Ko prima del via nell'era ibrida: nessuno peggio di Ferrari e McLaren

Ko prima del via nell'era ibrida: nessuno peggio di Ferrari e McLaren© Getty Images

Dal 2014 ad oggi, cioè da quando sono stati introdotti i V6 ibridi, Ferrari e McLaren sono le due squadre che hanno lamentato più ritiri prima del via, con cinque a testa: c'è chi, invece, non ha mai avuto questi problemi

07.11.2023 ( Aggiornata il 07.11.2023 10:11 )

Charles Leclerc che si lamenta e si chiede "Perché sono così sfortunato?", invocando un viaggio a Lourdes, è l'immagine simbolo della trasferta brasiliana da parte della Ferrari. Un GP Brasile amarissimo per il Cavallino Rampante, al 6° posto con Sainz e nemmeno partita con Leclerc. Purtroppo per la scuderia di Maranello, è la quinta volta che ciò accade dall'inizio dell'era ibrida (2014): in queste dieci stagioni, nessuno ha fatto peggio, McLaren a parte. Non chiamatele maledizioni.

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Ferrari e McLaren regine del "non partito"

Sfogliando le classifiche, ciò che fa male è quando si legge "NP", acronimo di "Non Partito", oppure l'inglese "DNS", che sta per "Did Not Start". Non riuscire neanche a cominciare una corsa è quanto di peggio ci possa essere per squadra e pilota, per il senso di impotenza e frustrazione che lascia.

Dal 2014 ad oggi, chi ha sperimentato di più questa spiacevole sensazione sono state Ferrari e McLaren, entrambe a quota cinque "non partenze" da quando i V6 ibridi sono sbarcati in F1. Per quanto riguarda il team di Woking però, c'è da dire che ben quattro di queste cinque non partenze sono relative al periodo nero con la Honda, quando la Pu nipponica soffriva di cronici problemi di affidabilità. Accadde a Magnussen nel 2015, quando in occasione del ritorno del binomio McLaren-Honda la MP4-30 del danese, chiamato in sostituzione di Alonso (a causa del famigerato incidente nei test a Barcellona), non riuscì a prendere il via, così come capitò a Jenson Button in Bahrain, nello stesso anno. Due stagioni più tardi Sakhir fu di nuovo teatro di un problema prima del via per una McLaren, e stavolta a farne le spese fu Stoffel Vandoorne; al GP successivo, in Russia, stessa sorte per Alonso, ko nel giro di ricognizione. Dopo l'addio alla Honda, alla McLaren è successo una sola volta di non prendere parte alla gara: citofonare a Carlos Sainz, spettatore forzato a Spa 2020, ad oggi l'ultima non partenza McLaren.

In casa Ferrari, invece, le cose stanno andando male proprio negli ultimi anni. A Sakhir 2016 toccò a Vettel sperimentare l'amarezza di un motore in fumo nel giro di formazione, mentre Raikkonen nemmeno riuscì a schierarsi a Sepang 2017: curiosamente, entrambi dovevano scattare dalla seconda casella. La non partenza più dolorosa però è probabilmente quella del GP Monaco 2021: in quella occasione Leclerc sarebbe dovuto partire dalla pole position, ma dopo il botto a fine Q3 del giorno prima, nel ricontrollare e ricostruire la vettura la squadra non si accorse di un problema sulla macchina e non appena uscito dai box il pilota avvertì che c'era qualcosa che non andava, per poi rientrare mestamente in garage. Da allora, eccoci subito alla storia recente del 2023: Sainz non ha preso il via in Qatar per una perdita di carburante, in Brasile Leclerc è finito fuori nel giro di ricognizione per un imprecisato problema che lo ha spedito contro le barriere.

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Tanti stop anche per la Haas

E tra gli altri? Da questo punto di vista i "peggiori", dopo Ferrari e McLaren, sono Haas ed Aston Martin, anche se la squadra di Stroll senior divide le colpe con la vecchia gestione del team, quando ancora si chiamava Force India: Perez non prese il via a Sepang 2014, Hulkenberg a Spa 2015. Dall'arrivo di Lawrence Stroll invece le non partenze sono due: Hulkenberg al GP Gran Bretagna 2020 (quando sostituiva Perez, positivo al Covid) ed il recente forfait di suo figlio Lance a Singapore 2023 dopo il botto in qualifica.

Per quanto riguarda la Haas, quattro le non partenze: Singapore e Brasile 2016, entrambe con Grosjean (unico in queste ultime 10 stagioni a vantare due non partenze nello stesso campionato), poi Abu Dhabi 2021 con Mazepin ed Arabia Saudita 2022 con Schumacher, in questo caso per via dell'incidente in qualifica di Mick.

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Male AlphaTauri, Mercedes impeccabile

Scorrendo la lista degli orrori, Alpine ed AlphaTauri inseguono anche se nel caso dei francesi le sfortune e le mancanze sono da condividere con il team che prima si chiamava Lotus, non partito a Montecarlo 2014 con Maldonado, mentre sotto il nome "Renault" si contano le due non partenze di Jolyon Palmer, una al GP Bahrain 2016 ed una al GP Gran Bretagna 2017. Dunque, ancora nessuna "non partenza" ascrivibile al team Alpine.

Sono tre pure le non partenze di AlphaTauri, ed a farne le spese è sempre stato lo sfortunatissimo Yuki Tsunoda, ko prima del via a Monza 2021, Jeddah 2022 e di nuovo quest'anno a Monza 2023: il nipponico è dunque l'unico pilota di questa era ad aver subìto ben tre ko prima del via.

Tra gli altri situazione tutto sommato positiva, con la Red Bull rimasta al palo in due occasioni, entrambe al GP Australia ed entrambe le volte con Daniil Kvyat, nel 2015 e nel 2016. Una sola non partenza per la Sauber (Silverstone 2015 con Nasr) e per la Williams (GP Australia 2015 con Bottas). 

Da questo punto di vista, la Mercedes è stata perfetta: dal 2014 ad oggi è l'unica squadra che è riuscita a prendere parte ad ogni gara con due macchine, senza mai lamentare alcuni ritiro anticipato.


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