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Fabiano Polimeni
22 mag 2025
Un tempo, non troppo distante, gare su piste lente come Montecarlo erano tra i terreni preferiti dalle monoposto progettate a Maranello. Sapevi che il gran risultato era un’opportunità più di quanto non lo fosse su circuiti “spauracchio”, come un Montmelò o una Silverstone. Alla vigilia del primo turno di prove libere, Leclerc guarda con obiettività alle chance della Ferrari nel Principato.
Turni di libere che serviranno a verificare le giuste altezze da terra (e occhio al dettaglio, per le prestazioni altrui, che potrebbero risultare condizionate), capire come preparare al meglio la gomma C6 e, per il pilota, iniziare a trovare il ritmo tra i guard-rail. Si andrà così in qualifica, insieme a un basso rischio pioggia al pomeriggio.
“Ripetermi? Una risposta onesta: ci sono basse possibilità”, dice Charles ricordando le prestazioni di un anno fa. “La macchina finora non è andata forte sulle curve lente. Sulla carta non sembra essere la pista più promettente, però, Monaco è sempre così unica e diversa che potremmo avere una sorpresa positiva domani. Spero accada. Se non sarà così, spero di essere lì al sabato, perché le qualifiche restano ancora la parte più importante del week end”.
Leclerc si esalta sulle piste cittadine, vero. Servirebbe, però, una monoposto in grado di agevolare le capacità uniche a Monaco come a Baku. Charles che spera in un film in stile 2021: “Il pilota può fare la differenza, ci sono stati anni in cui non ci aspettavamo di essere in pole qui. Quando hai zero speranze attacchi di più e riesci a fare qualcosa di speciale, come accadde nel 2021, quando riuscimmo a fare la pole in una stagione nella quale non combinammo nulla.
Certo che credo in me stesso e so che sulle piste cittadine sono sempre andato piuttosto bene. So che c’è l’opportunità, la cosa diversa, quest’anno, è l’avere un punto debole della monoposto molto preciso, nelle curve lente. Sarebbe davvero un trionfo e una grande sorpresa se dovessimo andare molto meglio rispetto alle aspettative, vista com’è Monaco. Diciamo che le speranze sono sempre molto alte, sulla carta le aspettative non sono molto positive”.
Ferrari che attende il prossimo appuntamento del GP di Spagna per verificare se e come i rapporti di forza al vertice verranno alterati dalle nuove regole sulla flessibilità dell’ala anteriore. La SF-25 avrà altri importanti sviluppi che, si spera, riescano a sbloccare la prestazione che da inizio anno si sostiene sia nel progetto.
“Non vogliamo mollare adesso, è ancora presto anche se stiamo arrivando quasi a metà stagione. Abbiamo visto l’anno scorso come cambiò la situazione dopo l’introduzione degli sviluppi da parte della McLaren.
Da Barcellona vedremo se trarremo beneficio dalle novità regolamentari, poi dovremo prendere una decisione, Fred dovrà prenderla, se iniziare a preparare la prossima stagione.
Cosa non va sulla SF-25? Mi piacerebbe saperlo. Ci sono diverse cose in arrivo ma non posso dare le tempistiche, la squadra sta spingendo tanto per introdurre le novità. Non sono ancora certo se saranno aggiornamenti che riusciranno a portarci in corsa per le vittorie”.
Monaco si prepara al week end con la novità del doppio pit-stop obbligatorio in gara, un tentativo di movimentare una gara storicamente avara di grandi emozioni. Ecco, servirebbe altro, di specifico per Montecarlo, vista la sua unicità tra le piste in calendario? “Quantomeno per i punti assegnati, non cambierei, non darei più punti in certe gare particolari. Magari, potrebbero essere assegnati dei punti per le qualifiche, sono importantissime e speciali a Monaco. Sono contento del sistema che abbiamo, si può pensare ad alcune cose per rendere la gara più interessante".
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