Ci siamo, Carlos Sainz si appresta a vivere la sua 16&ordf; avventura nella Dakar 2022, al volante per la seconda volta di un&rsquo;auto rivoluzionaria come l&rsquo;Audi RS Q e-tron della categoria T1+. Il matador &egrave; in forma ed &egrave; pronto per la classica sfida di inizio anno sulle piste pietrose e desertiche dell&rsquo;Arabia. Determinato e concentrato come sempre, Sainz si pone l&rsquo;obbiettivo di provare a vincere la maratona dei raid per eccellenza, puntando al quarto successo dopo quelli ottenuti nel 2010, 2018 e 2020.   Sulla strada delle Audi di Sainz e dei suoi compagni di squadra St&eacute;phane Peterhansel e Mattias Ekstroem, nella lotta per il successo finale ci saranno anche le Toyota capitanate da Nasser Al Attiyah e Yazeed Al-Rajhi, ed il buggy della Prodrive del Team BRX (Bahrein Raid Xtreme) di S&eacute;bastien Loeb e Guerlain Chicherit. Ma soprattutto ci sar&agrave; un percorso stavolta pieno di novit&agrave;, che prevede anzitutto i primi due giorni nel bivacco, definito da David Castera XXL, allestito ad hoc a Sea Camp, a nord di Jeddah. Da dove inizier&agrave; una &ldquo;Coast to Coast&rdquo; da ovest ad est della penisola arabica, con partenza dal Mar Rosso ed arrivo sul Golfo Persico a Dammam. Un percorso di complessivi 8.500 km di cui 4.700 km di prove speciali suddivisi in 14 tappe, con la seconda settimana tutta ricavata nella zona desertica dell&rsquo;Empty Quarter, che rappresenta la novit&agrave; pi&ugrave; significativa di questa edizione numero 45 della manifestazione.  Carlos, cosa ci dici del nuovo percorso di questa Dakar 2023?   &quot;Bisogna anzitutto evidenziare - ha commentato da Madrid il 60enne pilota spagnolo &ndash; che il percorso della prima settimana &egrave; totalmente diverso da quello della seconda. E poi che il 70% del chilometraggio lo percorreremo nella prima settimana di gara, questo per&ograve; non significa che la seconda sar&agrave; pi&ugrave; facile. Perch&eacute; la zona desertica dell&rsquo;Empty Quarter sar&agrave; davvero tosta da percorrere, dato che l&agrave; ci sono solo dune. La mia sensazione &egrave; che per&ograve; anche la prima settimana sar&agrave; abbastanza dura, molte pietre, strade difficili e poi si torna alle origini perch&eacute; sono state abolite quelle soste di un quarto d&rsquo;ora a met&agrave; speciale per poter bere, fare pip&igrave; eccetera. Ci sar&agrave; sicuramente una forte selezione sin da subito&quot;.  E tu come ti stai preparando a livello fisico in vista di questa Dakar?   &quot;Come sempre, la solita routine, ho cercato di rimanere in forma tutto l&rsquo;anno, poi da settembre ho iniziato una preparazione specifica che ogni anno diventa pi&ugrave; tosta da seguire. C&rsquo;&egrave; un&rsquo;&eacute;quipe che mi segue da tempo e mi prepara, ho dei parametri gi&agrave; stabiliti, prove di sforzo, bicicletta, ginnastica, sauna. Preferisco soffrire di pi&ugrave; ora prima di partire perch&eacute; qui mi posso anche fermare, mentre in gara poi per ovvi motivi non posso farlo&quot;.  E tu come ti stai preparando a livello fisico in vista di questa Dakar? &quot;Come sempre, la solita routine, ho cercato di rimanere in forma tutto l&rsquo;anno, poi da settembre ho iniziato una preparazione specifica che ogni anno diventa pi&ugrave; tosta da seguire. C&rsquo;&egrave; un&rsquo;&eacute;quipe che mi segue da tempo e mi prepara, ho dei parametri gi&agrave; stabiliti, prove di sforzo, bicicletta, ginnastica, sauna. Preferisco soffrire di pi&ugrave; ora prima di partire perch&eacute; qui mi posso anche fermare, mentre in gara poi per ovvi motivi non posso farlo&quot;.  A livello riflessi, considerato che hai 60 anni, come ti trovi? &quot;L&rsquo;et&agrave; c&rsquo;&egrave; perch&eacute; la evidenzia la nostra carta d&rsquo;identit&agrave;, per&ograve; poi nelle gare quello che conta sono i tempi che uno fa segnare ed il risultato finale della gara. E finch&eacute; riesco ad essere competitivo ed i riflessi mi accompagnano continuer&ograve; a correre. Ho ancora dentro di me le stesse motivazioni che avevo 30 anni fa. Ho ancora voglia come allora di fare test, di sviluppare la macchina...&quot;  Continua a leggere l&#39;intervista esclusiva completa sul nuovo numero di Autosprint in edicola, oppure qui in edizione digitale! 

Alla vigilia della Dakar 2023, il leggendario spagnolo si confessa. A 60 anni &egrave; pronto a dare l&#39;assalto al grande Raid dove ha gi&agrave; vinto 3 volte. &quot;Con l&#39;Audi si punta alla vittoria, finch&eacute; sar&ograve; competitivo continuer&ograve; a correre&quot;

Esclusivo, Carlos Sainz Senior: &quot;A caccia della Dakar 2023&quot;

        Resta la passerella finale di 164 km a separare Nasser Al Attiyah e Mathieu Baumel dalla vittoria della Dakar 2022. La penultima speciale del rally raid, da Bisha a Bisha, &egrave; un correre tra le dune, dalle quali escono vincitori Sainz-Cruz, sul buggy ibrido Audi. Ancora un successo, maturato con 2'21" di vantaggio su Loeb-Lurquin.&nbsp; Con il margine di oltre 30 minuti, tale era il vantaggio al via della speciale numero 11 di Al Attiyah, le possibilit&agrave; di modificare un copione solido erano minime. Ci prova Loeb, con il buggy BRX recupera pi&ugrave; di 4 minuti al leader della generale. La beffa: i 4'21" rifilati ad Al Attiyah si trasformano in in 39 secondi di ritardo, dopo l'applicazione di una penalit&agrave; di 5 minuti, inflitta dalla direzione di corsa. Questa la sanzione per un eccesso di velocit&agrave; in una zona ad andatura controllata.  Another stage victory for @CSainz_oficial and @LucasCruz74 (#202), our fourth so far in the 2022 @Dakar Rally. This is Sainz&rsquo;s 41st Dakar stage win in his career. &gt;&gt; https://t.co/i5Tnh0Pbjz#FutureIsAnAttitude #AudiDakar #Dakar2022 #RSQetron pic.twitter.com/7lWMQGL6jm &mdash; Audi Sport (@audisport) January 13, 2022    Posizioni cristallizzate Da secondo di giornata a ottava prestazione, che lascia la scena al Toyota di Alvarez-Monleon, ottimi nella prestazione a 3'10" di ritardo da Sainz-Cruz. Terzo tempo per l'altra Audi, Ekstrom-Bergkvist rimediano 3'53" e precedono i buggy di Roma-Haro, poi De Villiers-Murphy.&nbsp; Nella generale le posizioni sono sufficientemente distanziate per immaginare un epilogo, domani verso Jeddah, senza scossoni. Al Attiyah, Loeb a pi&ugrave; di mezz'ora, Al Rajhi a un'ora e pi&ugrave;, poi Terranova e De Villiers. Un epilogo che lascerebbe comunque a BRX e a Prodrive degli aspetti positivi da portare con s&eacute;, alla seconda partecipazione con due macchine ai primi quattro posti. Loeb, secondo posto onorevole "Abbiamo corso un'ottima speciale, con una buona navigazione e un buon ritmo. Abbiamo fatto quel che abbiamo potuto, &egrave; stata ancora una volta una grande speciale", racconta Loeb all'arrivo. "Al momento siamo ancora in seconda posizione e non &egrave; male, penso che il ritmo sia stato davvero buono.&nbsp; La macchina &egrave; veloce e solida, con Fabian &egrave; andata bene, abbiamo fatto una buona navigazione per tutta la corsa", l'analisi del campionissimo francese. Vale ricordare i risultati eccelsi che ha saputo conquistare, tra Dakar, rally, endurance. Nell'analisi della Dakar 2022, Loeb prosegue e torna alle prime giornate di gara: "Abbiamo perso molto tempo quando abbiamo rotto il differenziale (pi&ugrave; di mezz'ora lasciata sul campo; ndr) ma da allora siamo andati all'inseguimento e realizzando bei tempi. Non sto pensando al mondiale, il prossimo passo per me sar&agrave; il Montecarlo tra una settimana".  En donnant tout, nous n'avons et nous n'aurons aucun regret ! Ce fut encore le cas aujourd'hui. De leur c&ocirc;t&eacute;, Nasser et Mathieu g&egrave;rent parfaitement leur course mais nous leur mettrons la pression jusqu'&agrave; l'arriv&eacute;e  #Dakar2022 #BRX #Prodrive #RedBull #BFGoodrich pic.twitter.com/DckXvjbH3I &mdash; S&eacute;bastien Loeb (@SebastienLoeb) January 13, 2022    Sainz e una speciale ostica Chi deve recriminare sull'errore di navigazione alla prima tappa, per un roadbook scritto male, oltre al susseguirsi di problemi tecnici di giovent&ugrave; del buggy Audi - mai al powertrain - &egrave; Carlos Sainz. "Sono contento di questa speciale, era davvero difficile e c'era tutto. Camel grass, dune, navigazione, letti di fiumi, pietre: era davvero completa e difficile da aprire. A un certo punto abbiamo visto Stephane che stava tornando a prendere un waypoint e anche noi siamo dovuti tornare indietro perch&eacute; l'avevamo perso".  Stage 11 -  Carlos Sainz Lucio Alvarez Mattias EkstromAll provisional results  https://t.co/VWALrQijEI#Dakar2022 pic.twitter.com/EXQglMJJXA &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 13, 2022    Al Attiyah: non serve vincere ogni PS Imperturbabile, dall'alto del suo vantaggio, un Al Attiyah che si &egrave; potuto permettere il lusso di correre una Dakar 2022 sempre in controllo. "Non &egrave; stata una speciale facile, perdere solo 4 minuti da Seb non &egrave; nulla. Domani ci sar&agrave; una speciale pi&ugrave; corta, dobbiamo solo continuare cos&igrave;, con lo stesso passo. &Egrave; importantissimo vincere la corsa, &egrave; andata bene e sin dall'inizio abbiamo comandato la classifica, guadagnato tempo e controllare la Dakar non &egrave; semplice", racconta il qatariota. "Non serve vincere ogni giorno, abbiamo vinto al primo e corso bene giorno dopo giorno fino al riposo. Adesso dobbiamo stare solo attenti".       

Al Attiyah &egrave; in controllo assoluto della corsa e la velocit&agrave; di Loeb non basta a cambiare un epilogo evidente. A Bisha vince ancora Sainz, Loeb recupera 4' su Al Attiyah prima che una penalit&agrave; lo cacci indietro&nbsp;

Dakar 2022, un'altra vittoria di Sainz. Loeb attacca ma non basta

        Dopo le vittorie ottenute da Sainz ed Ekstrom, tocca a Stephane Peterhansel e Edouard Boulanger portare l'Audi RS Q e-tron al successo. Chilometri veloci, i 375 in programma tra Wadi Ad Dawasir e Bisha, chiusi in 2 ore e 52 minuti dall'equipaggio Audi Sport. Prima vittoria al volante del prototipo ibrido a trazione elettrica per Monsieur Dakar, subito fuori classifica con un inizio di rally raid costellato di problemi. A Bisha arriva con un vantaggio di 2'06" su Carlos Sainz e Lucas Cruz, mentre la terza Q e-tron &egrave; 11^ con Ekstrom-Bergkvist.   Pedal to the metal! #Dakar2022 pic.twitter.com/JMb7EG9OI3 &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 12, 2022    Al Attiyah, due minuti di infrazione pagati cari Giornata, la terzultima di gara alla Dakar 2022, che si apre con la penalizzazione inflitta ad Al Attiyah-Baumel, rei di aver corso per un minuto e 45 secondi, nel corso della speciale 8, dopo aver sostituito una ruota, con le cinture di sicurezza non allacciate correttamente. La direzione gara ha inflitto 5 minuti di penalit&agrave;, che hanno ridotto a 34'05" il margine su Loeb-Lurquin a via della decima speciale. Una frazione che il duo franco-belga sul buggy Hunter T1+ di Prodrive ha corso per 200 chilometri su distacchi contenuti entro i 2 minuti da un Peterhansel che ha preso le redini della prova speciale al chilometro 128, passando in testa con 14" di margine su Sainz.&nbsp;  #Dakar2022 pic.twitter.com/JsMlvJRl4y &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 12, 2022    Loeb recupera 1 minuto Loeb che cede terreno, al km 212 passa con 4'35" dal leader di giornata e oltre 1 minuto da Al Attiyah. Riesce a contenere il ritardo da Peterhansel nella seconda met&agrave; della speciale, mentre Al Attiyah-Baumel cedono ancora tempo, chiudendo a 5'50", in sesta posizione. Un minuto e mezzo recuperato da Loeb, in uno scenario della generale che &egrave; di assoluta tranquillit&agrave; per l'equipaggio Toyota leader della corsa. Domani, con i chilometri tra le dune intorno a Bisha, l'ultima vera occasione per provare a muovere ancora un po' le acque di una classifica altrimenti cristallizzata. Terzo pilota pi&ugrave; rapido di giornata, dietro le due Audi, Orlando Terranova, sul buggy BRX, a precedere la Toyota di Lategan-Cummings; tra Loeb e Al Attiyah, invece, si inserisce la MINI di Przygonski-Gottschalk. Chi ha perso decisamente terreno, lasciando 11 minuti sul campo e 4 al diretto inseguitore nella generale, Al Rajhi-Orr attualmente terzi, sono stati De Villiers-Murphy, vincitori della nona speciale.   Last snack, last check, @s_peterhansel and the car pilots are getting ready. #Dakar2022 pic.twitter.com/LaQfSwEt4U &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 12, 2022    Classifica prova speciale  Peterhansel-Boulanger (Audi) - 2h52'43" Sainz-Cruz (Audi) +2'06" Terranova-Oliveras (BRX) +3'59" Lategan-Cummings (toyota) +4'11 Loeb-Lurquin (BRX) +4'25"  Classifica generale PS10/12  Al Attiyah-Baumel (Toyota) 33h13'37" Loeb-Lurquin (BRX) +32'40" Al Rajhi-Orr (Toyota) +55'48" Terranova-Oliveras (BRX) +1h29' De Villiers-Murphy (Toyota) +1h45'        

Una prova speciale veloce, lunga, nella quale Monsieur Dakar lascia il segno in un'edizione partita subito male. Al Attiyah e Baumel penalizzati di 5 minuti per un'infrazione nella speciale numero 8

Dakar 2022, è il turno di Peterhansel a Bisha. Penalità per Al Attiyah

        Giornata senza scossoni, quella conclusa alla Dakar. La nona tappa, un anello intorno a Wadi Ad Dawasir, si decide con distacchi minimi all'arrivo della prova speciale da 287 km. Dopo il "menu fisso" dei giorni scorsi, a proporre dune e sabbia sul percorso, breve intermezzo tra le tracce sulle montagne. &Egrave; una giornata dominata da Toyota, che piazza tre Hilux T1 ai primi tre posti e, con Al&nbsp; Attiyah-Baumel, mette ancora 1 minuto nella generale sugli inseguitori Loeb-Lurquin. De Villiers "scagionato" dal secondo incidente Vincono De Villier-Murphy a Wadi Ad Dawasir, momento da segnare in una Dakar 2022 iniziata con il recupero in extremis dal Covid-19 che ha colpito il pilota sudafricano prima di partire alla volta di Jeddah. In gara, poi, qualche episodio controverso, come l'incidente con la moto di Ali Oukerbouch, distrutta in un passaggio dietro una duna. Episodio, il secondo dopo un primo costato 5 minuti di penalit&agrave;, sul quale il ricorso Toyota &egrave; stato accolto, la penalit&agrave; di 5 ore cancellata e riconosciuto il malfunzionamento dell'alert che avrebbe dovuto emettere il sistema Sentinell con largo anticipo per avvisare navigatore e pilota della presenza della moto in terra. Sul filo dei secondi Tappa che parte con Lategan e Cummings a dettare il ritmo, inseguiti prima da Al Attiyah, poi brevemente da Peterhansel, per poi trovare sula strada le prestazioni di De Villiers, in testa dal terzo punto di controllo al km 118 della speciale odierna, con 10" su Loeb. &Egrave; nella seconda met&agrave; della speciale che si sono aperti i distacchi, come quello tra De Villiers e Loeb e tra l'alsaziano e Al Attiyah. Chiude al quinto posto l'equipaggio sul buggy iscritto da BRX, alle spalle di un'Audi che corre bene ancora una volta con Ekstrom-Bergkvist.&nbsp;Loeb incappato in una multa per aver perso ieri la ruota di scorta e non averla recuperata. Sainz e Cruz arrivano un po' pi&ugrave; attardati, a 2'48" in sesta posizione, poi Peterhansel-Boulanger, ottavi a 3'45".&nbsp; Generale quasi invariata Nella classifica generale non cambia granch&eacute;, se non per il rientro nella top-5 di De Villiers-Murphy, dopo la cancellazione della penalit&agrave;. La Toyota del sudafricano &egrave; quinta a un'ora e 45 minuti, davanti ha Terranova-Olivares e, pi&ugrave; distanziato, a 47 minuti, il Toyota Hilux di Al Rajhi-Orr. Oggi giunti con 6'35" dal vincitore. Domani il chilometraggio torner&agrave; a essere importante, 375 km di prova speciale da Wadi Ad Dawasir a Bisha, caratterizzati da un percorso molto veloce.&nbsp; Classifica prova speciale  De Villiers-Murphy (Toyota) - 2h23'08" Lategan-Cummings (Toyota) +9" Al Attiyah-Baumel (Toyota) +1'04" Ekstrom-Bergkvist (Audi) +2'07" Loeb-Lurquin (BRX) +2'11"  Classifica generale PS9/12  Al Attiyah-Baumel (Toyota) 30h10'04" Loeb-Lurquin (BRX) +39'05" Al Rajhi-Orr (Toyota) +58'44" Terranova-Oliveras (BRX) +1h36' De Villiers-Murphy (Toyota) +1h45'        

Distacchi minimi su una prova speciale corta, intorno a Wadi Ad Dawasir, che premia il pilota Toyota. Cancellata la penalit&agrave; di 5 ore per l'incidente con il motociclista: il Sentinell non ha funzionato correttamente

Dakar 2022: De Villiers vincitore di giornata, è tripletta Toyota

        Alla Dakar &egrave; il giorno del rookie, &egrave; il giorno di Mattias Ekstrom e Emil Bergkvist, che vincono la prima speciale in carriera alla prima partecipazione al rally raid e mettono in fila una classifica di giornata con tre Audi ai primi quattro posti. Da Ad Dawadimi a Wadi Ad Dawasir, coordinate da Empy Quarter, area inedita esplorata dalla Dakar 2022, sono 395 km contro il tempo per l'ottava prova speciale.&nbsp; Avvio tra le dune, 200 chilometri nei quali la navigazione era cruciale e dai quali Ekstrom e Bergkvist sono usciti con oltre 1 minuto di ritardo da Loeb-Lurquin, apripista di giornata e rallentati da una foratura a inizio speciale. Al Attiyah con un Hilux tuttavanti Avvio parecchio negativo per Al Attiyah-Baumel, anche l'equipaggio Toyota fermato da una foratura ma, ancor di pi&ugrave;, da un problema meccanico all'Hilux T1+. Il leader della classifica generale deve concedere 7 minuti al buggy Prodrive di Loeb-Lurquin, pur restando con un ampissimo margine di sicurezza nella generale, a quattro prove speciali dalla conclusione.   On the Dakar, fine margins count. What happens when both leaders suffer punctures? Who's the quickest to get back on track?@sebastienloeb vs @AlAttiyahN#Dakar2022 pic.twitter.com/c7AEIEvj39 &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 10, 2022    "Per 350 chilometri abbiamo corso solo con la trazione anteriore, &egrave; stato davvero spaventoso. Nel finale, gli ultimi 50 km, mi sono detto non mi importa nulla, provo a spingere di pi&ugrave;. Non &egrave; semplice per&ograve; con la sola trazione anteriore. Sono davvero fortunato a essere arrivato qui perdendo solo 7 minuti da Seb. Dovevamo andare piano, c'era un piccolo pezzo rotto dentro e faceva molto rumore, per questo abbiamo dovuto gestire per tutta la speciale", spiega Al Attiyah. "Dovremo sederci con la squadra ed esaminare cos'&egrave; accaduto. Il differenziale posteriore era nuovo, l'abbiamo montato ieri, penso ci sar&agrave; stato qualche errore nella fase di montaggio, vedremo cosa diranno i meccanici". Ekstrom soffre tra le dune poi accelera Dalle dune della parte iniziale di prova speciale non &egrave; uscito in grandissima forma, Ekstrom. &Egrave; stato nella seconda parte del percorso odierno che ha cambiato ritmo, arrivando a recuperare 4 minuti a Peterhansel-Boulanger - primi dopo il km 321 - e passare in testa al penultimo punto di controllo, al km 358.&nbsp; "Abbiamo iniziato benissimo, poi per&ograve; tra le dune sentivo di essere molto accorto e finanche troppo lento. Non avevo affatto un buon ritmo, poi dopo il raggruppamento ho trovato maggior fiducia e abbiamo recuperato con Yazid (Al Rajhi; ndr), correndo per un po' nella polvere.   Get onboard with @YazeedRacing in the dunes!  An impressive view of the race from the inside. #Dakar2022 pic.twitter.com/675nz6UnWF &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 10, 2022    Ho sperato ci lasciasse passare, perch&eacute; sentivo che era la mia giornata e appena siamo passati ho spinto forte. Mi sono davvero goduto la guida ed Emil ha fatto una navigazione fantastica per tutta la speciale, non c'&egrave; stato un dettaglio che non sia stato perfetto", racconta Ekstrom. Loeb perde una ruota di scorta Il podio a Wadi Ad Dawasir &egrave; completato da Loeb, che sta davanti a Sainz-Cruz per 3 secondi, poi Lategan-Cummings la prima Toyota a traguardo. Al Attiyah-Baumel finiranno solo undicesimi, a 10'09". "Non &egrave; stata una giornata facile, abbiamo spinto sin dall'inizio perch&eacute; eravamo gli apripista e volevamo restare davanti, senza Nasser a seguirci. Ci abbiamo provato davvero sin dal via, a correre forte, per&ograve; ho avuto una foratura. Abbiamo cambiato la ruota in fretta, continuando fino al punto di neutralizzazione. L&igrave; abbiamo visto d'aver perso la ruota di scorta, l'unica rimasta, perci&ograve; nel finale ci sono andato un po' cauto. La navigazione &egrave; stata buona, senza errori", analizza Loeb.   Just a regular Monday morning, jumping off the dunes. #Dakar2022 pic.twitter.com/2Nfef9GcKo &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 10, 2022    Domani, speciale numero 9, un anello di 287 km intorno a Wadi Ad Dawasir, con uno scenario fatto di montagne, canyons e la navigazione ancora ad avere un ruolo fondamentale. Poi una tappa "di transizione", prima dell'ultima grande sfida tra le dune, a Bisha, seguita venerd&igrave; dalla passerella finale verso Jeddah.       

La speciale ha raccontato delle difficolt&agrave; del leader di classifica, costretto a correre tra con l'Hilux a trazione anteriore dopo la rottura del differenziale. Loeb recupera 7 minuti, &egrave; saldamente in seconda posizione

Dakar 2022: assolo Audi con Ekstrom, Loeb recupera su Al Attiyah

        Al Attiyah, Al Rajhi, Loeb. Cos&igrave; la classifica generale della Dakar 2022 verso il giorno di riposo, dopo la speciale numero 6, ancora un anello intorno a Riyadh, per 348 km contro il tempo.&nbsp; Una frazione che vede festeggiare Bahrain Raid Xtreme ma non con l'equipaggio in corsa per un posto sul podio, quello Loeb-Lurquin, bens&igrave; con Terranova-Olivares. L'argentino torna a vincere alla Dakar dopo 7 edizioni e lo fa mettendo in fila la terza Audi RS Q e-tron, l'equipaggio Ekstrom-Bergkvist, la Toyota di Al Rajhi-Orr, poi il buggy Century di Baragwanath-Cremer e l'altro buggy Prodrive Hunter, di Roma-Haro.   The last few kilometres of the special almost look like a stadium! Many spectators came to see the Dakar competitors. #Dakar2022 pic.twitter.com/bFqVkqtZYK &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 7, 2022    Audi, Peterhansel assistenza-bis per Sainz I big vivono una giornata lontani dai riflettori. Sainz-Cruz sono stati costretti nuovamente a uno stop, dopo l'ora e pi&ugrave; persa gioved&igrave;. Ancora una volta &egrave; stato Peterhansel a fermarsi e prestare assistenza all'Audi gemella. Non andata meglio a Loeb, che per 120 chilometri di speciale ha corso sui tempi dei migliori, secondo crono, salgo perdere la traccia corretta e lasciare sul terreno 15 minuti ad Al Attiyah. L'errore di navigazione ha coinvolto anche Lategan, Serradori, Chicherit, tutti in prossimit&agrave; del medesimo passaggio.   What a battle between @mattiasekstroem and @ProkopOfficial! ??#Dakar2022 pic.twitter.com/EJhX0K6JIv &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 7, 2022    La rimonta di Terranova Al terzo checkpoint la lotta per la vittoria era tra Al Attiyah e Al Rajhi, 17" appena tra i due. Terranova attardato di 1'16", distacco che ha azzerato al passaggio del km 259, guadagnando 33" su Al Attiyah. Il qatariota, leader della generale, ha perso oltre 4 minuti al penultimo passaggio prima del traguardo, dov'&egrave; giunto a 6'16". Un parziale che permette comunque di ampliare di oltre 15 minuti il vantaggio su Loeb nella generale, dove &egrave; stato scavalcato in seconda posizione da Yazeed Al Rajhi.&nbsp;   Waltz of the lost drivers, for strings.#Dakar2022 pic.twitter.com/Mu66uWvnNv &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 7, 2022    Loeb, giornata no "E' stata una giornata complicata. Ci siamo persi dopo circa 100 km, abbiamo perso molto tempo, dopodich&eacute; abbiamo provato a spingere per chiudere il gap con i piloti davanti", spiega Loeb.&nbsp; "Il ritmo era buono per&ograve; abbiamo perso troppo terreno e adesso il ritardo da Nasser &egrave; di 55 minuti. Sono parecchi, quasi un'ora, vedremo... resta ancora molta strada da fare. Continueremo a spingere, provare e correre belle speciali, poi vedremo. Non ho un obiettivo, prover&ograve; a fare del mio meglio e, quanto al risultato, sar&agrave; quello che sar&agrave;".&nbsp;   Curves? What curves?   @NaniRoma going full gas! #Dakar2022 pic.twitter.com/xC64dKslLY &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 7, 2022    Classifica prova speciale  Terranova-Olivares (BRX) - 3h06'45" Ekstrom-Bergkvist (Audi) +1'06" Al Rajhi-Orr (Toyota) +1'49" Baragwanath-Cremer (Century) +3'06" Roma-Haro (BRX) +3'34"  Classifica generale PS6/12  Al Attiyah-Baumel (Toyota) 20h37'24" Al Rajhi-Orr (Toyota) +50'19 Loeb-Lurquin (BRX) +50'25" Alvarez-Monleon (Toyota) +1h06' Przygonski-Gottschalk (MINI) +1h16'        

L'ultima prova speciale prima del giorno di riposo apre ancora il distacco nella generale tra Al Attiyah e Loeb, scavalcato in seconda posizione da Al Rajhi. Festeggia Orlando Terranova, di nuovo al successo dopo 7 edizioni

Dakar 2022: Terranova torna a vincere, Loeb si perde

        &Egrave; stata una frazione a pi&ugrave; voci, quella della Dakar 2022 che ha portato la carovana da Al Qaisumah a Ryiadh. 381 km contro il tempo premiano Nasser Al Attiyah, ma solo a seguito della penalizzazione di 2 minuti inflitta a Yazeed Al Rajhi, reo di aver affrontato un passaggio oltre i limiti di velocit&agrave; consentiti. Cos&igrave;, il saudita di Overdrive Toyota si ritrova solo quinto, a 1'46" da Al Attiyah-Baumel.  It's always fun driving as fast as possible through big puddles #Dakar2022 pic.twitter.com/kPBH2rMMwi &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 5, 2022    In quattro per la vittoria La speciale &egrave; vissuta intorno al confronto tra il leader della generale, Carlos Sainz, Al Rajhi nel finale e Lategan, costretto allo stop per problemi meccanici alla seconda delle Toyota Hilux T1+. Il sudafricano ha dovuto alzare bandiera bianca dopo essere passato in testa al passaggio del chilometro 239.&nbsp; L'arrivo di Riyadh vede, cos&igrave;, dietro Al Attiyah-Baumel il buggy Prodrive di Loeb-Lurquin, attardati di soli 25" e in recupero dopo una giornata da dimenticare, quella di ieri.&nbsp; Loeb pensa alle dune Ha corso pensando alla speciale di domani, la quinta da Riyadh a Riyadh, per&nbsp; 395 chilometri cronometrati, circa 80 dei quali tra le dune, che prenderanno la scena dopo un avvio di speciale tra le pietre "Alla fine siamo terzi, per&ograve; dopo 450 km c'erano tre piloti racchiusi in 40 secondi e questo dimostra che il livello &egrave; serrato. Preferivo essere dietro Nasser oggi per partire domani alle sue spalle. Visto che non ci saranno moto davanti, le prime macchine si raggrupperanno. Sar&agrave; una giornata complicata, una tappa importante dove accadr&agrave; qualcosa", il commento di Loeb.   Playground of the day. #Dakar2022 pic.twitter.com/0vafQH64m5 &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 5, 2022    Sainz rallentato da un guasto Terza prestazione assoluta per Sainz-Cruz, a confermare la bont&agrave; del progetto Audi RS Q e-tron, che rimedia 52" di distacco.&nbsp; Un gap causato dalla rottura di parte della trasmissione dopo 140 km di gara, per l'apripista di giornata, vincitore ieri: "Non &egrave; stato facile partire davanti, &egrave; stata una speciale molto veloce e con parecchi cambi di direzione. La rottura della trasmissione ci ha fatto perdere del tempo". Peggio &egrave; andata al buggy guidato da Peterhansel, rallentato dalla rottura di un ammortizzatore che a sua volta ha danneggiato l'impianto di raffreddamento e ha costretto il pilota francese ad attendere il camion assistenza. Poi, ecco la Mini del team X-Raid, quarta la macchina guidata da Seaidan-Kuzmich, giunti con 1'34" di ritardo. Quinto, Al Rajhi, che si rif&agrave; con la terza posizione nella generale, dove il confronto tra Loeb, Al Rajhi e De Villiers &egrave; racchiuso in meno di 10 minuti. Resiste nelle zone alte della classifica la coppia Alvarez-Monleon, a 53'58" dal vertice, sul Toyota Hilux del team Overdrive. Classifica prova speciale  Al Attyiah-Baumel (Toyota) Loeb-Lurquin (BRX) +25" Sainz-Cruz (Audi) +52" Seaidan-Kuzmich (MINI) +1'34" Al Rajhi-Orr (Toyota) +1'46"  Classifica generale PS4/12  Al Attyiah-Baumel (Toyota) Loeb-Lurquin (BRX) +38'05" Al Rajhi-Orr (Toyota) +49'15" De Villiers-Murphy (Toyota) +49'17" Alvarez-Monleon (Toyota) +53'58"          

Una frazione dai distacchi ridotti, quella corsa verso Riadh, in attesa di un momento cruciale della Dakar 2022, domani, dove le dune caratterizzeranno 80 km del percorso

Dakar 2022, a Riyadh penalità per Al Rajhi, speciale ad Al Attiyah

        Duecentoquaranta e passa chilometri, ricchi di dune - su 255 previsti dalla speciale numero 3 della Dakar - affrontati con la sola trazione anteriore. E' quel che &egrave; successo a Loeb-Lurquin, rallentati nella corsa contro Al Attiyah-Baumel dalla rottura dell'albero di trasmissione, con foratura compresa, dopo 10 chilometri di speciale. Dune superate con la trazione anteriore, la necessit&agrave; di sgonfiare gli pneumatici per guadagnare motricit&agrave;. Ecco come si &egrave; costruito il gap di oltre 30 minuti rispetto a Sainz-Cruz, vincitori di giornata.  Very fast and very furious #Dakar2022 pic.twitter.com/06yaQ44KNO &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 4, 2022    Audi, la velocit&agrave; c'&egrave; Primo successo di un mezzo a trazione elettrica e motorizzazione ibrida alla Dakar, con l'affermazione Audi. "Peccato per il tempo perso il primo giorno, adesso per noi si tratta di correre un rally nel quale imparare. &Egrave; la prima gara che affrontiamo e dobbiamo continuare a fare prove e a imparare. Sono contento della macchina, siamo stati veloci e, pur essendo la prima gara, ci stiamo abituando", ha raccontato Sainz al traguardo. Non &egrave; in corsa per il successo, pi&ugrave; che mai nelle mani di Nasser Al Attiyah dopo i fatti di Al Qaisumah, i guai occorsi al buggy Prodrive.  Here they are: @CSainz_oficial and @LucasCruz74 arriving back at Team Audi Sport after taking the Audi RS Q e-tron's* first @Dakar Rally special stage victory. &gt;&gt; https://t.co/i5Tnh0Pbjz#FutureIsAnAttitude #AudiDakar #Dakar2022 #RSQetron pic.twitter.com/thqfyXYgZT &mdash; Audi Sport (@audisport) January 4, 2022    Al Attiyah di conserva "Penso che Seb abbia avuto un problema con la macchina e noi abbiamo semplicemente preso la speciale con calma, senza assumerci rischi.&nbsp; Domani sar&agrave; una speciale molto lunga (verso Riyad per 465 km contro il tempo e 242 di trasferimento; ndr) e dobbiamo fare molta attenzione sulle speciali lunghe. Essere raggiunto oggi da Carlos non mi ha sorpreso perch&eacute; stavo andando molto piano, il mio obiettivo principale da seguire &egrave; Loeb", ha commentato il pilota qatariota. Il buggy tradisce Loeb Quanto a Loeb, giornata da dimenticare: "E' stata una cattiva giornata, abbiamo rotto l'albero di trasmissione penso, abbiamo avuto solo la trazione anteriore dal chilometro 10 dopo la partenza. Superare le dune e tutte le condizioni difficili con le due ruote motrici &egrave; stato davvero critico. &Egrave; chiaro che sono deluso, sono 'felice' di aver perso 'solo' 33 minuti e di essere arrivato al traguardo, sarebbe potuta andare anche peggio". Cambia completamente uno scenario che sembrava lasciare spiragli di battaglia, a 9 minuti di gap tra i primi due. Oltre 40' di ritardo scrivono tutta un'altra prospettiva: "Sar&agrave; molto difficile lottare con Nasser, &egrave; molto avanti. Non potremo esercitare a pressione come stavamo provando a fare, purtroppo &egrave; andata cos&igrave;".       

I guai occorsi al pilota BRX scrivono una pesante parola sulle ambizioni in classifica generale, dove resta pur sempre al secondo posto. Al Attiyah ammette di aver corso al risparmio, Sainz soddisfatto della velocit&agrave; del buggy Q e-tron

Dakar 2022: Loeb tra le dune a trazione anteriore. Sainz: "E' un'Audi veloce"

        La Dakar 2022 ripartita da Al Qaisumah per farci ritorno, dopo 255 chilometri di prova speciale cronometrata, racconta di una penalizzazione sospesa per Al Attiyah-Baumel. Pagano le responsabilit&agrave; dell'assistenza Toyota, a dire della casa, che ha dimenticato di collegare la scatola nera dell'Hilux alla ripartenza dal bivacco, per la prova speciale numero 2, affrontata quindi senza alcun dato dal registratore di bordo dei parametri di prestazione. Un ripetersi dell'infrazione porter&agrave; ad applicare la penalit&agrave;, con il rischio serio di squalifica. Prima Lategan, nel finale balzo Sainz Questo lo scenario, affiancato da una speciale nella prima parte su fondo sabbioso ma veloce, poi i passaggi tra le dune. Chilometri che sono risultati favorevoli ad Audi e alla Toyota di Lategan-Cummings. &Egrave; loro il podio di giornata, con Carlos Sainz-Lucas Cruz a centrare la prima vittoria di prova speciale per Audi RS Q e-tron. Il testa a testa con Lategan si &egrave; risolto solo nel finale e su differenze cronometriche minime, appena 40" di vantaggio per l'equipaggio Audi al passaggio del chilometro 218, ridotti a 38" all'arrivo. Bene anche le altre due RS Q e-tron, con Peterhansel a 1'41" da Sainz, terzo di giornata, ed Ekstrom poco pi&ugrave; indietro.   @s_peterhansel playing in the dunes.#Dakar2022 pic.twitter.com/ROWGxHDp9X &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 4, 2022    Giornata no per Loeb &Egrave; la corsa di chi guarda ai successi parziali, essendo fuori classifica in questa Dakar 2022. Chi si trovava in partita e ha fatto da apripista sulla speciale odierna, era Sebastien Loeb. Giornata negativa per il francese sul buggy Prodrive. Pronti, via e subito una foratura, replicata nei primi 130 km, dove il gap &egrave; passato prima a 7'24" poi a oltre 15 minuti da Lategan. Ancora peggio il prosieguo della prova, con 30 minuti rimediati al penultimo controllo prima di fine speciale, prima di concludere con pi&ugrave; di 33 minuti di ritardo. Tutto ci&ograve; mentre Al Attiyah ha corso in controllo, attardato di 5'10" al traguardo e con un margine di vantaggio che cresce drasticamente rispetto ai 9'16" con i quali si era chiusa la speciale numero 2, vinta da Loeb. Da segnalare il buon risultato di Nani Roma, sul secondo buggy schierato da BRX, quarto all'arrivo, a 2'41" da Sainz-Cruz.&nbsp;   Friendly atmosphere at the start of the special. @NaniRoma, @CSainz_oficial and @TheRealGiniel having a chat. #Dakar2022 pic.twitter.com/8sYEpcS7JZ &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 4, 2022    Classifica prova speciale  Sainz-Cruz (Audi) - 2h26'51" Lategan-Cummings (Toyota) +38" Peterhansel-Boulanger (Audi) +1'41" Roma-Haro (BRX) +2'41" Ekstrom-Bergqvist (Audi) +2'59"  Classifica generale PS3/12  Al Attiyah-Baumel (Toyota) Loeb-Lurquin (BRX) +37'40" Alvarez-Monleon (Toyota) +42'06" De Villiers-Murphy (Toyota) +45'22" Al Rajhi-Orr (Toyota) +47'29"        

La terza prova speciale del rally raid si apre con la sanzione sospesa su Al Attiyah. Sul terreno svettano le Audi, mentre Loeb accusa un pesante ritardo, condizionato dalle forature

Dakar 2022: Sainz vince la prima con Audi, Al Attiyah a rischio squalifica

        Loeb contro Al Attiyah non &egrave; solo la sfida emersa dalla speciale numero 2 della Dakar. &Egrave; una speranza, l'auspicio che possa nascere una battaglia vera per il successo finale, dopo quanto accaduto nella prima speciale del rally raid, con le due Audi fuori dai giochi. Saranno sporadici protagonisti, cacciatori di tappe intermedie. Altro, che sia un confronto per la vittoria, ci si attende da Loeb-Lurquin sul buggy di Prodrive, schierato da BRX, contro Al Attiyah-Baumel su Toyota. Vince l'equipaggio franco-belga ad Al Qaisumah, riduce a 9 minuti il distacco nella generale e regala, oggi, interesse sulla Dakar araba. "Si &egrave; trattata di una vera partita, Nasser stava spingendo molto forte. Ha aperto la strada ed era nonostante questo davvero veloce. Abbiamo dovuto spingere come se fossimo su una prova del mondiale rally, per 340 km. &Egrave; stato avvincente ma anche un ritmo davvero duro e difficile", racconta Loeb. Il sorpasso Il sorpasso, fisicamente, &egrave; avvenuto in prossimit&agrave; dell'arrivo, dopo che per tutta la speciale Loeb-Lurquin hanno corso su tempi pi&ugrave; veloci di Al Attiyah-Baumel. "Alla fine l'ho preso, sono riuscito a seguirlo tra le dune. &Egrave; un po' pi&ugrave; facile quando sei appena dietro una macchina e proprio a fine speciale ci sono molte pietre. Ho provato a superarlo per evitare una foratura, ieri ne ho avute due ed era importante finire bene la speciale. Ho preferito passarlo e che fosse lui a prendersi i rischi".   A look at that overtake from @sebastienloeb! It would prove decisive as he won the stage ahead of @AlAttiyahN!#Dakar2022 pic.twitter.com/bRMg14xlYv &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 3, 2022    Nasser finale tranquillo Rischi che, a un certo punto della prova, l'equipaggio Toyota ha deciso di ridimensionare: "Negli ultimi 10 km abbiamo colpito un masso. Eravamo davanti a Seb ma dopo quest'episodio abbiamo dovuto lasciarlo andare. Abbiamo scelto di non continuare a spingere per evitare di perdere ancora 2 o 3 minuti aggiuntivi", racconta Al Attiyah. "Sono per&ograve; piuttosto contento di questa prova e di aver aperto la strada. Non &egrave; stato facile perch&eacute; le tracce lasciate dalle moto si sono rivelate un po' difficili per noi.&nbsp; Penso che la lotta sar&agrave; tra noi due fino alla fine, resta molta strada da fare per&ograve;. Sembrerebbe che le prestazioni del T1+ siano fantastiche, ci stiamo davvero godendo il mezzo che abbiamo. BRX sta correndo con lo stesso motore dell'anno scorso e sono certo abbiano molti pi&ugrave; dati questa volta".   The Dakar in slow-motion, could it get better than that?#Dakar2022 pic.twitter.com/FAZojnCvZP &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 3, 2022    Aspettando grandi sorprese Speciale breve e veloce domani, 255 km in programma intorno ad Al Qaisumah, caratterizzata ancora da ampi passaggi su fondi sabbiosi nella prima parte. "Domani, se partiremo dietro Seb, non so chi vincer&agrave; la speciale, per&ograve; sembrerebbe essere un'altra giornata favorevole a noi. Ho la sensazione per&ograve; che ci siano delle grandi sorprese in arrivo, Seb &egrave; veloce e non &egrave; molto distante, quindi &egrave; pi&ugrave; facile per lui seguire", conclude Al Attiyah.&nbsp;       

I due protagonisti della seconda prova speciale raccontano la giornata di gara, corsa su ritmi elevatissimi. Al Attiyah conservativo nel finale di prova, Loeb al sorpasso prima delle pietre

Dakar, Loeb: "Speciale a ritmi da WRC"

        Dopo le polemiche della prima, vera, prova speciale alla Dakar, da Ha'il ad Al Qaisumahsi corre su 338 km di speciale caratterizzata da un fondo sabbioso e le prime, diffuse, dune. Avrebbe dovuto essere prima parte della frazione Marathon ma gli organizzatori sono stati costretti a trasformare le due speciali, la 2 odierna e la 3 di domani, ancora intorno Al Qaisumah, in ordinarie prove con assistenza al seguito, visti i problemi al bivacco, allagato dal maltempo degli ultimi giorni. Loeb sin dai primi km &Egrave; testa-a-testa Loeb-Al Attiyah sin dai primi chilometri, con il francese sul buggy di Bahrain Raid Xtreme che detta il ritmo e passa a tutti i controlli orari in testa. Gi&agrave; dopo 40 chilometri, con 12" di margine su Al Attiyah-Baumel, margine che si apre oltre 1', va a 1'31" al controllo del chilometro 165.&nbsp; Tappa interessante per il recupero che Loeb-Lurquin producono nella generale, adesso a 9'16" dalla Toyota.&nbsp;   Here we go! @AlAttiyahN hit the road at full throttle! #Dakar2022 pic.twitter.com/85vrodUWxX &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 3, 2022    Audi, la prestazione c'&egrave; Alle spalle del duo di testa si &egrave; delineato uno scenario molto pi&ugrave; incerto, dal quale all'arrivo potrebbero uscire in terza e quarta posizione le due Audi di Sainz e Peterhansel. Molto attardati e fuori classifica nella generale, i due alfieri della casa tedesca hanno corso rispettivamente a 4 e 5 minuti da Loeb, distacco rilevato al penultimo check del chilometro 244. Un ritmo superiore a quello di Al Rajhi-Orr, provvisori terzi a 8'19" dopo 290 km e ai 10'23" rimediati da De Villiers-Murphy al medesimo punto di passaggio. Una tendenza confermata al traguardo, dove Sainz ha chiuso a 5'52" da Loeb, seguito da Peterhansel a 7'56", pochi secondi pi&ugrave; rapido di Roma sul secondo buggy BRX.&nbsp;  P1?? on stage 2.That's our debut stage win at the @dakar to@SebastienLoeb &amp; Fabian Lurquin.See you back at the bivouac soon.#Dakar2022 #DakarInSaudi pic.twitter.com/XkYfpZ99My &mdash; Bahrain Raid Xtreme (@BRaidXtreme) January 3, 2022    Classifica di prova speciale  Loeb-Lurquin (BRX) - 3h25'00'' Al Attiyah-Baumel (Toyota) +3'28" Sainz-Cruz (Audi) +5'52" Peterhansel-Boulanger (Audi) +7'56" Roma-Haro (BRX) +8'02"  Classifica generale PS2/12  Al Attiyah-Baumel (Toyota)&nbsp; Loeb-Lurquin (BRX) - +9'16" Alvarez-Monleon (Toyota) +40'53" De Villiers-Murphy (Toyota) +41'22" Vasilyev-Uperenko (BMW X5) +43'39"        

Una giornata positiva, la terza di gara, per il buggy del pilota francese, in testa sin dal via e con pi&ugrave; di 3 minuti recuperati al qatariota di Toyota

Dakar 2022: Loeb attacca, vince e recupera su Al Attiyah nella generale

        Trecentotrentatr&eacute; chilometri intorno ad Ha&rsquo;il, i primi davvero &ldquo;di gara&rdquo; della Dakar 2022, sono stati sufficienti a scrivere una parola definitiva sulle speranze Audi di puntare a un gran risultato al debutto. Se per Stephane Peterhansel &egrave; stato un cedimento della sospensione posteriore sinistra a far accumulare minuti e minuti, fino oltre un&rsquo;ora, di ritardo, nel caso di Carlos Sainz - sorte condivisa con Mathias Ekstrom, e non solo - &egrave; intorno alla navigazione che si concentrano le polemiche. Alla fine della speciale, 2 ore e 21 minuti di ritardo (15 minuti dei quali di penalizzazione per essere uscito dalla PS) decretano il &ldquo;calate il sipario&rdquo; sulle ambizioni di brillare. Va detto come il punto intorno al chilometro 250 della prova speciale, sui 333 km cronometrati, abbia tratto molti piloti esperti in inganno, tra le auto come tra le moto - ben 5 centauri si sono persi - senza contare i quad e i camion.&nbsp; Cercando il waypoint Gi&agrave; l&rsquo;edizione 2021 della Dakar aveva visto Sainz essere molto critico con gli organizzatori e le &ldquo;sfide&rdquo; della navigazione, definendola una &ldquo;gimkana&rdquo;. Il tema si ripropone oggi, gi&agrave; alla prima frazione, che salva Al Attiyah e Loeb ma pare destinato a tracciare un copione piuttosto scontato sul prosieguo del rally raid. &ldquo;Chiaramente non &egrave; stata una buona giornata, sono molto deluso della tappa. C&rsquo;era un punto in cui dovevi seguire una direzione 10 gradi, invece in quel punto anzich&eacute; che puntare verso direzione 10 gradi ti ritrovavi a puntare direzione 300. Pensavamo che ci fosse un errore e siamo andati avanti e indietro pi&ugrave; volte&rdquo;, ha spiegato Sainz una volta al bivacco. &ldquo;C&rsquo;era un numero enorme di macchine, moto e quad che hanno fatto la stessa cosa. Sono molto deluso. In quanti si sono persi? O siamo tutti molto stupidi, oppure&hellip;&nbsp; Non siamo stati in grado si trovare il waypoint e, io come molti altri, non abbiamo capito cosa stesse succedendo&rdquo;.&nbsp; L'&egrave; tutto sbagliato Lo stesso Al Attiyah, nel commentare la giornata, ha spiegato il passaggio decisivo della speciale, l&rsquo;interpretazione alle note data da Mathieu Baumel, la scelta di non seguire i segni sul terreno di chi era passato prima, tutti a puntare una direzione sulla destra, piuttosto, andare a sinistra. Sebastien Loeb, con il buggy BRX, &ldquo;a ruota&rdquo;, &egrave; stato l&rsquo;unico ad arginare il gap, solo 12 minuti.&nbsp; Un Sainz che non ha mancato di criticare l&rsquo;organizzazione per le scelte fatte sulla navigazione e scritte sul roadbook: &ldquo;Peccato, perch&eacute; se sono in molti a commettere lo stesso errore, vuol dire che c&rsquo;&egrave; qualcosa di sbagliato. Non siamo tutti stupidi&rdquo;. Un episodio che manda in secondo piano le prestazioni, confortanti, del buggy Audi RS Q e-tron: &ldquo;Ci sono stati dei piccoli problemi ma nulla di importante, niente in confronto a quel che &egrave; successo dopo&rdquo;.       

Gi&agrave; dopo la prima tappa della Dakar 2022 il pilota Audi Sport &egrave; fuori dai giochi nella generale, per un errore di navigazione che ha coinvolto molti altri piloti, in tutte le categorie

Dakar, Sainz polemico: “O siamo tutti stupidi o qualcosa è sbagliata”

Archiviato il Prologo, la prima vera tappa della Dakar 2022 ha gi&agrave; regalato un&nbsp;colpo di scena incredibile:&nbsp;l&rsquo;Audi &egrave; praticamente fuori dai giochi a corsa appena iniziata.  Toyota dominante  Ma andiamo con ordine. Al-Attiyah si &egrave; guadagnato sulle dune i gradi di favorito di questa edizione del rally raid dopo aver dominato i 333 km cronometrati della tappa ad anello con arrivo e fine ad Ha&rsquo;il. La Toyota #201, infatti, si &egrave; messa alla guida della carovana auto fin da subito, tagliando per prima il traguardo di una tappa dove contava pi&ugrave; la navigazione che la velocit&agrave; pura. E sono i distacchi inflitti agli avversari che spiegano pi&ugrave; di ogni altra cosa la giornata perfetta vissuta da Al-Attiyah e Baumel: Loeb e Lurquin sono si sono presi il secondo posto a 12&rsquo;07&rdquo; di distacco, mentre il Ford Raptor di Prokop e Chytka ha concluso al terzo posto a 22&rsquo;39&rdquo; dalla vetta.  Audi:&nbsp;&egrave; finita prima di iniziare  I sogni di gloria del progetto rivoluzionario dell&rsquo;Audi, invece, hanno fatto subito i conti con l&rsquo;aspetto pi&ugrave; duro e spietato della Dakar e tutte e tre le RS Q e-tron escono a pezzi alla fine di una giornata da incubo per i Quattro Anelli. Peterhansel pu&ograve; praticamente dire addio alle possibilit&agrave; di lottare per il personale 15esimo successo tra le dune a causa di un incidente che ha danneggiato gravemente la sospensione sinistra e che l&rsquo;ha costretto ad attendere per ore l&rsquo;assistenza. Sainz, protagonista del prologo, &egrave; incappato in un errore di navigazione che gli &egrave; costato due ore di ritardo da Al-Attiyah e infine Ekstrom &egrave; fuori dalla top 10 a oltre un&rsquo;ora e mezza dalla vetta.  I verdetti  E&rsquo; presto per i pronostici perch&eacute; le variabili della Dakar sono infinite, ma &egrave; abbastanza incredibile come la corsa si sia inidirzzata fin da subito. Il campione qatariota ha un buon margine, ma non abbastanza da poter essere gestito contro Loeb. All&rsquo;Audi, invece, resta ben poco: farsi trovare pronti per regalare qualche vittoria di tappa alla sua elettrica e accumulare tanta esperienza per il futuro. 

La Toyota del principe qatariota domina la prima tappa vera della Dakar, vincendo davanti a Loeb e Prokop. Giornata da incubo per le RS q e-tron

Dakar, Auto, tappa 1: vince Al-Attiyah, Audi affonda

        Sa cosa serve per vincere una Dakar e sa che la sfida di Audi, con un sistema inedito, a trazione elettrica pi&ugrave; un motore termico ad alimentare la batteria, ha bisogno di tempo per essere pronta al successo. Stephane Peterhansel, come gi&agrave; Carlos Sainz, sposta le attenzioni su altri, quando si parla di favoriti nella corsa che partir&agrave; l'1 gennaio da Jeddah. C'&egrave; poi la difficolt&agrave; nelle difficolt&agrave;, di una tappa Marathon prevista gi&agrave; il 6 e 7 gennaio, senza assistenza esterna al bivacco di Riad, dove saranno gli equipaggi a dover intervenire nel caso di avarie tecniche e problemi meccanici.  Impossibile vincere al debutto "Potevo fermarmi lo scorso anno, con la vittoria in tre continenti diversi, per&ograve; il progetto Audi era cos&igrave; innovativo che era impossibile da rifiutare. &Egrave; stato davvero facile trovare le motivazioni. Siamo orgogliosi di essere al via, &egrave; la prima vittoria.&nbsp; L'editoriale del direttore:&nbsp;Nuovi equilibri da ritrovare A essere realisti, la vittoria alla Dakar sar&agrave; complicato raggiungerla quest'anno. Per&ograve; la macchina dev'essere pronta per vincere l'anno seguente, &egrave; certo. Sappiamo che &egrave; complesso quando, con una nuova tecnologia, porti solo pochi mesi prima della gara la macchina sul campo. Lo &egrave; ancora di pi&ugrave; con questa macchina, che ha una filosofia del tutto diversa. Probabilmente &egrave; impossibile vincere al primo anno", dice Peterhansel in conferenza stampa. Le sensazioni al volante C'&egrave; curiosit&agrave; per scoprire le prestazioni sulle varie tipologie di terreno, tra le dune come sulle pietraie, scoprire i vantaggi concreti del guidare un powertrain a trazione elettrica: "Sono rimasto davvero sorpreso dal guidarla, da quanto sia facile da guidare il motore elettrico, sempre con una buona risposta e buona erogazione di coppia", aggiunge Monsieur Dakar. "&Egrave; un grande onore, Audi ha vinto ogni competizione alla quale ha partecipato. Sappiamo che sar&agrave; complicato ma alla fine potremmo avere una bella sorpresa. Qui in Arabia Saudita sentiamo lo spirito delle prime Dakar in Africa". Le sfide sull'affidabilit&agrave; Quali sono gli ostacoli prevedibili, sul piano tecnico, da superare, Peterhansel li aveva elencati nell'arrivare al quartier generale della Dakar a Jeddah. "E' il rally pi&ugrave; complesso sull'attrezzatura. Dobbiamo aspettarci problemi di surriscaldamento delle batterie, dei motori e l'elettronica ancora con qualche bug da risolvere. A ogni modo possiamo gi&agrave; dire che, se arriveremo alla fine della Dakar, dovremmo aver risparmiato il 40% del carburante. La curiosit&agrave; su questo progetto era troppo grande ed &egrave; la mia ultima, grande sfida. Se riuscir&ograve; a vincere con una macchina elettrica, avr&ograve; fatto tutto".       

Con il progetto Audi RS Q e-tron al via in gara per la prima volta &egrave; prevedibile che siano diversi i contrattempi che rallenteranno la corsa nella generale del prototipo a trazione elettrica. Petehansel non ha dubbi: "L'esordio per preparare la vittoria 2023"

Dakar 2022, realismo Peterhansel: "Difficile vincere, Audi sarà pronta nel 2023"

        Giornate di verifiche tecniche, operazioni amministrative e shakedown, che porteranno alla prima semitappa di Jeddah, apertura della Dakar 2022, l'1 gennaio con una manciata di chilometri "di qualifica".&nbsp; Giornate che precedono il grande via e accompagnate dall'interrogativo sulle ambizioni che, realmente, pu&ograve; nutrire Audi Sport, con un progetto inedito, a trazione elettrica e ricarica mediante motore termico. Sar&agrave; la prima volta in gara per Audi RS Q e-tron, sviluppata in una corsa contro il tempo, ora all'esame della gara pi&ugrave; dura. Le similitudini con il 2015 "C'&egrave; incertezza, come sempre quando corri con una nuova macchina e ancora di pi&ugrave; se, come questa volta, non hai effettuato nessuna gara di preparazione per capire dove ti trovi", racconta Carlos Sainz, intervistato da Marca. "Mi ricorda un po' il primo anno con Peugeot, nel quale arrivammo a essere pronti sul filo e senza sapere dove ci saremmo trovati. Quell'anno avevo la sensazione che non saremmo andati molto lontani, oggi non so onestamente dove arriveremo. Sono ottimista che potremo essere in lotta, &egrave; quello che vogliamo, sebbene questo primo anno dovr&agrave; essere di apprendistato". Toyota favorita I favoriti sono per forza di cose Al Attiyah-Baumel sul nuovo Hilux, evoluzione sostanziale di un progetto tradizionale. Misurare lo schema ibrido-elettrico (la trazione &egrave; s&igrave; prodotta dai motogeneratori, l'energia per la batteria da un turbo benzina abbinato a un terzo generatore che crea corrente per l'accumulatore) alla sfida delle temperature estreme, delle dune, dei passaggi su pietraie, sar&agrave; un banco di prova per l'affidabilit&agrave; cruciale. E si sa quanto conti l'affidabilit&agrave; in una Dakar. Sainz &egrave; realista, "non partiamo come favoriti, sarebbe presuntuoso da parte nostra". Il passo indietro sui regolamenti Poi, una stoccata alla FIA e ad ACO, su come sono stati definiti i regolamenti, in un dietrofront sulle agevolazioni inizialmente discusse per chi avesse corso la Dakar con un progetto "alternativo" come quello elettrico Audi. "La complessit&agrave; del progetto ci rende molto cauti e quando si inizi&ograve; a parlare dei regolamenti si diceva che i marchi che avrebbero puntato su questa nuova tecnologia avrebbero avuto un certo vantaggio su potenza, escursione delle sospensioni. Poi abbiamo capito che non avremmo avuto vantaggi: stessa potenza, stessa corsa delle sospensioni e, come previsto, sar&agrave; difficile per noi centrare il peso minimo, siamo circa 100 kg sopra".       

El Matador si prepara a una Dakar a suo modo storica, affrontata con il prototipo elettrico Audi RS Q e-tron, per la prima volta in gara. Molte le incognite da verificare, il ruolo alla partenza non &egrave; dei favoriti

Dakar 2022, Sainz: "Incertezza ma vogliamo essere in lotta"

        Quanto conti il fattore affidabilit&agrave;, in una gara come la Dakar, &egrave; risaputo. L'esperienza &egrave; cruciale, che sia sul versante degli equipaggi di un team come della tecnologia in gara. Audi correr&agrave; con un prototipo a trazione elettrica, un sistema complesso e dotato di due motori di trazione, stessa specifica impiegata nel campionato 2021 di Formula E, alimentati da una batteria a sua volta ricaricata da un motore termico, unit&agrave; ripresa dall'impegno Audi nel DTM. Di variabili e complessit&agrave; tecnica ce ne sono a sufficienza per immaginare un esordio sfidante. Poi, ecco tre equipaggi, due dei quali corrono per vincere, come Peterhansel e Sainz. L'ambizione &egrave; altissima, considerata la novit&agrave; del progetto.   Camino al @dakar 2022!! Qu&eacute; os parece mi casco para este a&ntilde;o? Road to the @dakar 2022!! This will be my helmet for this year!! Any thoughts?-@audisport @redbullESP #Dakar2022#CarlosSainz pic.twitter.com/UeXAHshchT &mdash; Carlos Sainz (@CSainz_oficial) December 27, 2021     Corsa contro il tempo Si parte l'1 gennaio con il prologo, da Jeddah, dove il 14 gennaio si chiuder&agrave; un'edizione comunque destinata a entrare nella storia, per la novit&agrave; dell'elettrico con range extender.&nbsp; LEGGI ANCHE - Dakar 2022, Al Attiyah: "Pronti ad attaccare con il super Hilux T1+" "La Dakar &egrave; la sfida pi&ugrave; grande che si possa immaginare per il nostro innovativo sistema di trazione elettrica con batteria ad alto voltaggio e convertitore d'energia a elevata efficienza. Non abbiamo mai, prima d'ora, portato al via di una gara, in Audi Sport, un veicolo cos&igrave; complesso e in cos&igrave; breve tempo", commenta Julius Seebach, direttore generale di Audi Sport. Accanto al marchio di Ingolstadt ci sar&agrave; il supporto operativo di Q Motorsport, specialista in Dakar la struttura di Sven Quandt.&nbsp; "Il nostro primo test di durata, in condizioni di gara, &egrave; il pi&ugrave; lungo ed esigente rally al mondo. Approcciamo la Dakar con grande rispetto e siamo totalmente concentrati sulla sfida", aggiunge Seebach.       

In Audi Sport lo sviluppo del progetto &egrave; stato concentrato in un lasso di tempo breve, mai prima la divisione aveva portato in gara un tale carico di innovazioni in cos&igrave; poco tempo. Il test della Dakar 2022 sar&agrave; estremo

Audi, progetto Dakar 2022 è stata corsa contro il tempo

        Toyota contro Audi, poi BRX da seguire. Cos&igrave;, alla vigilia della Dakar 2022, edizione rivoluzionaria per le novit&agrave; che porta sul campo, a partire dall'ibrido a trazione elettrica di Audi per arrivare al nuovo Toyota Hilux T1+.&nbsp; In casa Gazoo Racing si arriva con la terza vittoria della coppa del mondo di Cross Country FIA, Al Attiyah-Baumel hanno agguantato il successo con lo stesso Hilux che, alla Dakar di 12 mesi fa, dovette arrendersi ai buggy MINI, alle forature e a una condizione di inferiorit&agrave; alla quale sono certi di aver rimediato con il T1+. Cambia tutto con l'Hilux 2022 "La squadra &egrave; preparata al meglio per la Dakar in arrivo, siamo entusiasti di poter provare il nuovo Hilux T1+ contro gli avversari. Siamo fiduciosi che la nuova macchina ci abbia portato su un livello tutto nuovo, per&ograve; non sai mai quanto vali finch&eacute; non cala la bandiera del via. Non vediamo l'ora di partire da Hail", commenta Glyn Hall, team principal&nbsp; di Toyota GR. Si parte con uno shakedown l'1 gennaio, 19 km per una semitappa buona a definire le posizioni di partenza della prima, vera, prova speciale: da Hail ad Hail, 334 km contro il tempo, il 2 gennaio. I primi 15 classificati della semitappa di Capodanno potranno scegliere la posizione di partenza della seconda frazione e, da l&igrave;, affrontare le successive 10 frazioni Al Attiyah per tornare a vincere "Siamo molto orgogliosi d'aver vinto la coppa del mondo 2021, la terza per Toyota Gazoo Racing. La macchina che ci ha portato tutte le vittorie nel 2021 &egrave; stata straordinariamente affidabile e veloce, la nuova per&ograve; &egrave; di gran lunga migliore. Siamo pronti ad attaccare sin dall'inizio della Dakar e puntare al gradino pi&ugrave; alto del podio", aggiunge Al Attiyah. La "maledizione" delle forature Saranno quattro le Toyota GR DKR Hilux T1+ al via, oltre ad Al Attiyah-Baumel ci saranno Lategan-Cummings, Variawa-Stassen e De Villiers-Murphy.&nbsp; De Villiers che ha a ricordato i problemi vissuti nelle recenti edizioni, "siamo stati tormentati da molte forature nelle ultime Dakar, speriamo per&ograve; che le nuove specifiche della T1+ ci diano l'opportunit&agrave; di attaccare nell'arco di tutto il rally. La nuova macchina con il nuovo motore sono un'abbinata potente e siamo fiduciosi riusciremo a lanciare la sfida agli avversari".       

Il team Gazoo Racing confida nelle novit&agrave; introdotte con l'evoluzione dell'Hilux, dal motore alle ruote pi&ugrave; grandi. Al Attiyah non nasconde le velleit&agrave; di vittoria, De Villiers spera che le forature 2021 siano solo un ricordo

Dakar 2022, Al Attiyah: "Pronti ad attaccare con il super Hilux T1+"

        All'assalto della Dakar 2022 con un progetto profondamente rivisitato, in casa Toyota Gazoo Racing. Dopo un'edizione&nbsp; 2021 nella quale Al Attiyah-Baumel si sono ritrovati con le armi spuntate contro e MINI, dal prossimo gennaio in prova speciale andr&agrave; un Hilux evoluto. Toyota GR DKR Hilux T1+ ha concluso la fase di sviluppo e andr&agrave; adesso ad affinare il set-up nelle gare di preparazione verso il via in Arabia Saudita. Quattro macchine iscritte, con Al Attiyah-Baumel a puntare decisi il successo, poi l'equipaggio De Villiers-Murphy, quello composto da Lategan-Cummings e Variawa-Stassen- "Il nuovissimo Hilux T1+ &egrave; progredito parecchio negli ultimi mesi di sviluppo e siamo fiduciosi che sia pronto adesso ad affrontare la Dakar. Siamo usciti dalla fase del programma dedicata al prototipo e continueremo a ottimizzare la macchina in vista di gennaio-&nbsp; Il nuovo motore dal Land Cruise si &egrave; dimostrato immediatamente affidabile e poterlo utilizzare nella condizione di serie fa s&igrave; che non dovremo stressare il motore per estrarre la massima prestazione", ha spiegato Glyn Hall, team principal delle operazioni Toyota Gazoo Racing alla Dakar.&nbsp; Un V6 alleggerito Nello specifico, il sei cilindri a V da 3,5 litri, twin turbo benzina, eroga 405 cavalli e 660 Nm di coppia e opera sia con i due turbocompressori che con l'intercooler del V6 Land Cruiser stradale. Intercooler riposizionato nell'installazione. Un propulsore i cui livelli di potenza e coppia sono definiti dal regolamento, mentre il serbatoio &egrave; da 540 litri. Altra novit&agrave; del regolamento 2022, l'incremento del peso del prototipo a 2.000 kg. Tuttavia, Toyota ha beneficiato di un motore pi&ugrave; leggero che in passato. Ruote maxi per dune e sterrati&nbsp; Tra gli interventi sostanziali, che dovrebbero supportare meglio le velleit&agrave; di Al Attiyah-Baumel, l'adozione di ruote da 37 pollici anzich&eacute; le precedenti 32, altro elemento nel 2021 considerato sfavorevole al fuoristrada nipponico contro i buggy. L'escursione delle sospensioni, poi, &egrave; stata aumentata da 28 a 35 centimetri. Ripensare il progetto Hilux T1+ ha portato i tecnici a limitare le ruote di scorta a due anzich&eacute; tre, mentre i cerchi in lega in alluminio sono stati lasciati privi di verniciatura per favorire la dispersione termica. "Continuo a essere impressionato dalla nuova macchina, in particolare dai terreni difficili che riusciamo ad affrontare, con ruote nuove e pi&ugrave; grandi", ha subito sottolineato Al Attiyah. "Il motore ha un'erogazione di potenza e coppia eccellente, non vediamo l'ora di provare la macchina in condizioni di gara, il prossimo week end". Appuntamento che sar&agrave; nell'ultimo round del South African Cross-Country Series.       

Al Attiyah confida nel diverso assetto, con ruote molto pi&ugrave; grandi e nell'erogazione del motore V6 derivato dal Land Cruiser di serie

Dakar 2022, Toyota rilancia con il super-Hilux T1+

Ancora pochi mesi ancora e sar&agrave; Dakar 2022 (leggi qui il percorso), con il debutto del prototipo Audi RS Q e-tron, a trazione elettrica ma con un motore endotermico impiegato nel panni del generatore d&#39;energia - attraverso un motogeneratore elettrico - ad alimentare il pacco batteria.  Cos&igrave;, di fatto con uno schema ibrido, Audi torna alla Dakar. Il prototipo quattro ruote motrici &egrave; stato presentato pochi giorni dopo aver iniziato i test a Neuburg, passo d&#39;avvio di un percorso che nei prossimi mesi porter&agrave; i tecnici e gli equipaggi che saranno al volante del RS Q e-tron alla Dakar del gennaio 2022, a sviluppare il progetto. La potenza di sistema pu&ograve; arrivare a 680 cavalli, valore che ovviamente verr&agrave; limitato sulla base del regolamento tecnico definito dall&#39;organizzatore del rally raid, a esplorare il prossimo anno un&#39;area desertica inedita per la corsa, in Arabia Saudita.    La scheda tecnica  Della scheda tecnica di Audi RS Q e-tron sappiamo come il motore turbo benzina sia l&#39;unit&agrave; gi&agrave; adottata nel DTM e l&#39;abbinamento a un motogeneratore elettrico dedicato alimenta il pacco batteria da 50 kWh, il cui peso &egrave; di 370 km. Il rapporto di conversione energetica prevede per un consumo di 200 grammi di carburante la produzione di 1 kWh per la batteria, a un regime di rotazione indicato quale ottimale per il rendimento del motore termico, tra i 4.500 e 6.000 giri/min.  I motori di trazione, invece, sono due unit&agrave; elettriche riprese dal progetto Audi Formula E 2021, il primo con un MGU sviluppato interamente da Audi Sport. La possibilit&agrave; di erogazione della coppia da unit&agrave; elettriche apre notevoli possibilit&agrave; di sviluppo sul torque vectoring e la fase di recupero energetico, frangenti tutti coordinati dall&#39;elettronica di gestione del powertrain. Se in prova speciale, per le caratteristiche della Dakar, l&#39;unica soluzione per un prototipo a trazione elettrica restava l&#39;abbinamento a un range extender termico, nei tratti di trasferimento l&#39;Audi RS Q e-tron potr&agrave; muoversi a zero emissioni.  Le dichiarazioni  &quot;Lo sviluppo della batteria &egrave; anche un elemento proprietario, che abbiamo realizzato insieme con un nostro partner.  Da ingegneri, in ogni componente vediamo fondamentalmente un potenziale di sviluppo. Per&ograve;, in termini di sistema di trazione, abbiamo gi&agrave; ottenuto un&#39;efficienza di sistema superiore al 97% in Formula E. Non c&#39;&egrave; molto spazio ancora di miglioramento. La situazione &egrave; piuttosto diversa sulla batteria e la gestione energetica&quot;, spiega Stefan Dreyer, responsabile Svluppo dei progetti Audi Sport nelle competizioni.  &quot;E&#39; in queste aree che sta il pi&ugrave; grande potenziale di sviluppo, in generale nella mobilit&agrave; elettrica. Ci&ograve; che avremo imparato da questo progetto altamente sfidante per la Dakar andr&agrave; sui futuri modelli della produzione di serie. Come sempre lavoriamo a stretto contatto con i nostri colleghi del reparto auto stradali&quot;.   

Audi inizia i test del buggy che parteciper&agrave; alla prossima edizione del rally raid pi&ugrave; difficile del mondo. La vettura &egrave; la fusione delle tecnologie sviluppate per la Formula E e nel DTM

Audi RS Q e-tron, inizia l&#39;assalto alla Dakar 2022

        Fa le cose in grande, Audi Sport, per il ritorno alla Dakar 2022. Correr&agrave; con un powertrain ibrido, gi&agrave; noto. Correr&agrave; in Arabia Saudita, dal 2 al 14 gennaio 2022, con tre equipaggi che riassumono un'ampia fetta della storia del rally raid. Carlos Sainz Senior e Lucas Cruz approdano al programma Audi cos&igrave; come Stephane Peterhansel e Edouard Boulanger, mentre sar&agrave; solo la sua seconda Dakar la prossima edizione per Mathias Ekstrom, navigato da Emil Bergkvist. Tanto DTM nella carriera del pilota svedese, vicino al mondo Audi e al Gruppo Volkswagen, da aver proseguito l'impegno sportivo con la partecipazione al mondiale Rallycross dal 2016, sommato la presenza alla Dakar 2021 e tra i piloti del campionato Extreme E, al volante del buggy elettrico Cupra. "Non &egrave; esagerato dire di un dream team. Stephane &egrave; il pilota pi&ugrave; vincente di sempre alla Dakar. Carlos&nbsp; &egrave; un plurivincitore della Dakar e campione WRC. Con Mattias abbiamo gi&agrave; celebrato tanti successi in Audi, in passato: &egrave; uno dei piloti pi&ugrave; versatili al mondo", commenta il direttore generale Audi Sport, Julius Seebach.&nbsp; Affidabilit&agrave; ed esperienza le basi Accanto alla casa tedesca ci sar&agrave; la struttura di Sven Quandt, Q Motorsport, braccio operativo di un progetto ibrido ricaricabile con la capacit&agrave; di muoversi in modalit&agrave; elettrica in parte dei tratti di trasferimento tra le prove. Leggi anche: Dakar 2022, il percorso esplora l'Empty Quarter "Alla Dakar, il lavoro di squadra e l'affidabilit&agrave; sono cruciali. Serve un team ben cementato, una macchina super-affidabile ed equipaggi affidabili. Non puoi guidare costantemente al limite, &egrave; necessario avere la strategia giusta e sono molto contento che avremo tre equipaggi rinomati e forti con noi", dice Quandt. Peterhansel scopre il cambiamento Avere due leggende come Peterhansel e Sainz aiuta non poco. "Peter" quest'anno ha vinto al volante del buggy MINI, navigato da Boulanger, in un'abbinata inedita che ha funzionato al meglio. "La Dakar &egrave; una delle ultime avventure rimaste ed &egrave; sul punto di un radicale cambiamento. Il futuro &egrave; elettrico. Tra 10 anni tutti guideranno auto elettriche e la Dakar rappresenta un test estremo per questa tecnologia. Vogliamo essere la prima squadra a vincere la Dakar con un powertrain elettrico", commenta Peterhansel. Pi&ugrave; correttamente va detto come i buggy Audi avranno un sistema dal funzionamento ibrido, poich&eacute; il motore termico benzina &egrave; fondamentale per generare energia e alimentare la batteria, altrimenti impossibile da ricaricare o dall'autonomia necessaria per correre quotidianamente le centinaia di chilometri tra speciale e tratti di trasferimento. Sainz voglia di sfide nuove Sfida inedita anche per Carlos Sainz Senior, "anche a 59 anni sono ancora affamato altrimenti non avrei raccolto questa nuova sfida".&nbsp; La Dakar ha delineato un percorso che andr&agrave; a introdurre i nuovi powertrain progressivamente, varie forme di elettrificazione, nella visione dell'organizzatore e con l'orizzonte del 2030. "La trazione Audi quattro ha cambiato per sempre il WRC, adesso stiamo provando qualcosa di simile alla Dakar. Gli ingegneri hanno molta pi&ugrave; libert&agrave; nella Dakar che in altre serie. Ho completa fiducia in loro e prover&ograve; ad aiutarli con la mia esperienza a sviluppare una macchina veloce e di successo".       

La prossima edizione vedr&agrave; la casa tedesca correre con un buggy elettrificato, ibrido per la presenza del motore termico nelle vesti di generatore d'energia. Mattias Ekstrom far&agrave; parte del terzo equipaggio al via

22 risultati per 'Dakar 2022'

Esclusivo, Carlos Sainz Senior: "A caccia della Dakar 2023"