Il monegasco non è apparso subito velocissimo durante le prove libere, ma è consapevole di avere un pacchetto competittivo in vista di qualifica e gara
La Ferrari inizia bene il GP del Messico. Vettel, durante le prove libere di venerdì, ha fatto intuire di avere la pole nel mirino, mentre Leclerc ha sofferto solo un po’ di più. Il monegasco è andato meglio nel primo turno che nel secondo, faticando a trovare il giusto bilanciamento su una pista che, trovandosi a oltre duemila metri sul livello del mare, mette in crisi il carico aerodinamico delle vetture.
“Per quanto mi riguarda - Ha detto Charles - La prima sessione è andata meglio della seconda, nella quale ho incontrato qualche difficoltà in più. Ho faticato con il bilanciamento della mia SF90 e ci sono ancora dei miglioramenti che posso tirare fuori dalla mia guida. In generale su questa pista il grip è molto basso per colpa dell’altitudine che fa sì che il carico aerodinamico sia meno efficace”.
Nel complesso, la prestazione della squadra è stata solida e le premesse per un buon risultato in Messico ci sono tutte: “Per il team è stato un venerdì positivo. La nostra performance in configurazione da qualifica è stata piuttosto buona e nel complesso la vettura sembra competitiva”.
L’Hermanos Rodriguez è una pista dove, stare in scia, è molto più complicato che su altre piste. Oltre a far perdere carico, con conseguenze devastanti sul grip delle gomme, l’aria più rarefatta manda in affanno i motori, creando pericoli di surriscaldamento soprattutto quando si insegue. Per Charles, la strategia vincente non può che essere una sola: “Credo che per vincere questa gara sarà importante azzeccare una buona partenza e rimanere davanti fino alla prima curva, perché essere alle spalle di un altro pilota crea problemi notevoli, soprattutto perché condiziona il raffreddamento della monoposto. Per questo la qualifica avrà un’importanza notevole. I nostri rivali sembrano competitivi e dunque aspettiamo domani per capire quali sono veramente i valori in campo. Credo però che il nostro potenziale sia interessante”.
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