La Ferrari mostra un buon passo, una gestione delle gomme migliore e un Vettel meno in crisi sulla monoposto. Spunti per guardare con positività al risultato di Imola
Leclerc quinto, Vettel dodicesimo. Cambia di poco, e in negativo, il risultato assoluto del GP dell’Emilia Romagna della Ferrari, rispetto a quanto fatto a Portimao.
I numeri sono incontrovertibili, ma dicono anche altro. Imola è una pista paragonabile più al Nurburgring che al circuito portoghese e con le stesse gomme usate in Germania, il risultato è stato nettamente migliore rispetto al GP dell’Eifel.
Segno che la Ferrari si sta ritrovando, sul passo e sulla gestione delle gomme quindi, a Maranello, c’è margine per guardare il bicchiere mezzo pieno.
“Cercavamo consistenza sul passo gara e l’abbiamo ottenuta”, ha detto a Skysport F1 Binotto. "Avevamo bisogno di conferme dopo Portiamo e su una pista completamente diversa da quella portoghese. Oggi c’erano le stesse mescolae usate al Nurburgring, ma non siamo andati in crisi come successo in Germania. La gara è stata positiva, Charles non poteva fare di più contro Ricciardo, l’unico rammarico è la qualifica”.
La nota più che positiva di giornata è la prestazione di Vettel. Sebastian ha avuto un passo e la capacità di gestire le gomme tale da permettergli di risalire dal fondo e essersi messo nella posizione di giocarsi la zona punti al momento del pit stop. Peccato il pasticcio con il dado dell’anteriore destra durante la sosta, perché senza quei 13” persi, sarebbe stato lì con Norris e le Alfa a giocarsi la zona punti. A dimostrazione della confidenza finalmente trovata con la SF1000, i tempi fatti da tedesco nella parte finale di gara, costanti tra il 1:18” e 1:17”, quasi lo stesso passo dei primi.
“Seb si trova più a suo agio con la vettura rispetto aqualche gara fa - ha confermato il team principal della Rossa - Spero per lui che nelle prossime gare non si ripetail pasticcio al pit stop. La strategia, infatti, era giusta, non aveva senso mettere prima le soft e l’abbiamo tenuto in pista per vedere quanto ancora potesse guadagnare. L’abbiamo chiamato al momento giusto, quando il vantaggio su Norris si era stabilizzato, peccato il pasticcio”.
A Imola, a due passi da Maranello, la Mercedes è entrata nella storia, vincendo il settimo titolo Costruttori consecutivo: un dominio anche superiore a quello della Ferrari negli anni 2000. Qual è il segreto di questo successo?
“Il segreto - Ha concluso Binotto - per mia fortuna l’ho conosciuto agli inizi degli anni 2000. Conosco la ricetta che va messa in atto perché quelle sensazioni che provano oggi loro le ho provate a mio tempo. Non ci sono segreti se non lavorare bene e con continuità, passo dopo passo. Dobbiamo rinforzarci e cercare di fare meglio”.
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