Ultima sessione di prove libere a Losail che ha visto svettare le due W12, con Bottas davanti ad Hamilton, mentre Verstappen, ancora alle prese con un'ala posteriore "ballerina", non ha vissuto una sessione facile
Mercedes al comando al termine della terza ed ultima sessione di prove libere del GP del Qatar. Bottas ha preceduto Hamilton per soli 78 millesimi, mentre la Red Bull ha sofferto ad aggiustare l'ala posteriore, con Max costretto a centellinare la sua presenza in pista. Ferrari con Sainz 6° e Leclerc 9° dopo un testacoda.
A tenere banco ad inizio sessione il lavoro certosino dei meccanici Red Bull sull'ala posteriore delle vetture di Max Verstappen e Sergio Perez. Sulla RB16B anche ieri si sono verificate le vibrazioni sul flap superiore a Drs aperto, il fenomeno noto come "buffeting", un qualcosa che la squadra di Milton Keynes non è ancora riuscita a risolvere. Nel box anglo-austriaco si è lavorato a lungo sull' impianto idraulico che gestisce il sistema Drs sulla loro monoposto. Perez è riuscito a salvare la sessione, andando in pista dopo circa 20 minuti dal semaforo verde, mentre Verstappen ha potuto cominciare l'attività a circa metà sessione, anche se nel suo caso il problema si è nuovamente ripetuto. Come se non bastasse, una volta sul tracciato Max ha leggermente danneggiato l'ala anteriore nel passaggio troppo violento all'esterno di un cordolo, obbligando i suoi alla sostituzione. Per cui tanto altro lavoro per i meccanici, con il 33 che è potuto tornare in pista a meno di 7 minuti dalla bandiera a scacchi. Max, con 10 giri all'attivo, è stato il pilota ad aver girato di meno nelle FP3 se si esclude Mazepin.
Il caso "buffeting" della RB16B spiegato da Paolo Filisetti
Ad onor di cronaca da segnalare lo sfortunatissimo fine settimana che sta vivendo fin qui Nikita Mazepin. Il russo ieri ha perso tutte le FP2 per un danno alla vettura rimediato nella prima sessione, un qualcosa che ha imposto alla Haas un cambio di telaio costato tutto il turno pomeridiano al russo. Per recuperare il tempo perso il team aveva mandato immediatamente in pista il pilota ad inizio FP3, fermandolo però appena fuori dalla corsia dei box (con annessa bandiera rossa per qualche minuto): altro problema riscontrato sulla monoposto numero 9, dovuta forse ad un fissaggio errato di qualche componente. Il russo non è più riuscito a tornare a girare, perdendo di fatto due sessioni su tre: non l'ideale, soprattutto su un tracciato completamente nuovo.
formula 1 prove libere 3
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