In una lettera rivolta alla FIA e diffusa alle scuderie, Liberty Media ha preso posizione sui giudizi espressi dal presidente Ben Sulayem in merito al valore della F1 e una possibile vendita
Affermare che non è piaciuta a Liberty Media la posizione espressa dal presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, in merito al valore di una potenziale vendita della Formula 1, è dire poco.
La valutazione social del presidente FIA, relativa ai 20 miliardi di dollari offerti dal fondo di investimenti saudita PIF a Liberty Media per rilevare la Formula 1 (offerta di inizio 2022, rifiutata), è l'ultimo atto di un confronto sul controllo della categoria nato già lo scorso anno.
Il primo atto registrò lo stop della FIA all'espansione, praticamente data per fatta dalla FOM, a 6 gare sprint da organizzare già durante lo scorso campionato. Le tensioni sono continuate intorno alla candidatura di un undicesimo team, Andretti Cadillac. Liberty Media contraria, insieme a 8 squadre su 10, all'ampliamento della griglia, ritenuta non essere una priorità. Ben Sulayem, in risposta, annuncia l'apertura prossima del processo FIA di raccolta d'interesse per un 11° team (e perché non 12 squadre? Il commento dalla Dakar).
Ai commenti diffusi via Twitter dal presidente FIA, Liberty Media ha replicato con una lettera stilata dall'ufficio legale e diffusa anche ai team. Il contenuto è stato reso noto da Sky Sports News, rivelando un tono decisamente critico verso l'operato e le competenze in capo alla FIA.
L'accusa rivolta alla presidenza è di aver "interferito in modo inaccettabile sui nostri diritti commerciali" facendo riferimento a un "presunto prezzo gonfiato di 20 miliardi di dollari".
"La Formula 1 ha il diritto esclusivo di sfruttare i diritti commerciali nel mondiale di Formula 1 FIA", ricorda Liberty Media, su un accordo della durata di 100 anni.
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Vale ricordare come la Federazione sia l'organo di governo, il regolatore delle categorie sotto la propria legislazione. Liberty Media Corporation controlla la Formula 1 e i diritti commerciali relativi. Vero è che un cambio della proprietà della Formula 1 è sottoposto alla votazione favorevole del Consiglio mondiale FIA del motorsport.
La lettera con la quale Liberty Media contesta l'uscita ritenuta fuori luogo di Ben Sulayem prosegue: "(...) la FIA ha assunto impegni inequivocabili sul non fare nulla che possa pregiudicare la proprietà, la gestione e/o lo sfruttamento di questi diritti.
Consideriamo che tali commenti, fatti dall'account ufficiale del presidente della FIA, interferiscano con questi diritti in un modo inaccettabile".
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"(...) Ogni potenziale acquirente del business della Formula 1 è errato che debba consultarsi con la FIA.
(...) Il presidente ha superato i limiti del mandato FIA. Qualsiasi organizzazione o individuo che commenti il valore di una realtà quotata o delle sue controllate, in particolare vantando o insinuando il possesso di informazioni interne nel fare tali commenti, rischia di provocare un danno sostanziale agli azionisti e agli investitori di tale realtà, senza considerare l'esposizione potenziale a serie conseguenze da parte degli organismi regolatori.
Nella misura in cui questi commenti danneggiano il valore di Liberty Media Corporation, la FIA potrà essere ritenuta responsabile".
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