500 Miglia di Indianapolis: Castroneves e Palou, confronto generazionale

500 Miglia di Indianapolis: Castroneves e Palou, confronto generazionale

Nella mitica corsa sull'ovale dell'Indiana, finalmente aperta, anche se solo parzialmente, agli spettatori, è andato in scena un duello bellissimo tra Castroneves e Palou, simbolo di un confronto generazionale

31.05.2021 ( Aggiornata il 31.05.2021 17:32 )

Gare come l'edizione 2021 della 500 Miglia di Indianapolis sono quelle che ci fanno divertire, emozionare, godere. Rappresentano il meglio di un motorsport, quello americano, che nella corsa di ieri ha visto simbolicamente e metaforicamente una rinascita: 135 mila persona di nuovo in pista, finalmente, ed il confronto tra due generazioni di piloti, Helio Castroneves ed Alex Palou.

Il ritorno dell'Uomo Ragno

Un sorpasso dietro l'altro, un botta e risposta continuo e sempre più intenso a mano a mano che i giri - o le miglia - passavano e la bandiera a scacchi si avvicinava. Se c'era un modo di calare il poker e diventare, al pari di Al Unser Senior, AJ Foyt e Rick Mears, il più vincente di sempre ad Indianapolis, Castroneves ha trovato il modo migliore per farlo. Duellando senza paura, battendo uno dei giovani più rampanti (forse il più rampante di tutti) della Indycar moderna, e spiegando a tutti che, a 46 anni d'età, la pensione può aspettare. Tanti duelli, sorpasso decisivo a due giri dalla fine, freddezza assoluta in fase di gestione del carburante e dei doppiaggi, come quando nel finale non si è fatto intimidire dal trenino di vetture più lente che lo precedevano con qualche giro di ritardo. Helio è sempre in forma, lo ha dimostrato con i fatti, in pista e fuori: dopo una grande corsa, immancabile l'arrampicata sulle reti, a rispolverare il gesto tipico dell'illustre supereroe che gli ha fatto avere il soprannome di "Spiderman", Uomo Ragno. Vecchio a chi?

Palou, applausi da parte di Sainz

E' stato un confronto generazionale. E se il brasiliano Helio Castroneves ha vinto, non è necessariamente vero che lo spagnolo Alex Palou ha perso. Il classe 1997, alla sua prima stagione con Chip Ganassi ed alla sua seconda apparizione sul catino dell'Indiana, ha corso da campione: non era facile farla franca contro uno come Castroneves, ma lo spagnolo ci ha provato fino alla fine, senza timori reverenziali. Gli ultimi 30 giri sono stati strepitosi, ed anche se il successo non è arrivato, Palou ha dato un segnale forte: per il futuro, in America, dovranno fare i conti con lui. Alex ha poi portato con sé un pezzetto d'Italia: è gestito infatti dalla Monaco Increase Management dell'italiano Salvatore Gandolfo, la società che vuole la F1. Quando Castroneves vinceva la sua prima 500 Miglia era il 2001, 20 anni fa esatti, ed Alex aveva solamente 4 anni. Anche in questo, c'è il senso di un passaggio di consegne. Come via social ha affermato anche il ferrarista e connazionale di Palou, Carlos Sainz: "Coraggio Alex, hai fatto un garone! Pare proprio che avrai molte altre possibilità di vincere questa gara. Ci hai fatto divertire tutti. Congratulazioni! E congratulazioni anche a Helio Castroneves per la grande vittoria, spero che i miei amici brasiliani abbiano apprezzato”.

Applausi ad Helio, applausi ad Alex, applausi a tutti i protagonisti che si sono lanciati senza paura sull'ovale per eccellenza. Applausi ad una corsa che resta unica, inimitabile, appassionante, e che ieri ha spiegato il perché.

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