Mick Schumacher, 7 anni fa l'incidente di Michael: "Papà è stato il migliore in F1"

Mick Schumacher, 7 anni fa l'incidente di Michael: "Papà è stato il migliore in F1"

Era il 29 dicembre 2013 quando Michael rimase coinvolto in un terribile incidente sulla neve: un dramma col quale ancora oggi la famiglia Schumacher fa i conti. "Sono orgoglioso di lui, non vedo perché dovrei volermi staccare", ha detto il figlio del 7 volte iridato ad un passo dal debutto in Formula 1

29.12.2020 ( Aggiornata il 29.12.2020 13:44 )

Schumacher, fino in fondo. Non solo nel cognome, ma soprattutto nella forza e nella resilienza dei combattenti. Mick ha preso tutto da Michael e lo dimostra giorno dopo giorno mentre insieme a mamma Corinna, e a tutta la famiglia, continua ad affrontare la vita, sempre fino in fondo e con tanto amore. Sette anni fa, il 29 dicembre del 2013, tra le montagne francesi cambiava la loro vita e sette anni dopo la battaglia continua, con il 7 volte campione di Formula 1 vivo ma avvolto nel silenzio viste le sue condizioni di salute.

Mai come quest'anno sarebbe stato incredibile vedere Michael in Formula 1. Per il Circus e per i suoi tifosi. Che emozione sarebbe stata vederlo lì in pista premiare Hamilton, con un suo casco come tributo ai suoi record battuti, e soprattutto vederlo mentre commosso e orgoglioso applaude il figlio, sotto il podio in Formula 2 con il trofeo in mano. E quanto sarebbe stato bello vederlo a marzo magari nel paddock assistere al debutto di Mick in Formula 1 con la Haas. 

"Voglio seguire il mio percorso come voleva mio papà”

Tutti momenti che purtroppo prendono vita solo nei sogni di chi questo sport lo vive, lo ama e soprattutto lo ricorda e non lo scoredrà mai, anche a distanza di sette anni. E nel prossimo Mondiale 2021 rivedremo proprio quel cognome tra le fila della Formula 1.

Mick è pronto per affrontare il suo primo GP e non ha paura di deludere le aspettative e le pressioni, già altissime. Non è più quel bambino che correva nei kart col cognome di mamma, ora il 21enne è cresciuto ed è a tutti gli effetti un pilota: "Mio padre è stato il migliore che ci sia mai stato in questo sport, non vedo perché dovrei volermi staccare da lui. Non mi preoccupo per niente, non mi infastidiscono i paragoni e i confronti con lui - ha detto Mick in un'intervista alla Bild ricordando quella domenica tra le nevi di Meribel quando aveva solo 14 anni -. Il mio obiettivo è imparare e capire il più possibile. Voglio crescere in fretta, voglio perdere meno tempo possibile. Alla fine sono io che guido la macchina, non è il mio cognome. Voglio seguire il mio percorso come voleva mio papà”.

Senza paura verso Melbourne 2021 con mamma Corinna

Il prossimo 21 marzo 2021, se la pandemia coronavirus non rovinerà ancora una volta i piani, Mick Schumi correrà il suo primo GP d'Australia in Formula 1, debuttando ufficialmente al volante della Haas nella massima categoria del motorsport. Sperando poi che possa ricevere dalle tribune anche tutto l'affetto dei tifosi italiani il 12 settembre sul tracciato di Monza, che tanto significa per gli Schumacher.

Senza paura ma solo con tanto rispetto per quel sogno, di padre in figlio, rincorso e che ora è ad un passo: "Non ci si può far intimorire dai big come Vettel, Alonso, Hamilton e tutti gli altri. In fin dei conti sono esseri umani anche loro. Hanno fatto cose incredibili, gigantesche, in questo sport, ma nonostante questo bisogna imporsi, dare il massimo e guidare nella maniera più dura, seppur leale, possibile. Nelle altre categorie nelle quali ho guidato fino ad oggi, d'altronde, ho fatto proprio così".

"L'esordio a Melbourne penso che sarà molto emozionante - ha aggiunto Mick che avrà sempre al suo fianco Corinna -. Mia mamma sarà felicissima: lei è la mia interlocutrice numero uno, è sempre la prima a chiamarmi. Quando sono stato promosso in Formula 1 mi ha detto che sapeva che il momento sarebbe arrivato. Mi è sempre sembrata molto fiduciosa sul mio percorso di crescita. In realtà però ha sempre avuto ragione". 


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