GP Bahrain, Leclerc: "Non c'è nessun numero 1 in squadra"

GP Bahrain, Leclerc: "Non c'è nessun numero 1 in squadra"© Getty Images

Definire i ruoli in Ferrari, tra i piloti, è l'ultimo dei temi che rilevano, considerato il pregresso tecnico e prestazionale della monoposto. Charles è determinato e motivato a metterci del suo sul potenziale che avrà la SF21

F.P.

26.03.2021 ( Aggiornata il 26.03.2021 09:32 )

Ragionare di gerarchie tra piloti non è certo la priorità per la Ferrari che apre il 2021 in Bahrain, un mondiale che dovrà essere di recupero della competitività, possibilmente con il ritorno a essere immediata inseguitrice di Mercedes e Red Bull.

Servirà un progetto SF21 che permetta a Leclerc e Sainz di battagliare con McLaren, con Aston Martin (ecco come Vettel ha ribattezzato la AMR21), avversarie sulla carta dopo quanto emerso dai test.

A Sakhir, Charles parla della sua "condizione" di pilota esperto a Maranello, "è strano, mi considero ancora giovane ed essere chiamato il pilota senior fa strano.

Parlando però di status nel team non credo che ci sia un pilota numero 1 o numero 2, Carlos è estremamente veloce e non vedo l'ora di scendere in pista, spingere l'uno l'altro e ottenere prestazioni sempre migliori a ogni sessione. Lavoriamo insieme e molto da vicino, è un ragazzo in gamba, è positivo per tutti".

Dire di prima o seconda guida se ti ritrovi a lottare per la zona punti ha ben poco senso. I segnali positivi del lavoro svolto a Maranello sono nelle impressioni avute dalla power unit, dal bilanciamento della SF21 in curva - apprezzato da Leclerc come un punto di crescita rispetto alla SF1000 -. La prima qualifica dell'anno dirà dove posizioneranno la Ferrari i progressi invernali, quali "battaglie raccogliere", riprendendo le parole di Leclerc al giovedì: aggressivo sempre, con maggior realismo.

Oltre il potenziale della macchina

Sainz racconta come di obiettivi si potrà parlare dopo le prime gare, quando il potenziale della monoposto verrà confrontato con la forza degli avversari. Leclerc aggiunge: "So che sarà una stagione molto difficile, dovendo essere realisti, però questo non cambia la mia motivazione.

Se avrò una macchina che sento sia da sesto posto per la migliore prestazione possibile - non dico che sarà così quest'anno, è solo un esempio -, però se il sesto posto è quanto di meglio potrò ottenere, sono assolutamente motivato a provare a fare terzo, secondo o vincere. Quindi, qualsiasi cosa ci attenda, troverò sempre la motivazione per provare a superare le aspettative, è questo il modo in cui approccio la stagione".


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