GP Austria: i 5 temi del fine settimana

GP Austria: i 5 temi del fine settimana© @RedBullRacing

Domina ancora la Red Bull in un fine settimana in cui anche Perez ritrova fiducia, buoni segnali da parte di Ferrari e McLaren; deludono Aston Martin e Mercedes, ma chi fa più discutere è la direzione gara

03.07.2023 ( Aggiornata il 03.07.2023 11:41 )

100...+1

Non fai neanche in tempo a fare qualche pezzo celebrativo che questi rivincono subito, imponendoti di aggiornare immediatamente le statistiche. Dopo il Canada era stata la volta della glorificazione: 100 vittorie per la Red Bull, 41 per Verstappen (come Senna), 200 per una vettura progettata da Adrian Newey. Dopo sole due settimane, questi numeri sono già vecchi.

La Red Bull anche in Austria, in una corsa di casa alla quale teneva particolarmente, ha fatto quello che quest'anno non riesce a smettere di fare: vincere. Ci teneva per più motivi, la scuderia di Christian Horner: era la gara di casa, la prima senza il fondatore Dietrich Mateschitz, ma era anche l'occasione per vendicare un'edizione 2022 rimasta di traverso. Se vogliamo, era anche una sfida con sé stessi: ultimamente la Red Bull sembrava aver sofferto un pelo di più i weekend “sprint”, serviva una risposta perentoria anche in questo. L'altra buona notizia è che la RB19, stavolta, è andata forte anche con un Perez che venerdì sera sembrava atterrito: dopo un buon 2° posto nella sprint ed il podio in rimonta della domenica, può tornare a respirare.

Purtroppo per lui c'è nel box a fianco un cannibale che non ha voglia di fare prigionieri. Nel dopo gara Max diceva “non penso al terzo titolo”, ed anche se sembrava una frase di circostanza (ed in buona parte lo è), dall'altro lato ha dimostrato di non pensarci davvero quando è in macchina. Esempio ne siano l'avvio nella sprint race o il giro veloce fortemente voluto all'ultimo passaggio. Nella mini gara del sabato non ha lasciato scampo a Perez, facendogli pagare con gli interessi lo sgarbo della chiusura sull'erba; in gara invece ha chiesto ed ottenuto, imponendosi, il pit-stop per mettere la soft e azzannare il giro veloce. Non ne aveva bisogno, ma lo ha voluto lo stesso nonostante i rischi annessi. Certe scelte le fai solo se sei in fiducia totale. Sicuro al limite dello spavaldo, Max, che oggi ha una vittoria in più di Ayrton.

Per quanto riguarda la Red Bull invece, intesa come macchina, è anche superfluo spendere qualche parola in più. In Austria, memori del 2022, hanno badato soprattutto alla gestione delle gomme: e infatti erano tra i più carichi in pista, scelta che le è permessa dall'enorme efficienza aerodinamica del progetto, il quale pur girando molto carico alla fine si ritrova in linea con la concorrenza per quanto riguarda le velocità di punta. Con Verstappen, poi, questa vettura va a nozze: 21” di margine su Perez nella sprint, 5” su Leclerc alla domenica ma solo perché Max, come dicevamo, ha voluto fare il cannibale a tutti i costi. Ed è una vettura, la RB19, che sta scrivendo altri record: la squadra è a 10 successi consecutivi (nove quest'anno cui si aggiunge Abu Dhabi 2022), e sono nove da inizio stagione. La mitologica McLaren del 1988 è ormai ad un passo, con le sue 11 vittorie di fila artigliate nei primi 11 GP di quell'anno. E' un record che incredibilmente traballa, quello della MP4-4; e vista la velocità con cui questa Red Bull è capace di aggiornare le statistiche, è altamente probabile che dopo la carica delle 101 (vittorie), ne arriveranno tante altre ancora.

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