GP Giappone, l'anteprima: Suzuka per tornare ad essere Red Bull

GP Giappone, l'anteprima: Suzuka per tornare ad essere Red Bull

Incredibile ma vero, la RB19 sarà l'osservata speciale a Suzuka, una pista che dovrebbe tornare ad esaltare la vettura di Newey grazie ai curvoni da alto carico: per lo stesso motivo la Ferrari dovrebbe essere in difesa, nella speranza di insidiare quantomeno Mercedes e McLaren

20.09.2023 ( Aggiornata il 20.09.2023 15:09 )

Quando pensi di averle viste tutte, arriva Suzuka e ti ritrovi a dire che in Giappone l'osservata speciale sarà nientemeno che la Red Bull. Ci avrebbero presi per pazzi, se lo avessimo detto solo una settimana fa, e invece è così: nel Sol Levante, le risposte le deve dare soprattutto la RB19. Strana, a volte, la vita.

GP Giappone: gli orari del fine settimana

Red Bull, imperativo riprendere il cammino

Fu vera crisi oppure è stato, solamente, un passo falso? Le illazioni dilagano, il dubbio resta, la logica suggerisce che non è possibile, non può esserlo, un crollo prestazionale del genere dopo aver dominato 14 gare su 14. Doveva essere una passerella annunciata quella della Red Bull a Suzuka, pista di proprietà di quel motorista che l'ha aiutata a tornare sul trono negli ultimi anni, e invece sarà una prova d'appello. Le tempistiche dell'arrivo della DT018 ed il ritocco della TD039 sono state mostruosamente precise con la prima gara no delle RB19, attese però ad un immediato riscatto: finora Singapore 2023 ha molto in comune con Singapore 2015, quando una Mercedes dominante finì per fare la comparsa sulle strade del Marina Bay, prima di riprendere la sua marcia. Allora la W06 fu rallentata dall'incapacità di far funzionare le gomme, ma quella gara rimase un caso isolato in tutto la stagione: si augura che accada lo stesso stavolta Christian Horner, che vuole mettere da parte l'unico passo falso dell'anno e chiudere definitivamente i giochi iridati. La Red Bull può assicurarsi il titolo Costruttori a Suzuka, ma la notizia non è tanto questa, quanto come si comporteranno le RB19 su una pista che sembra disegnata apposta per loro.

Su un tracciato dove l'aerodinamica conta moltissimo, la DT018 e la DT039 dovrebbero farsi sentire di più. In Red Bull, pur adattandosi alle normative, sono convinti che le difficoltà del Marina Bay fossero legate ai riferimenti studiati in fabbrica, che poi si sono rivelati sbagliati, quelli che hanno finito per mandare in crisi la vettura fin lì dominatrice del campionato. Ovvio però che un minimo di cautela serve, in questa vigilia strana: l'impressione che sia stato solo un weekend no per una serie di circostanze sfavorevoli (lavoro in sede, assetti sbagliati, irregolarità dell'asfalto asiatico ed incapacità di far funzionare le gomme) è forte, e la RB19 vista fino a Monza non può perdere così tanta prestazione in un colpo solo: in Giappone non è tanto la classifica che conta, quanto il cronometro. 


1 di 5

Avanti
  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi