F1 2022, guida ai test di Sakhir: primi assalti al cronometro

F1 2022, guida ai test di Sakhir: primi assalti al cronometro© Getty Images

Dopo Barcellona la F1 vola in Bahrain, per la seconda ed ultima sessione di test invernali prima dell'inizio del campionato: rispetto alla Spagna nel Golfo Persico si faranno prove differenti, cercando di più la prestazione

08.03.2022 11:01

Ormai ci siamo, all'inizio del mondiale mancano solo 24 ore. Le quali non sono quelle reali, ma quelle effettive in pista che i team potranno spendere prima di deliberare il "pacchetto Sakhir", ovvero quel calderone di soluzioni che decideranno di portare in macchina per la prima gara dell'anno. Tre giorni da otto ore ciascuno, quattro ore al mattino e quattro al pomeriggio in ogni giornata per un totale, appunto, di 24 ore da spendere in pista. Il ticchettio dell'orologio sarà certamente più rumoroso rispetto a Barcellona.

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Una nuova fase dei test

Se la Spagna doveva essere più che altro una scoperta continua, il Bahrain sarà prima di tutto affinamento. In Catalogna uno degli aspetti principali da verificare era la famosa correlazione dati tra pista e galleria, perché senza di quella, come è risaputo, si rischia di infilarsi in un vicolo cieco. Per i piloti invece era importante scoprire la guida di queste nuove monoposto dopo averle provate solamente nella realtà virtuale dei simulatori. Piloti più in forma dunque e squadre più preparate, con una mole di dati enorme raccolta in quel di Barcellona: adesso può cominciare la fase due.

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Sviluppi in arrivo

Lo avevamo detto prima della Spagna, che al Montmelò nessuno avrebbe cercato la prestazione pura. Inutile farlo con ancora così pochi chilometri alle spalle e con versioni delle monoposto non ancora definitive. Nel Golfo Persico invece le vetture inizieranno ad essere più simili alla configurazione prevista per il GP del Bahrain: attenzione infatti agli sviluppi, alcuni già programmati, mentre altri, che sarebbe meglio chiamare accorgimenti piuttosto che aggiornamenti, saranno stati suggeriti dai primi tre giorni in pista del primo turno di prove invernali. Un aspetto su tutti, quello del porpoising: in generale si dice che basta rendere più rigida la vettura, in pratica ogni intervento non previsto lo si paga da qualche altra parte. Diciamo che risolvere quel problema è relativamente facile, il difficile è farlo senza intaccare regolazioni e soluzioni di una macchina pensata senza mettere in conto quell'inconveniente. E comunque, dicevamo degli aggiornamenti: arriveranno, tra chi ne avrà di più e chi ne avrà di meno. Di sicuro ci saranno, ma non bisogna fare l'errore di pensare che chi più ne porta, più avanti sarà: ognuno ha la sua programmazione. La cosa certa è che sarà nuovamente interessante osservare tutte le monoposto che morderanno l'asfalto di Sakhir.

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Alla ricerca del tempo

Per forza di cose, le squadre saranno in qualche modo "costrette" a ricercare la prestazione in maniera più approfondita e chiara rispetto alla Spagna. Cercheranno, come sempre, di camuffare varie prove cronometriche, per cui giusto dire da subito che certezze non ce ne saranno nemmeno dopo la tre giorni del Bahrain. Vicino a Manama si potrà capire qualcosa di più, ma non si potrà avere la presunzione di dire di aver capito tutto. Anche se sarà interessante, come sempre, spulciare tutti i passi gara dei piloti, questo senza dimenticare che verranno effettuate senza che possiamo conoscere quali mappature le squadre stanno usando. Lo stesso vale nelle prove sul giro secco, dove ci sarà l'incognita del carico di benzina: sul passo gara invece la quantità di carburante sarà simile se tutti proveranno un GP vero e proprio e non solo spezzoni di gara. Interessa a tutti quanti effettuare verifiche veritiere, anche perché non avrebbe senso non farlo ad una settimana dall'inizio del campionato.

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Gli ultimi affinamenti

In ultima analisi, le prove del Bahrain serviranno per effettuare le ultime verifiche per quanto riguarda configurazioni aerodinamiche ed assetti. A Barcellona le vetture dovevano essere "capite", adesso si deve essere sicuri che ad un determinato intervento corrispondano determinate reazioni delle vettura. Un lavoro che a dire la verità si fa molto all'inizio, ma l'ultimo test è la prove definitiva: non ci devono essere sorprese quando si va ad apportare qualche modifica alla macchina. Lo stesso tipo di lavoro vale per l'aerodinamica, con varie configurazioni da provare.

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Dove seguire i test

Dopo i test di Barcellona al "buio", stavolta le prove si potranno seguire liberamente in diretta. La copertura televisiva è offerta da Sky, sul canale 207; otto ore al giorno di diretta da giovedì 10 marzo a sabato 12, sempre con gli stessi orari: dalle 8 alle 12 e poi dalle 13 alle 17. 

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