Formula 1, Domenicali futuro nuovo a.d. al posto di Carey

Formula 1, Domenicali futuro nuovo a.d. al posto di Carey© Lamborghini

L'indiscrezione è supportata da più fonti, per l'attuale a.d. Lamborghini si tratterebbe di un ritorno in Formula 1 dopo l'esperienza da direttore sportivo prima e team principal poi, in Ferrari. 

Fabiano Polimeni

23.09.2020 ( Aggiornata il 23.09.2020 09:48 )

Della triade Carey-Brown-Bratches, con la quale Liberty Media ha governato la Formula 1 dal 2017, dopo la sostituzione del direttore commerciale a fine 2019 si prospetta, adesso, l’avvicendamento nella posizione di presidente e amministratore delegato. Chase Carey è in uscita e, al suo posto, arriverebbe Stefano Domenicali. La notizia è stata anticipata da racefans.net.

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Domenicali, attuale amministratore delegato e presidente Lamborghini dal 2016, ha legato la propria carriera in Formula 1 alla Ferrari, dove tra il 2008 e il 2014 ha ricoperto il ruolo di team principal e guidato la GeS nell’era del dopo-Todt, prima ancora direttore sportivo: 23 anni trascorsi a Maranello, poi una nuova sfida, chiamato da Audi e posto a capo di Lamborghini, dove i successi commerciali hanno portato il marchio a consegnare oltre 8.000 vetture nel 2019 (+43% sul 2018).

Domenicali il nome giusto

Posizione di amministratore delegato della Formula 1 d’attualità negli ultimi 18 mesi, dapprima per le mire di Toto Wolff, bloccate dal veto Ferrari, più di recente per i rumours circolati intorno al nome di Luca Cordero di Montezemolo.

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Secondo le anticipazioni di stampa, Domenicali - la cui presenza in ambito motorsport FIA è proseguita dopo l'uscita dalla Ferrari con la presidenza della Commissione monoposto della Federazione - rileverebbe Chase Carey prima dell’avvio del prossimo campionato.

Carey, il crollo e la risalita della F1

Portata a conclusione la firma del Patto della Concordia con tutti i 10 team, il 2020 del manager statunitense può descriversi bene osservando l’andamento del titolo in borsa, con il tracollo della Formula 1 tra fine febbraio (46 dollari/azione al 19 febbraio) e la cancellazione del GP d’Australia (titolo a 20,51 dollari/azione), per i casi di coronavirus rilevati nel paddock. Il punto più basso della gestione Carey, al quale è seguito un recupero, seppur altalenante, fino agli attuali valori del titolo (35 dollari/azione).

Meriti alla gestione dell’emergenza da riconoscere nella capacità di strutturare un calendario alternativo - sebbene con un drastico impatto sul bilancio - e su un buon numero di gare, prima categoria internazionale del motorsport a essere tornata in pista, la Formula 1. 

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