Autosprint

Formula 1 Singapore, i ricordi di Vettel

E' il pilota che ha vinto di più a Marina Bay, con quattro successi. Riuscirà nel bis con la Ferrari, domenica?

13 set 2016 (Aggiornato alle 12:47)

Sarebbero dovuti essere 12 mesi nei quali fare il salto di qualità, ambire ad altri traguardi, quelli che hanno diviso il trionfo nel GP di Singapore dello scorso anno dall'edizione alle porte. Invece, in Ferrari, come siano andate le cose è storia nota. Il risultato maturato a Monza, il ritorno sul podio, è il punto dal quale ripartire per costruire un fine settimana che sarà molto più combattuto in pista. Si dovranno fare i conti con le Red Bull anzitutto e, nonostante si sforzino di creare un clima di incertezza su quella che sarà la competitività su una pista ostica nel 2015, con le Mercedes. 

Hanno vinto solo in tre, a Singapore, da quando corre la Formula 1: Alonso, Vettel e Hamilton. Seb ha una striscia di trionfi invidiabile: dal 2011 al 2015, con il solo break del 2014, quando fu Hamilton a imporsi. Lewis a quota due successi, come Alonso. «Ho dei bellissimi ricordi di Singapore, lì in passato sono riuscito a vincere più volte. Non vedo l'ora di tornarci», commenta Vettel. Ricordi di un dominio assoluto ai tempi della Red Bull, le cui caratteristiche tecniche venivano esaltate dalla configurazione del tracciato. Oggi, c'è curiosità per scoprire come si comporterà la SF16-H, su un circuito esigente sulla capacità di generare grip meccanico e offrire elevati livelli di motricità in uscita dalle curve. Contrastare Ricciardo e Verstappen su un tracciato che, insieme a Suzuka, massimizza il potenziale della RB12, rappresenterebbe un'importante iniezione di fiducia in ottica mondiale Costruttori e lotta per il secondo posto. 

Di temi tecnici non parla, il tedesco, piuttosto ci ricorda quel che sappiamo già, quanto sia dura la corsa a Singapore: «Si tratta di una gara abbastanza insidiosa. Non si svolge alla luce del giorno è stata la prima gara di F1 a svolgersi in notturma ed è una sfida diversa dal solito soprattutto per quanto riguarda i punti di riferimento intorno al circuito.

Sterzi a parte, la risata di Alonso ultimo grido di libertà

L’asfalto è irregolare e ruvido, la pista è lunga e i giri sono molti, questo fa si che si debba rimanere concentrati per molto tempo. Di solito fa caldo e c’è tanta umidità ed è difficile stare stare in macchina, ma credo sia una gara che piace a tutti. Il fuso orario è un altro punto importante, cerchiamo di rimanere legati all’orario europeo ed è molto strano, perché rimaniamo svegli fino a tardi per poi alzarci a metà giornata. E’ un gran premio speciale per tutti i piloti e le squadre; nonostante siano solo pochi anni che Singapore ospita un GP, credo sia diventato un classico».

Button ottimista: finale con sfida alla Ferrari

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Verstappen perdona... la FIA no: penalità per Antonelli a Silverstone

Penalità per il pilota italiano in vista del GP di Gran Bretagna, ma Max assicura che non ci sono problemi tra lui e Kimi

F1 2026, ufficiali le date dei test e c'è un modifica insolita in calendario

Primi giri in pista, nel 2026, a Barcellona per i una sessione di test a porte chiuse, poi tutti in Bahrain. Il GP d'Azerbaijan non si correrà di domenica, ecco perché
Autosprint
Autosprint
Autosprint

Insieme per passione

Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.

Abbonati a partire da 21,90

Abbonati

Sei già abbonato?Accedi e leggi