GP Italia: i top e flop

GP Italia: i top e flop© Getty Images

Promossi e bocciati della gara di Monza: applausi a Ricciardo e Bottas, bravo pure George Russell; Perez stecca ancora, mentre i piloti Haas...

13.09.2021 ( Aggiornata il 13.09.2021 17:43 )

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Daniel Ricciardo

Tre anni, tre mesi e 16 giorni. Una volta che cominci a vincere ne vuoi sempre di più, sempre di più. E quando conosci il digiuno dopo che hai già vinto qualche gara, quella mancanza diventa un qualcosa che ti entra dentro, nella testa, ed inizi a chiederti se ci riuscirai ancora una volta oppure se l'ultima era stata l'ultima senza che tu lo sapessi. Daniel Ricciardo si è chiesto a lungo se quello di Montecarlo 2018 sarebbe rimasto per sempre il suo ultimo hurrà, e invece per lui è arrivata la redenzione di Monza, un fine settimana in cui si sono visti gli sprazzi dell'unico pilota in grado di giocarsela alla pari con Max Verstappen a bordo della stessa vettura. La costruzione del successo è stata graduale all'interno del fine settimana: buona qualifica (5° tempo al venerdì pomeriggio), buona partenza nella Sprint Qualifying, buona partenza in gara ed ottima gestione della situazione. “Domani attaccherò”, aveva promesso al sabato in vista del GP, consapevole che si trattasse di un'occasione troppo ghiotta per farsela sfuggire. Le caratteristiche della MCL35M, macchina completa, veloce e con un'ottima efficienza aerodinamica erano invitanti per una pista come Monza, e Daniel ha avuto il gran merito di infilarsi tra le opportunità. E' tornato a sorridere, è tornato a bere dalla scarpa, è tornato ad importunare i presenti sul podio, prima di una serata con “pizza, vino e whisky”. Nelle difficoltà è uscito il manico, e dopo essere stato dietro a Norris per tutto l'anno, nella giornata più importante è uscito lui: i campioni sanno fare anche questo.

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Valtteri Bottas

“Per me Valtteri è stata la star del weekend”. Parola di Toto Wolff, l'uomo che ha sofferto più di quanto si pensi nel decidere di fare spazio in Mercedes a George Russell a discapito di Valtteri Bottas. L'ufficialità del suo addio ai campioni in carica forse gli ha tolto pressioni che ormai non sapeva più gestire, o forse semplicemente si è trovato a meraviglia con la Mercedes di Monza: fatto sta che in Italia Bottas ha disputato uno dei fine settimana più convincenti della carriera. Velocissimo sul giro secco, freddo al comando della qualifica sprint e protagonista di una gran bella rimonta alla domenica, cominciata dall'ultima fila e terminata sul podio. La safety car lo ha aiutato, ma lui è stato bravo sia prima che dopo, sfornando una prestazione d'alto livello. E' mancato il guizzo finale per passare Perez e di conseguenza provare a vincere la corsa, anche se Valtteri ci ha provato: dopo qualche tentativo non andato a buon fine, perso il treno delle McLaren il finlandese ha preferito mettersi dietro al messicano, consapevole che il pilota della Red Bull, penalizzato, gli avrebbe lasciato il gradino più basso del podio. Più che una rivincita, è stato un modo per dire all'Alfa Romeo di aver fatto una scelta giusta per il futuro. E poi, ha da ringraziarlo anche la Mercedes: è merito suo se la squadra è uscita con un margine rafforzato nella classifica Costruttori.

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George Russell

E altri 2 punti portati a casa. Nella domenica ricca di eventi a Monza il suo 9° posto è passato inosservato, ma si è trattato dell'ennesima grande gara da parte di George Russell. Bravo e stavolta pure fortunato, con la safety car a dargli una grande mano: l'inglese promesso sposo della Mercedes ha approfittato dell'ingresso della vettura di sicurezza per passare dal 14° posto, posizione in cui si trovava prima che alcuni avversari andassero ai box, al 9°, posizione che non ha più mollato fino alla fine. Insolitamente dietro a Latifi in gara, la corsa di George è svoltata proprio con l'episodio tra Hamilton e Verstappen, un colpo di fortuna dopo tante domeniche girate storte non per colpa sua. “Ci siamo trovati al posto giusto al momento giusto”, ha detto il numero 63, che in classifica è salito a quota 15: chi lo avrebbe mai detto ad inizio anno?

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