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Debora Figoli
23 mag 2025
Oscar Piastri arriva a Monaco da leader del Mondiale, con quattro vittorie su sette gare e 13 punti di vantaggio sul compagno di squadra Lando Norris. Ma il pilota australiano sa bene che per vincere nel Principato non basta essere veloci: serve controllo, costanza e una vettura che risponda con precisione assoluta ai comandi.
“È un po’ difficile, un po’ imprevedibile quando si arriva al limite, direi,” ha dichiarato Piastri alla vigilia del weekend più iconico dell’anno. “Ha un ritmo molto sostenuto, ma non è sempre facile da gestire, semplicemente perché non si riesce a prevedere appieno cosa succederà”.
Una dichiarazione che pesa in vista di un appuntamento dove le qualifiche sono quasi più importanti della gara. A Monaco, partire davanti significa spesso vincere. “Abbiamo imparato gradualmente a domarla sempre meglio,” ha spiegato Piastri. “A Imola la macchina si comportava molto bene sabato, ma quando sei al limite può fare cose leggermente inaspettate”. Un dettaglio che potrebbe fare la differenza in un circuito dove la precisione conta più della potenza.
McLaren però può contare su un’arma in più: la nuova regola delle due soste obbligatorie, pensata per movimentare una gara tradizionalmente statica. Lando Norris, finora vincente solo in Australia, resta fiducioso: “Vincere a Monaco è un sogno per tutti. Abbiamo avuto una macchina forte in ogni gara finora, possiamo esserlo anche qui”.
Ma il britannico sa che la Red Bull è ancora la minaccia più concreta: Verstappen, grazie al successo di Imola, è tornato a 22 punti da Piastri. “Dimostra che siamo vulnerabili in certi ambiti. Abbiamo ancora aspetti da migliorare,” ha sottolineato Norris. “Anche se abbiamo avuto alcuni ottimi weekend in cui siamo sembrati dominanti e lo siamo stati”.
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