Dopo 14 anni sulle rive del Santerno tornerà la Formula 1, con la terza gara italiana dell'anno. E sarà tutto in due giorni
Ti ricordi che l'ultima volta era il 2006 e dici, “cavolo, già 14 anni”. Era l'anno del duello tra Michael Schumacher e Fernando Alonso, l'ultimo di Schumi in F1 con la Ferrari. Era anche l'anno dei mondiali di calcio in Germania vinti dagli Azzurri durante quell'estate, ovvero pochi mesi dopo che Imola aveva già dato, in pratica, il suo addio alla Formula 1.
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Tutti avremmo voluto rivedere Imola, di certo speravamo per cause un po' meno drammatiche. Ma come sempre, dalle difficoltà puoi trovare un'opportunità. Ed il Santerno l'ha colta, facendoci divenire l'unica nazione in 71 edizioni ad ospitare ben tre gare nello stesso anno. Monza, Mugello, Imola, il trittico è servito. Ed è già un sollievo così.
Per parlare della prova all'autodromo Enzo e Dino Ferrari potremmo fare copia ed incolla per quello che avevamo detto per quanto riguardava il Nurburgring. E' una pista che tutti i piloti conoscono per le gare nelle categorie inferiori, ma in pochi ci hanno corso con una F1. Addirittura, ad Imola ci ha corso solo Raikkonen tra quelli che prenderanno il via domenica. Ed anche le squadre non hanno riferimenti su questo tracciato, dal momento che l'ultima generazione di monoposto che ha preso il via ad Imola era molto, molto diversa da quella attuale. Proprio come al Nurburgring, ci sarà una sola sessione di libere al sabato mattina (al 'Ring non avrebbe dovuto essere così, ma è successo per l'impossibilità di girare al venerdì) per prendere confidenza con la pista. Poi, sarà già ora di fare sul serio con le qualifiche.
Circuito da alto carico e con poche possibilità di sorpasso, anche se rispetto all'edizione 2006 avremo un terzo settore diverso: oggi, dalla Rivazza, si va dritti spediti verso il Tamburello, senza più la vecchia Variante Bassa ad immettere nel rettifilo principale. Il che significa che rispetto al suo storico, ad Imola dovremmo vedere qualche sorpasso in più, un aspetto da tenere in considerazione. Perché se i carichi saranno stile Portimao, ad Imola ci sarà un rettilineo un po' più lungo, per cui qualche equazione in fatto di assetto potrà cambiare, e varrà per tutti. I favoriti per questo GP dell'Emilia-Romagna non stiamo neanche a dirli, anche se un po' di lotta sarebbe gradita.
GP Emilia-Romagna, si crede ancora nelle porte aperte
Per la Ferrari Imola è sinonimo di controprova, nel senso che adesso serve una verifica dopo la buona prestazione, relativamente parlando, di Portimao. Un po' di fiducia nel Reparto Corse di Maranello c'è, ed il sogno neanche sussurrato ma solo immaginato è quello di un podio nella terza ed ultima corsa di casa. Darebbe un po' di autostima per un finale di stagione quantomeno più dignitoso, anche se è vietato farsi illusioni. Il conoscere meglio di altri la pista, forse, aiuterà la Ferrari a trovarsi prima a suo agio sul Santerno con una sola sessione di libere a disposizione, ma tutto dipenderà dall'adattamento della SF1000 ad un circuito comunque per niente facile.
Il GP Emilia-Romagna visto dalla Pirelli
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