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Diamanti grezzi: il recap dei rookie a Monaco

Monaco mette alla prova i rookie: Hadjar brilla, gli altri faticano tra errori, penalità e tensioni. Un GP da lezione per tutti
Diamanti grezzi: il recap dei rookie a Monaco
© Mercedes, Alpine, Stake, Haas, Racing Bulls

Debora FigoliDebora Figoli

27 mag 2025

78 giri nel circuito più affascinante della stagione per i cinque esordienti in Formula 1. Monaco non perdona: qui servono precisione, concentrazione e nervi saldi. Alcuni rookie, in un contesto tanto scenografico quanto spietato, hanno commesso errori pesanti, altri hanno mostrato segnali di maturità.

Antonelli, weekend da dimenticare

Secondo fine settimana difficile per Andrea Kimi Antonelli. Dopo aver staccato un tempo utile per accedere alla Q2, l’italiano ha rovinato le sue qualifiche contro il muro nei secondi finali della sessione. In gara, la situazione non è migliorata: penalizzato da una strategia poco efficace del muretto, Antonelli ha chiuso ultimo e a tre giri dal leader. Un passo indietro rispetto alle prestazioni precedenti, anche se i segnali positivi delle prime gare - tra cui una pole position - restano un chiaro indizio del suo potenziale. Il talento c’è, l’esperienza arriverà.

Colapinto, luci e ombre

Franco Colapinto si è trovato ad affrontare uno degli appuntamenti più impegnativi del calendario, alla sua seconda gara nel 2025. Le qualifiche lo vedono ultimo, con il peggior crono tra i venti. In gara recupera qualche posizione fino alla tredicesima, sfiorando l’incidente con il compagno Pierre Gasly. È ancora presto per trarre giudizi definitivi sul suo rendimento, ma il battesimo monegasco non ha certo aiutato a fare chiarezza sul suo futuro. Va detto: Monaco è sempre un capitolo a parte, e con l’obbligo dei due pit stop quest’anno, il caos ha regnato sovrano.

Bortoleto, sorpasso e rammarico

Per Gabriel Bortoleto, quello nel Principato è stato un weekend carico di tensione e frustrazione. Eliminato in Q1, il brasiliano si ferma a poco più di un centesimo da Antonelli, che poco dopo finisce a muro. In gara, Bortoleto firma uno dei rari sorpassi visti a Monaco, proprio ai danni del pilota Mercedes. Ma il duello si ribalta subito: Antonelli si riprende la posizione e Bortoleto perde il controllo, finendo nelle barriere prima del tunnel. Un errore che incide sulla sua gara.

Bearman, penalità pesante e rimonta a metà

Ollie Bearman ha lasciato Monaco con più dubbi che soddisfazioni. Dopo una qualifica opaca, è arrivata anche una penalità pesante: durante le FP2, ha superato Carlos Sainz in regime di bandiera rossa, ricevendo dieci posizioni di penalità sulla griglia. Nonostante ciò, l’inglese ha sfruttato al meglio la strategia della Haas, recuperando fino alla dodicesima posizione. Un piccolo segnale positivo in un weekend da archiviare in fretta.

Hadjar, il migliore del gruppo

Isack Hadjar è stato senza dubbio il rookie più brillante del weekend. Sesto in qualifica e sesto al traguardo: un risultato solido, ottenuto con maturità e freddezza. Con gli 8 punti conquistati, il francese resta davanti in classifica sia al compagno Liam Lawson che all’ex compagno Yuki Tsunoda. La sua consistenza, gara dopo gara, comincia a farsi notare. Hadjar non è ancora il rookie con più punti in assoluto, ma sta dimostrando un controllo mentale e una gestione della pressione che fanno la differenza.

Talento grezzo, potenziale da affinare

Il tracciato del Principato ha separato nettamente chi è riuscito a mantenere la calma da chi ha ceduto all’errore. Ora la sfida continua, con più consapevolezza e, per alcuni, con la voglia urgente di riscatto.

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