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F.P.
27 mag 2025 (Aggiornato alle 14:13)
Ritrovare una Ferrari tanto competitiva a Montecarlo ha stupito, viste le esibizioni precedenti su circuiti nei quali erano presenti tratti di pista molto lenti. Monaco non ha tratti, è interamente una pista da condizioni di assetto senza compromessi tra curve veloci e lente. Da qui il bilanciamento ottimale trovato sulla SF-25 rispetto alle richieste del circuito monegasco.
La sorpresa della competitività avuta nel week end è stata nelle parole dello stesso Leclerc, a trovare una giustificazione in precisi temi tecnici: “Il fatto che siamo stati così forti a Monaco ha a che vedere con il grande tema dell’altezza da terra che è presente qui.
La pista è molto sconnessa, passi molto sui cordoli e la nostra macchina penso vada bene su questi esercizi. Lo sapevo per certi versi ma considerando quanto eravamo andati male a Miami sulle curve lente, vi avevo detto che non c’era scampo su una prestazione negativa a Monaco”. A differenza di Montecarlo, Miami richiedeva un bilanciamento ideale su diversi range di curve e velocità. È dove il bilanciamento della SF-25 va in crisi.
“Ci ha sorpreso come siamo riusciti a estrarre prestazione dai passaggi sulle sconnessioni e i cordoli, questo ha fatto la differenza. Non abbiamo le prestazioni che ha la McLaren ma in termini di guidabilità abbiamo avuto un vantaggio e in questo week end ci ha aiutato a essere più vicini. Non abbastanza”, prosegue Leclerc.
Tra pochi giorni si andrà in pista a Barcellona e la verifica dei valori andrà fatta alla luce delle nuove ali anteriori che tutti i team porteranno. C’è la direttiva tecnica da rispettare, il limite inferiore di flessibilità massima ammessa dai flap dell’ala anteriore durante i test statici. C’è curiosità per scoprire se e quanto impatterà nell’ordine della competitività vista nel primo terzo di campionato.
Ferrari introdurrà solo la nuova ala anteriore, da bilanciare nella produzione del carico con l’ampia gamma di ali posteriori da medio-alto downforce a disposizione. Che GP di Spagna potrà essere? Sarà una pista sulla quale Red Bull tornerà a fare la voce grossa e McLaren dovrebbe tornare a sfruttare l'eccellente gestione delle gomme in condizioni critiche, di gran caldo e alto degrado.
Va detto che il Montmelo, tornato alla storica tracciatura dell’ultimo settore con l'eliminazione delle curve lente e della chicane, sulla carta elimina quell’adattamento di assetto a curve molto diverse per velocità, sofferto dalla SF-25. Resta l’altro tema, quello delle altezze da terra ottimali per generare il carico, cruciale sui curvoni da appoggi prolungati e altre pieghe velocissime e più brevi.
Nel dopogara di Montecarlo, Leclerc non aveva dubbi nell’indicare cosa manchi ancora alla SF-25 per guadagnare competitività: “Di gran lunga restano ancora le curve lente il punto sul quale dobbiamo migliorare, è il nostro principale punto debole. Per questo a inizio week end ero così pessimista e pensavo che stare tra i primi 10 sarebbe stata già una sfida. Le nostre prestazioni nel lento sono molto scarse. La pista di Monaco ci ha aiutato ma, purtroppo, vale solo su circuiti così estremi. Dovremo continuare a lavorare sulla prestazione nelle curve lente”.
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