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F.P.
30 mag 2025
La pista dirà se e quanto l’irrigidimento voluto dalla FIA sulla flessibilità di parti dell’ala anteriore cambierà i valori in campo. L’attesa è di scostamenti minori, non sufficienti a rivoluzionare l’ordine visto finora, di un duo McLaren-Red Bull davanti a tutti.
Le valutazioni che fa Lewis Hamilton vanno al di là dell’impatto immediato sulle prestazioni, parla di una decisione che ritene sbagliata, quella comunicata a fine dicembre dalla FIA alle squadre.
La materia della flessibilità delle ali - anteriore e posteriore -, sia stata ricorrente negli ultimi 25 anni e quanto l’assoluta rigidità degli elementi aerodinamici in condizione di marcia della monoposto sia impossibile da realizzare. Il campo in cui deve muoversi la FIA, chiamata a effettuare controlli che hanno, finora, sempre visto tutte le squadre superare le prove statiche previste, è di una rincorsa a progettazioni “furbe”. Dai materiali con memoria di forma, alla disposizione delle pelli di carbonio, fino agli ancoraggi elastici tra flap e musetto, è stata ampia la casistica di interventi richiesti al legislatore.
“Quando arrivarono, le ali flessibili furono una cosa positiva, certe squadre si adattarono in fretta, altrefurono lente. Fu un aspetto positivo. In Mercedes, un anno fa, quando arrivò più o meno in questo periodo fu una cosa favorevole”, ha commentato Hamilton alla vigilia della libere del GP di Spagna.
“L’ala flessibile rende questa generazione di monoposto più piacevole da guidare, perciò si sta andando nella direzione sbagliata, ne sono certo. Immagino si tratti più di un problema di controlli, andando avanti”.
Una generazione di monoposto che, producendo il carico aerodinamica attraverso i canali Venturi, nonché con scelte diverse di direzionamento dei flussi per aiutare un po’ la corsa in aria turbolenta tra le macchine, ha esposto un peggioramento dell’aderenza alle basse velocità.
“Direi che, in definitiva, le ali flessibili sono state un cerotto a regolamenti tecnici mal progettati. È ancora difficile avere il carico che ti serve sull’avantreno nelle curve lente o poter contare esclusivamente sull’aderenza meccanica.
Vedremo in questo week end come condizionerà le squadre, certe avevano ali più flessibili e hanno fatto un lavoro migliore di altre. Avremo molto più carico sulle curve veloci e meno nel lento".
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