Le aspettative della Mercedes, dopo la crescita delle ultime gare, erano maggiormente rivolte verso le prossime due gare che non su Silverstone, dove Hamilton e Russell hanno confermato il ritorno del team alla competitività
Un recupero come quello attuato dalla Mercedes fa rumore, perché la W15 ha imboccato una crescita buona a riportarla in lotta per podi e vittorie, su piste peraltro completissime: Barcellona, Silverstone. Exploit che non sono mancanti su circuiti estremamente specifici, come Montreal.
Le attenzioni di molti sono finite, al di là del cambio di filosofia progettuale dell'ala anteriore introdotto a Monaco - superando il discusso quarto flap raccordato al musetto da un filo di carbonio -, sulla possibilità che il team sia riuscito a sfruttare il terzo elemento della sospensione anteriore in maniera estremamente efficace per controllare il bilanciamento tra anteriore e posteriore sulle diverse tipologie di velocità in curva.
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Ancora a Silverstone sono state introdotte novità sulle ali, mirate a bilanciare avantreno e retrotreno. Una corsa allo sviluppo che non si arresterà qui, anzi. "Stiamo trovando prestazione e la stiamo portando in macchina, dove si traduce in tempo sul giro. Negli ultimi due anni non è stato così. Arriverà dell'altro in termini di prestazione, porteremo aggiornamenti a Budapest e Spa, tuttavia, non dobbiamo lasciarci trasportare dall'entusiasmo", ha commentato Wolff dopo la vittoria di Silverstone.
"All'improvviso, tutto quello che non aveva senso lo ha trovato. C'è stato un momento in cui, guidati da James, all'improvviso i dati hanno avuto un senso, come il distacco dagli altri. L'aspetto principale è il modo in cui bilanciamo le macchine e come introduciamo gli aggiornamenti. Non si è trattato di un'ala anteriore miracolosa, piuttosto del bilanciamento che otteniamo". Mercedes che fino a Imola ha lavorato per migliorare il comportamento della monoposto su differenti tipologie di curve, un bilanciamento valido nel lento come nel veloce, che desse fiducia ai piloti sulle risposte e comportamento della W15.
Wolff sottolinea una crescita reale, al di là delle vittorie: "In Austria avevamo un passo vero, George è stato al comando - abbiamo tratto vantaggio dell'incidente - ma eravamo lì quasi in tutte le condizioni. Se guardiamo ai distacchi in Austria prima dell'incidente, era circa di due decimi al giro, un po' di più. È stato il gap più contenuto che abbiamo visto da molto tempo, su una pista che in passato non ci era mai stata troppo favorevole.
Sinceramente non ci aspettavamo che fosse Silverstone dove avremmo fatto molto meglio, non c'era praticamente nulla di nuovo che abbiamo portato in macchina. Le aspettative erano più rivolte a Budapest e Spa".
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