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F.P.
3 giu 2025 (Aggiornato alle 10:50)
Parlano le linee, oltre alle facce, più delle dichiarazioni, nel raccontare la domenica di Lewis Hamilton a Barcellona. In parole: da dimenticare. E’ un Lewis affranto al termine di 66 giri definiti i peggiori mai corsi per il bilanciamento avuto in macchina.
In linee, quelle della telemetria, è emersa chiara la difficoltà avuta da Hamilton nel gestire il posteriore della SF-25 in accelerazione - fuori da curva 2 e verso curva 3 -, insieme a una curva 13, la penultima, dove rispetto a Leclerc Lewis era costretto ad alleggerire un po’ il gas.
“Che volete che dica? Ho avuto davvero una pessima giornata e non ho nulla da dire. È stata una giornata difficile, niente da aggiungere. Terribile, non ha senso mettersi a spiegare e non è un errore vostro, semplicemente non so cosa dire”, le parole dell’inglese nel dopogara. Sessantasei giri che hanno cancellato le buone impressioni lasciate in qualifica, condizionati nella fase finale di corsa da un problema alla monoposto indicato da Vasseur.
Barcellona doveva essere un passaggio della stagione che andasse a riallacciare il filo con le impressioni positive viste in gara a Imola. Così non è stato e, sulla possibilità che dal team arrivino risposte sui problemi avuti in gara, Lewis aggiunge una variabile: “Sono certo non ce ne saranno, probabilmente sono io. Non ho idea perché sia andata così male, è stata la peggior gara che abbia mai corso in termini di bilanciamento della monoposto.
Dopo una buona qualifica e con la macchina che andava meglio, mi sentivo bene in vista della gara. Però, il bilanciamento è svanito in corsa e ci è mancato passo sin dall’inizio. Non abbiamo una spiegazione, dovremo analizzare i dati e qualsiasi problema ci sia stato alla base”.
Problemi che hanno portato Lewis a girare con un ritmo medio di gara, sui 66 passaggi, da 1’20”4 al giro contro l’1’20”1 di Leclerc e un giro più veloce di 1’17”2 contro 1’17”7.
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