Ferrari, Bozzi: a Montreal c'è un aspetto fondamentale per il pilota

Ferrari, Bozzi: a Montreal c'è un aspetto fondamentale per il pilota© Ferrari

Il nuovo ingegnere di pista di Leclerc parla delle sfide del GP del Canada e del nuovo ruolo, le differenze rispetto al recente passato da ingegnere della prestazione

06.06.2024 ( Aggiornata il 06.06.2024 10:49 )

Nel trionfo di Leclerc a Monaco è entrata anche la voce di Bryan Bozzi, nuovo ingegnere di pista di Charles da Imola. Il siparietto via radio, sul ritmo da mantenere in gara e il "freno" alla voglia di Charles di spingere, a suo modo racconta un po' il clima sereno del momento attuale vissuto in Ferrari. 

Che si prepara a un GP del Canada all'insegna dell'imprevedibilità meteo e, con essa, un ruolo chiave delle decisioni da prendere al muretto e insieme al pilota, tra qualifiche e gara che si prevedono su pista bagnata.

I requisiti della prestazione in Canada

"Montreal è una pista con lunghi rettilinei seguiti da combinazioni di curve medio lente. Per andare forte bisogna avere una buona velocità sul dritto, un’ottima decelerazione in staccata e una buona trazione in uscita dalle curve. Dal punto di vista del pilota serve avere grande fiducia nella fase di frenata così da riuscire ad essere preciso nell’inserimento in curva per poi accelerare il prima possibile in uscita", racconta Bozzi. "Anche su questa pista, come su tutti i circuiti cittadini, è importante macinare chilometri nelle prove libere per prendere confidenza con il tracciato e i suoi insidiosi muretti".

Bozzi, 35 anni il prossimo ottobre, in Ferrari ha ricoperto il ruolo di Performance Engineer, prima di diventare Race Engineer, ingegnere di pista "lato box" di Charles Leclerc.

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Bozzi: ingegnere di pista e della prestazione, cosa cambia

Ruoli differenti, dove "il Race Engineer è il responsabile della gestione della vettura che gli è affidata durante l’evento. Questo include l’esecuzione del run plan, ovvero il programma di ciascuna sessione, e la messa a punto della monoposto. Il Race Engineer è anche colui che parla in radio con il pilota per passargli tutte le informazioni di cui ha bisogno durante le sessioni. 

Il Performance Engineer è, invece, responsabile dell’ottimizzazione di vari controlli sulla monoposto, come per esempio la ripartizione di coppia frenante e il differenziale. Per definizione passa gran parte del suo tempo nell’analisi del bilancio della vettura e lavora per fare in modo che si comporti come atteso dalle simulazioni".

Figure completate dal "lavoro del Driver Coach, focalizzato sul miglioramento della performance del pilota. Analizza video e telemetrie di tutte le vetture in griglia e suggerisce a chi si trova in abitacolo le linee e gli stili di guida più veloci. Queste figure insieme agli altri ingegneri, sia in pista che a Maranello, provano ad ottimizzare la macchina per estrarre gli ultimi millesimi di tempo sul giro che in questa Formula 1 possono fare la differenza".

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