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Le scuderie avranno due sessioni a disposizione, prima a Barcellona poi in Bahrain, per mettere a punto le vetture a effetto suolo che esordinaranno nel prossimo campionato
13 ott 2021 (Aggiornato alle 11:19)
Il GP di Turchia è stato anche l’occasione per i team e la F1 per incontrarsi e iniziare la pianificazione del calendario 2022. Al centro delle discussioni la durata e le piste dove svolgere i test invernali.
L’obiettivo è tornare a disputare due sessioni, come nelle ultime stagioni pre-covid, in modo da dare km alle squadre per conoscere le nuove monoposto, visto che il format usato nel 2021, con soli 3 giorni a disposizione, non è più replicabile perché si passa da monoposto praticamente identiche alla necessità di testare le nuove vetture a effetto suolo.
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L’obiettivo è quindi iniziare con 5 giorni di test a Barcellona, dal 21 a 25 febbraio, poi tutti in fabbrica per analizzare i dati e riportare le vetture in pista, per la seconda sessione, in Barhain per tre giorni, dal 10 al 12 marzo, per verifiche finali e ultimi ritocchi prima dell’inizio di stagione. In tutto 8 giorni di collaudi, al posto dei sei previsti in precedenza.
Campionato che, come gia annunciato in precedenza, dovrebbe essere confermato sulla durata di 23 GP, con inizio proprio in Bahrain il 20 marzo.L’ufficialità di queste decisioni è in attesa di ratifica dal voto del WMSC previsto per venerdì
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