Red Bull vive una fase difficilissima, tra un'involuzione tecnica imprevedibile e l'uscita di scena di molti storici tecnici. Verstappen in prima linea per dare il suo contributo
Dopo Monza, da leggere insieme alle precedenti gare dalla ripresa del campionato, non c'è più molto da dire su Red Bull. Perlomeno non ha altro da aggiungere Max Verstappen, che ha chiarito come tutte le possibili indicazioni, i feedback sul comportamento da correggere della RB20, siano nelle mani degli ingegneri.
A loro il compito di trovare le soluzioni o, quantomeno, di arginare i limiti della monoposto che ha imboccato un percorso involutivo tale da portare Verstappen a sentenziare: abbiamo trasformato una macchina dominatrice in un mostro.
In realtà, il contributo di Max è costante, come ha dichiarato Horner, a Motorsport Magazin: "Lavora con gli ingegneri e spiega in modo molto chiaro dove sono i problemi. Ci sta mettendo tanto impegno e dedicando tanto tempo in questo processo. La scorsa settimana ha effettuato molte riunioni via Zoom e prima della prossima gara tornerà a girare al simulatore.
Il modo in cui lavora con gli ingegneri dimostra tanta maturità".
Red Bull che, dopo il GP d'Italia, ha condotto una giornata di test gomme con Lawson. Giri utili per lavorare a un processo che, in ambito informatico, sarebbe di "downgrading". Ovvero, di procedere a ritroso nell'introduzione dei vari sviluppi per individuare - compito non semplice, per dirla con le parole di Marko - il "responsabile" principale del peggioramento del bilanciamento.
"A nessuno piace la situazione nella quale ci troviamo", ha aggiunto Horner. "Nessuno è contento e dobbiamo lavorare sodo per riprenderci. Forza e talento è ciò di cui è fatta questa squadra, torneremo".
A Baku e Singapore due occasioni per verificare se la retta via delle prestazioni è stata imboccata o resta un inseguimento distante quello a McLaren e, per quanto visto a Monza, Ferrari.
Un inseguimento nel quale decidere anche l'opportunità o meno di lanciarsi nello sviluppo di un'ala anteriore con maggior grado di flessibilità, per allinearsi alle soluzioni McLaren e Mercedes, ritenute un punto di vantaggio da Red Bull e Ferrari ma considerate legali dalla FIA.
Uno sviluppo che, per risorse finanziarie necessarie e considerato il quadro incerto di prestazioni e bilanciamento della Red Bull attuale, potrebbe avere un effetto imprevedibile: ingarbugliare ulteriormente la comprensione della RB20 o sanarne i guai?
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