Cardile e Montecchi: "Aero e creatività dei progettisti cruciali sulla F1-75"

Cardile e Montecchi: "Aero e creatività dei progettisti cruciali sulla F1-75"

Parlano i tecnici responsabili dello sviluppo telaistico, spiegando l'importanza di una lunga fase iniziale di analisi di più soluzioni tecniche. L'aerodinamica e le sospensioni le aree sulle quali maggiore è stata l'apertura mentale dei progettisti

Fabiano Polimeni

17.02.2022 15:55

Bella, con pochi dubbi. Particolare, pure. Conterà soprattutto che sia veloce, in pista già domani, un venerdì da shakedown da passare a Fiorano per volare poi a Barcellona: filming day martedì e  test il giorno dopo, la prima tre giorni collettiva per la Ferrari F1-75 a dividere la pista con le altre 9 macchine sulla scena.

Alle impressioni "a pelle", di soluzioni ricercate, di disegni alternativi, dovranno seguire i riscontri del cronometro. Dalla presentazione della Ferrari 2022 si registrano le parole chiave usate da Mattia Binotto. Una presentazione che ha richiamato il lavoro del collettivo a Maranello, improntato a un'apertura mentale che diventasse apertura a soluzioni progettuali anche inedite.

Priorità chiare

Ne parla Enrico Cardile, responsabile dell'area telaio: "Il cambio regolamentare è il più radicale affrontato negli ultimi 40 anni. Come squadra abbiamo avuto un approccio sistemico e integrato alla sfida, definendo chiare priorità tra i tanti obiettivi, spesso in contrasto tra di loro, che ci siamo dati.

In parallelo allo sviluppo vettura abbiamo spinto al miglioramento dei nostri strumenti di simulazione, per portare luce in angoli bui che abbiamo avuto in passato".

A dover indicare un punto nel quale la F1-75 spicca per originalità, inevitabilmente si punta il dito sulle pance. Scelte funzionali a due esigenze: la gestione termica della power unit e l'equilibrio con i concetti aerodinamici, di un effetto suolo la cui interpretazione farà la differenza in pista.

Sospensioni, serviva flessibilità

"L'aerodinamica è stata senz'altro la priorità numero 1. L'abbiamo affrontata con una mentalità aperta e colto l'opportunità di regolamenti così diversi per curiosare in tante direzioni, lontane dalle tendenze degli ultimi anni. 

L'apertura mentale ci ha accompagnato anche nello sviluppo delle sospensioni, i nuovi regolamenti hanno imposto un ripensamento generale del comparto, per garantirci d'avere la flessibilità necessaria a gestire una vettura così nuova e pneumatici con caratteristiche diverse", prosegue Cardile.

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La F1-75 ha espresso al momento un avantreno push-rod e posteriore pull-rod. Pure in uno schema uguale al 2021, è diversissima l'applicazione. Il braccetto di sterzo è un posizionamento nettamente separato dall'installazione del triangolo superiore e gli stessi triangoli adottano un andamento molto più parallelo al terreno con la modifica sui volumi del muso, rispetto alla forte inclinazione vista fino al 2021.

"La definizione del layout vettura è stata sfidante, perché ha dovuto coniugare esigenze diverse tra loro. In sintesi, tante variabili sono entrate in gioco, rendendo l'esercizio sfidante ed entusiasmante. Adesso, non resta che tanta impazienza per tornare a misurarci con i nostri avversari", conclude Cardile.

Ragionare molto più a lungo

Ad approfondire le esigenze nuove in una fase di cambiamento regolamentare come quella in atto è Fabio Montecchi, responsabile dell'ingegneria del progetto telaio.

"Il primo fattore chiave per un progetto di una vettura così differente dal passato è la gestione dei tempi. Occorre lasciare molto più tempo del consueto alla fase di impostazione, quella in cui si sviscerano i regolamenti per spremere ogni possibilità di guadagnare prestazione", una fase nella quale percorrere più direzioni. Ecco, i grandi team hanno potuto fare affidamento su risorse umane e tecniche tali da percorrere in contemporanea più strade alternative, alla ricerca dei punti di forza e criticità, prima di battezzare la via prescelta.

"Quella in cui si esplorano un grande numero di soluzioni con studi, simulazioni e prove al banco. Il secondo fattore chiave è il coinvolgimento e la responsabilizzazione di ogni singolo progettista, in modo che ciascuno senta quanto è emozionante e unica la sfida rappresentata da questa rivoluzione regolamentare.

La creatività conta

In assenza di riferimenti dalle stagioni precedenti, a fare la differenza è la creatività e il talento di ciascun progettista. La bontà degli strumenti di analisi e il coraggio e lucidità di scegliere la soluzione più promettente. Anche se non è quella più convenzionale", aggiunge Montecchi.

"Il terzo fattore chiave è l'integrazione e il dialogo tra i diversi gruppi: chi si occupa di prestazioni, di progettazione, poi di produzione, di acquisti, di controlli qualità. Ancora, di montaggi, di prove al banco, di pianificazione, gestione in pista fino ad arrivare ai piloti con i loro riscontri. La solidità del progetto si ottiene dall'incontro tra l'esperienza e della competenza di tutti i reparti". 


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