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Haas, il budget in più tutto destinato allo sviluppo

L'apporto di MoneyGram permetterà al team di continuare a operare con le collaborazioni consolidate, con il "lusso" di poter investire maggiormente sullo sviluppo

F.P.F.P.

31 gen 2023 (Aggiornato alle 15:09)

Cosa attendersi dalla Haas nel 2023? L'ottavo posto ottenuto lo scorso anno nel mondiale Costruttori è frutto di una stagione iniziata con prestazioni molto convincenti, prima di un fisiologico riposizionamento a centro gruppo. 

La stagione alle porte potrà contare su un ufficio tecnico a Maranello, diretto da Simone Resta, pienamente operativo e rodato, che potrà attingere a maggiori risorse economiche da destinare allo sviluppo della VF-23.

L'ingresso di Money Gram quale nuovo sponsor consentirà alla squadra di Gene Haas una stagione affrontata al limite del tetto di spesa, dove fino allo scorso anno le squadre più piccole, come Haas, come Williams, la soglia minima non sono riuscite a eguagliarla.

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Quale sarà la direttrice lungo la quale opererà Haas nel 2023 è Gunther Steiner a dirlo: "Vogliamo investire i soldi sulla macchina. Vogliamo stabilizzare il sistema esistente e assicurarci di impiegare tutte le risorse per far andare veloce la macchina. Nient'altro", le parole riportate da Autosport.

"Non ci stiamo concentrando su altre cose, sul fare questo o quello da noi. Stabilizziamo il metodo che abbiamo, poi se vorremo cambiare qualcosa sarà in seguito, altrimenti se provi a fare troppo, inciampi". Il metodo-Haas di stretta collaborazione con Ferrari, con Dallara.

Haas resterà europea

Squadra statunitense ma solo per carta d'identità, la Haas. Sede a Kannapolis ma attività concentrate, inevitabilmente, tra Banbury e Maranello. Un assetto che certo non verrà alterato: "In Europa ci sono così tante competenze sulla Formula 1. Dico sempre che nulla è impossibile, però diventa più difficile con il budget cap, perché per spostare il personale devi offrire qualcos'altro e gli USA non sono un posto a buon mercato dove impiegare personale: si prova a fare il meglio entro un tetto di spesa.

Non sarebbe una mossa positiva per la squadra, al momento, spostarsi negli Stati Uniti", ancora Steiner, al giornale texano Kvue. 

Un assetto diffuso, tra USA ed Europa, al quale è destinato anche il progetto Andretti Cadillac, che si propone di affiancare alla struttura Andretti Global di Fishers l'irrinunciabile "satellite" inglese, dovesse ricevere il semaforo verde per l'ingresso in Formula 1 nei prossimi anni.

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