciso di adottare un approccio un po' diverso e scambiare più informazioni e questo ha funzionato bene. In qualifica a Baku sono entrato per la prima volta in Q3 e, più in generale, abbiamo messo le basi per un nuovo approccio alla gara. Il risultato è stato ok, sono abbastanza contento, anche se è stato un peccato aver perso una posizione dopo la ripartenza.

Dopo l'Azerbaijan sono tornato in Italia, dove il tempo e il cibo sono ottimi e posso passare più tempo in factory insieme agli ingegneri. Andare a vivere in Italia è stata la giusta decisione, anche se mi toccherà viaggiare più spesso verso il Regno Unito per le sessioni al simulatore.

Per quanto riguarda il prossimo round, ho già avuto occasione di correre due volte al Paul Ricard in Formula 3, quindi vivrò una situazione diversa dopo Portogallo, Monaco e Azerbaijan, piste completamente nuove per me. Il circuito del Paul Ricard sarà diverso su una vettura di Formula 1 e il terzo settore è la chiave del giro, con il degrado delle gomme che probabilmente sarà un fattore cruciale. C'è un asfalto molto piatto e, a differenza degli ultimi due appuntamenti, non ci sono muretti a bordo pista ma ampie vie di fuga: quindi non dovrò essere troppo cauto nel trovare il limite. Per quanto riguarda l'assetto, sarà molto diverso rispetto a Baku, perché non ci sono molte curve lente. È una pista diversa sotto ogni punto di vista. Non vedo l'ora di correre e spero di poter finire nuovamente in zona punti".

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