Dalla sua casa in Finlandia Kimi Raikkonen parla della sua quarantena, con tutto il tempo libero messo a disposizione dei suoi due bambini
E' un Kimi Raikkonen che si gode la famiglia, una bella casa con tanti spazi all'aperto ed una quantità di tempo libero praticamente mai avuta prima. Un Raikkonen che parla un po' di sé nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera, dove trova anche modo per parlare di amicizia tra piloti.
I suoi due bambini, Robin e Rianna, occupano tutta la sua quarantena: "Le mie giornate passano velocemente, passo tutto il tempo con i miei figli, abbiamo la fortuna di poter stare all'aperto (Kimi ha un'ampia tenuta in Finlandia, abbastanza isolata e con molti spazi aperti, ndr), facciamo diverse attività. Per quanto riguarda la mia professione, non credo sia una pausa molto diversa dalle tradizionali soste invernali, solo che stavolta anziché andare ai test andremo direttamente alla prima gara quando tutto sarà finito, non vedo grandi problemi. Correremo al momento più opportuno, con o senza pubblico".
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Raikkonen non è mai stato un fan numero uno del simulatore, ed anche stavolta non si smentisce, ammettendo di preferire altro piuttosto che le corse virtuali, opinione condivisa con Vettel: "Le gare online non mi interessano, preferisco aspettare quelle vere. Girare in pista è un'altra cosa, non è che non amassi il simulatore ai tempi della Ferrari, ma dover andare in Italia per mettermi al simulatore non era propriamente il motivo per cui avevo scelto di fare il pilota. Comunque, i simulatori che usiamo noi sono molto diversi e più complessi da quelli delle gare online".
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Kimi ha un contratto in scadenza nel 2020, ma pare intenzionato a proseguire ancora: "Questa situazione non cambia i miei piani, vediamo di iniziare questa stagione e poi di finirla, tirerò le somme al momento opportuno, continuerò fino a quando proverò divertimento e motivazione ed ora come ora sono più motivato che mai". Parlando invece di rapporti umani, è possibile fare amicizia tra piloti? "Amici per me lo sono Sebastian Vettel ed Antonio Giovinazzi - risponde il finlandese -, a parte loro non ne ho molti".
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Uno sguardo al passato: "Non si può tornare indietro, sono felice di ciò che ho fatto, di dove sono e di cosa ho ottenuto. Se comunque proprio dovessi scegliere, mi piacerebbe dare uno sguardo alla F1 degli anni '70 ed '80".
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