        Barcellona e Jerez. Barcellona e Valencia. Barcellona e Madrid? Potrebbe essere il futuro prossimo della Formula 1 in Spagna, a sentire le aperture di Stefano Domenicali e la posizione del promoter dell'attuale GP di Spagna, quello ospitato al Circuit de Catalunya.&nbsp; La convivenza in calendario di due gare &egrave; lo scenario al quale lavorano a Barcellona, il cui contratto andr&agrave; a scadenza con l'edizione 2026. Anno in cui il duplice appuntamento sar&agrave; cosa certa. GP Spagna, Madrid e un circuito ibrido firmato Dromo GP Spagna Barcellona, avanti fino al 2026 e obiettivi di rinnovo "Noi abbiamo un contratto fino al 2026 compreso e stiamo lavorando, come ha detto Stefano Domenicali, a un prolungamento del contratto, che ci permetta di ospitare ancora per molti anni la Formula 1 in Catalogna", ha spiegato Roger Torrent, presidente del Circuit Barcelona-Catalunya, nelle parole a RAC1. Dopo i rinnovi strappati di anno in anno, il Montmelo - storica sede dei test invernali prima della migrazione in Bahrain e, dal 1991, sede del Gran Premio di Spagna - ha trovato un prolungamento di contratto su 5 stagioni e guarda a un accordo che sia di lungo periodo. Torrent conferma come la durata del contratto con la F1 sia uno dei punti materia di discussione. Vorrebbe un impegno il pi&ugrave; a lungo possibile, quei 10 anni che diversi tracciati hanno ottenuto quale rinnovo per la permanenza in calendario. Madrid, ultima new entry annunciata, ospiter&agrave; 10 edizioni del GP tra il 2026 e il 2035. Nessuna pressione dall'annuncio di Madrid "Stiamo parlando da tempo, seguendo per&ograve; i nostri tempi. Non c'&egrave; nessun elemento che ci far&agrave; accelerare o che ci metter&agrave; pressione. Tra F1 e circuito di Catalunya c'&egrave; un rapporto positivo, eccellente, che dura da anni", chiarisce Torrent, alludendo all'annuncio del GP di Spagna a Madrid. Se in passato la Formula 1 ha corso in Spagna affiancando la denominazione alternativa di GP d'Europa alla gara di Barcellona - prima a Jerez, poi a Valencia tra 2008 e 2012 -, Dal 2026 toccher&agrave; al circuito della capitale catalana "ripiegare" su una diversa denominazione. Potrebbe essere il GP di Barcellona? Oppure, un GP della Generalitat de Catalunya? &nbsp; "Per noi non &egrave; importante il nome, sapevamo della possibilit&agrave; che Madrid ottenesse la denominazione di GP di Spagna, per&ograve; per quanto ci riguarda non &egrave; la cosa pi&ugrave; importante. Sarebbe come voler costruire una casa partendo dal tetto. Non &egrave; un mistero che siamo sempre stati disponibili a cambiare denominazione".        

Il presidente dell'ente gestore del circuito di Montmelo parla delle trattative in corso con la F1 per ospitare un GP anche dopo il 2026

GP Spagna, Barcellona lavora al rinnovo: la denominazione non conta

        Un circuito "ibrido", questa la definizione ricorrente del tracciato, alla presentazione del GP di Spagna che si correr&agrave; a Madrid dal 2026. Cittadino? In larga parte, per i settori che si svilupperanno intorno al complesso fieristico dell'Ifema. Poi, un tratto da realizzare ex novo, nell'ambito di un ampliamento dell'area. Progettazione del circuito dello Studio Dromo La progettazione del tracciato &egrave; opera dello Studio Dromo, realt&agrave; italiana che ha lavorato al rifacimento di numerosi impianti e asfalti: da Sepang a Zandvoort, dal risolvere i guai di Silverstone agli interventi a Spa. Ora, Madrid. GP a Madrid, Domenicali: "Progetto complementare a Barcellona" Jarno Zaffelli, durante la presentazione dell'evento, ha sottolineato alcune caratteristiche cruciali della pista, che avr&agrave; una curva parabolica e sopraelevata, in stile Zandvoort, posizionata nella nuova area di espansione dell'Ifema. Circuito che girer&agrave; in senso orario. In curva 5, poi, nel passaggio tra strade urbane e la nuova porzione di circuito, ci sar&agrave; un tunnel e una compressione, in pendenza dell'8%, per transitare al di sotto dell'arteria oggi presente, l'autostrada M11. "Sar&agrave; l'unico circuito ad avere un paddock interamente coperto e i costi operativi saranno minori se paragonati a quelli di un nuovo circuito permanente", ha commentato Zaffelli, che ha anticipato la presenza di quattro punti di sorpasso e una velocit&agrave; massima stimata di 300 km/h. Una pista pensata per l'intrattenimento Un progetto che, nella fase attuale, &egrave; un'idea iniziale e da sottoporre all'omologazione della Federazione.&nbsp; La proposta firmata Madrid e Ifema non vivr&agrave; di finanziamenti pubblici, ha spiegato il presidente del CdA di Ifema, de lo Mozos: "Avr&agrave; un paddock coperto e climatizzato, creeremo zone esclusive per offrire esperienze. La nostra proposta &egrave; diversa anche perch&eacute; sar&agrave; il circuito meglio collegato di tutto il mondiale. Sar&agrave; a pochi minuti dal centro, 15 minuti di metro, a 5 minuti dall'aeroporto. Madrid propone una nuova categoria di circuito: ibrido, disegnato appositamente per gli spettatori e la produzione televisiva".       

Jarno Zaffelli ha indicato alcune delle caratteristiche del progetto da realizzare con Ifema. Strade urbane, un tratto da realizzare ex novo e con una curva parabolica e sopraelevata, ci saranno anche due tunnel

GP Spagna, Madrid e un circuito ibrido firmato Dromo

        La Spagna non lascia e forse addirittura raddoppia. Il futuro GP a Madrid a partire dal 2026 &egrave; realt&agrave;, adesso bisogna vedere come evolveranno le cose tra la F1 ed il circuito del Montmel&ograve; a Barcellona, che pur avendo sub&igrave;to un duro colpo non &egrave; detto non possa trovare spazio nel futuro calendario della Formula 1. Ci&ograve; che &egrave; certo &egrave; che Madrid ci sar&agrave; e diventer&agrave; il settimo circuito iberico ad ospitare il Circus. F1 2024: il calendario  Tutto cominci&ograve; con Pedralbes Nonostante la predilezione per le due ruote rispetto alle quattro ruote, la Spagna sbarca subito in F1, sin dagli albori del campionato. La prima corsa organizzata in terra spagnola a debuttare nel Circus &egrave;&nbsp;quella di Pedralbes, un quartiere di Barcellona:&nbsp;vi si corre nel 1951 e nel 1954 su un circuito cittadino molto veloce. La corsa &egrave; valida come GP Spagna. &ugrave;Alternanza, poi la spunta Jarama La Spagna tuttavia non &egrave; mai presenza costante nel calendario della Formula 1 in quegli anni, tant'&egrave; che dal 1954 bisogna attendere il 1968 per riavere una gara iberica in programma. A partire dal '68 e per le otto edizioni successive il GP Spagna si suddivide tra Jarama (30 chilometri a Nord di Madrid) e Montjuic (Barcellona): negli anni pari si va verso la capitale, negli anni dispari si corre in Catalogna. Quella del 1975, per&ograve;, sar&agrave; l'ultima gara al Montjuic: cos&igrave; Jarama torna in calendario nel 1976 ma vi resta anche negli anni successivi, ospitando il GP ininterrottamente fino al 1979 compreso. La corsa salta l'edizione del 1980 e torna nel 1981 dopo una leggera modifica al tracciato, ma &egrave; l'ultima recita pure per Jarama: la F1 in Spagna si ferma momentaneamente. Ecco Jerez, poi Barcellona Dopo qualche anno il Circus trova un altro accordo per correre in Spagna, stavolta in Andalusia: la pista prescelta &egrave; Jerez, che ospita il GP per cinque edizioni, dal 1986 al 1990. Dopodich&eacute; la F1 abbandona Jerez de la Frontera e si sposta a Barcellona a partire dal 1991, sul nuovissimo circuito costruito al Montmel&ograve; sfruttando le risorse messe a disposizione per le Olimpiadi del 1992. A Barcellona il GP Spagna trova la sua vera dimensione: nonostante qualche modifica nel corso degli anni, Barcellona riuscir&agrave; ad ospitare 33 edizioni consecutive del GP Spagna, arrivando ai giorni nostri. Sono in programma altre due edizioni (2024 e 2025), poi vedremo come andranno le cose nelle trattative per il rinnovo con Liberty Media.  Le parentesi del GP Europa La Spagna pu&ograve; vantare pure 7 edizioni del GP Europa ospitate sul suo territorio, occasioni in cui la nazione iberica ha potuto vantare ben due gare in calendario. Jerez ha ospitato il GP Europa nel 1994 e nel 1997, mentre dal 2008 al 2012, sul circuito cittadino di Valencia, &egrave; andato in scena il GP Europa: progetto poco riuscito e presto accantonato, con un bilancio economico molto negativo. Questo sforzo, costato molti soldi pubblici, ha regalato una lezione per il futuro GP a Madrid, che sar&agrave; gestito da enti privati, proprio per non ripetere la brutta esperienza di Valencia. Ad oggi, il territorio spagnolo ha ospitato in totale 60 GP di F1. Domenicali rassicura: "GP Madrid complementare a quello di Barcellona" La Spagna in F1: circuiti e gare Pedralbes: 2 GP (GP Spagna 1951 e 1954)Jarama: 9 GP (GP Spagna negli anni pari dal 1968 e poi ininterrottamente dal 1976 al 1979, pi&ugrave; l'edizione del 1981)Montjuic: 4 GP (GP Spagna negli anni dispari dal 1969 al 1975)Jerez: 7 GP (5 GP Spagna dal 1986 al 1990, poi GP Europa 1994 e 1997)Barcellona: 33 GP (GP Spagna dal 1991 al 2023, contratto fino al 2025)Valencia: 5 GP (GP Europa dal 2008 al 2012)       

La Spagna &egrave; sbarcata in F1 con Pedralbes, poi la sua storia &egrave; proseguita con Jarama, Montjuic, Jerez, Valencia e Barcellona, che oggi deve affrontare la forte candidatura di Madrid per sperare di tenersi il GP

GP Spagna, tutte le gare in F1: da Pedralbes a Madrid, la storia in 60 GP

Da un quasi &quot;lascia&quot; a un possibile &quot;raddoppia&quot;, &egrave; curiosa la parabola seguita dal Gran Premio di Spagna. &Egrave; e rester&agrave; a Barcellona fino al 2025, poi spazio al Gran Premio che si correr&agrave; a Madrid, dal 2026 e fino al 2035. Dentro una, fuori l&#39;altra?  I termini sono in realt&agrave; altri e Stefano Domenicali ne ha parlato apertamente: &quot;A scanso di equivoci, essere a Madrid non esclude il fatto che potremmo restare a Barcellona&quot;. In quale forma? Magari con un Gran Premio della Comunitat Catalana?&nbsp;  Con Sainz e Alonso &egrave; tornata la voglia di F1  La popolarit&agrave; odierna della Formula 1 &egrave; ai massimi storici, dopo aver superato gli anni critici dell&#39;addio di Alonso e di un Carlos Sainz ancora limitato all&#39;ambiente Toro Rosso. Oggi, Alonso corre al vertice, Sainz &egrave; in grado di vincere delle gare. Ce n&#39;&egrave; abbastanza per catalizzare l&#39;attenzione del pubblico iberico.  Sterzi a parte: Sainz incita l&rsquo;Uomo a non arrendersi mai!  &quot;&Egrave; importante partire da Carlos per fare un collegamento con quella che &egrave; la passione per la Formula 1. Stiamo vivendo un periodo incredibile, dove la voglia di F1, del nostro sport, &egrave; eccezionale&quot;, ha dichiarato Stefano Domenicali alla presentazione del GP di Spagna a Madrid.&nbsp;  &quot;Oggi come non mai abbiamo richieste, perch&eacute; la F1 non &egrave; solo spettacolo, &egrave; qualcosa che lega la gente per esperienze uniche, dove tecnologia, competizione, voglia di vincere, ci portano ad avere una piattaforma mondiale come mai.   Let&rsquo;s go racing in Madrid!  Say hello to the brand-new circuit built around the @IFEMA Exhibition Centre ?#F1 pic.twitter.com/klysY8HAiT &mdash; Formula 1 (@F1) January 23, 2024    La risposta della Spagna &egrave; oggi incredibile, viviamo un momento unico in questo paese, grazie a Carlos Jr, grazie a Fernando - e questo sar&agrave; un altro stimolo per continuare ed essere forte nel prossimo futuro -: &egrave; importante vivere questo momento per far capire a tutto il mondo come oggi la F1 in Spagna sia uno sport molto, molto importante&quot;.  L&#39;editoriale del Direttore: Sainz nella leggenda  La candidatura di Madrid complementare a Barcellona  Ancora sul dualismo Madrid-Barcellona, Domenicali ha commentato: &quot;Ricordo il primo incontro con Jose Vicente, quando disse che Madrid voleva proporre un progetto complementare a quello che la F1 fa a Barcellona.&nbsp; Quando abbiamo visto questo progetto siamo rimasti colpiti dalla diversit&agrave; e complementariet&agrave; dei valori importanti per F1: tech, sostenibilit&agrave;, attenzione ai tifosi&quot;.  Restano tutti aperti gli scenari futuri: da una duplice presenza di Madrid e Barcellona in calendario a un appuntamento - sotto diverse insegne - da ospitare a stagioni alterne al Montmelo, ferma restando la cadenza annuale del GP di Spagna a Madrid. 

L&#39;annuncio della gara di Madrid, dal 2026, non &egrave; un&#39;esclusione automatica del Circuit del Montmelo a Barcellona. Potrebbero nascere le condizioni perch&eacute; la F1 continui anche in Catalunya

GP di Spagna a Madrid, Domenicali: &quot;Progetto complementare a Barcellona&quot;

Un altro circuito prevalentemente cittadino, questa volta a Madrid, nell&#39;area dell&#39;Ifema, si affaccer&agrave; sul mondiale di Formula 1 dal 2026. Arriva il momento dell&#39;ufficialit&agrave; su un interesse noto, prolungato, della capitale spagnola verso la Formula 1.  L&#39;accordo prevede l&#39;organizzazione del Gran Premio tra il 2026 e il 2035, dieci edizioni annunciate sotto le insegne del Gran Premio di Spagna, denominazione fino a oggi della gara che si corre a Barcellona.  Il tracciato&nbsp;  Il circuito si svilupper&agrave; su 5.470 metri, conter&agrave; 20 curve e un tempo stimato sul giro di 1&#39;32&quot;. L&#39;obiettivo del promoter, Ifema, ente fieristico di Madrid, &egrave; di garantire fino a 110 mila presenze al giorno, per incrementare la capacit&agrave; dell&#39;impianto a 140 mila persone al giorno nell&#39;arco dei 10 anni di accordo.    Il promoter sottolinea la facilit&agrave; di accesso alla nuova struttura, che verr&agrave; realizzata a 5 minuti dall&#39;aeroporto di Madrid-Barajas Adolfo Suarez, per spostamenti che il 90% degli spettatori effettuer&agrave; con mezzi pubblici.  Le stime del promoter sulle ricadute economiche generate dalla Formula 1 sono pari a 450 milioni di euro all&#39;anno per la citt&agrave; di Madrid.&nbsp;  La gara e l&#39;evento: parola d&#39;ordine intrattenere  &quot;Madrid &egrave; una citt&agrave; straordinaria, con una tradizione sportiva e culturale incredibili. L&#39;annuncio odierno d&agrave; inizio a un nuovo, avvincente, capitolo per la Formula 1 in Spagna&quot;, ha commentato Stefano Domenicali.&nbsp;  Sterzi a parte: Sainz incita l&rsquo;Uomo a non arrendersi mai!  &quot;Vorrei ringraziare la squadra di Ifema Madrid, il governo regionale di Madrid e il sindaco della citt&agrave; per aver messo in piedi una proposta fantastica. Riassume davvero la visione della Formula 1 di creare uno spettacolo di sport e intrattenimento su pi&ugrave; giorni, in grado di realizzare il massimo valore per i tifosi e che accoglie innovazione e sostenibilit&agrave;&quot;.  Il Gran Premio di Spagna a Madrid esordir&agrave; insieme al nuovo corso tecnico del 2026, delle power unit con e-fuels e le nuove monoposto.  &quot;Il nostro sogno di ospitare un importante evento di Formula 1 intorno all&#39;Ifema di Madrid si concretizza. Siamo entusiasti di annunciare il ritorno della Formula 1 a Madrid dopo oltre quattro decenni. Abbiamo l&#39;ambizione di organizzare un GP che diverr&agrave; il punto di riferimento nel calendario mondiale di Formula 1. Sar&agrave; pensato e progettato appositamente per offrire un&#39;esperienza unica sia per tifosi che team.   Madrid con quest&#39;evento vuole approfondire lo sviluppo di un nuovo concetto che abbina sport e intrattenimento, offrendo al tempo stesso un evento memorabile&quot;, ha aggiunto il presidente del CdA di Ifema, Jose Vicente de los Mozos. 

Arriva l&#39;annuncio dell&#39;accordo tra Formula 1 e Ifema di Madrid per realizzare un circuito nel cuore della capitale spagnola, che ospiter&agrave; il GP a partire dal 2026

GP di Spagna, dal 2026 sar&agrave; a Madrid: &egrave; ufficiale

        Addio Barcellona, benvenuta Madrid. A quanto pare &egrave; cosa fatta il passaggio del Gran Premio di Spagna dal tracciato catalano di Montmel&ograve; al circuito cittadino della capitale, che dovrebbe diventare la nuova sede della tappa spagnola a partire dal 2026 e per almeno 10 anni. F1 2024: il calendario 10 anni di contratto Nelle ultime stagioni le voci sulla candidatura di Madrid si erano fatte insistenti ed a quanto pare tutto &egrave; pronto per il passaggio di testimone. Lo riporta la stampa spagnolo, segnatamente El Mundo, che ha rivelato che secondo le proprie fonti l'accordo &egrave; stato ormai raggiunto e si attende solo l'ufficialit&agrave;, la quale dovrebbe arrivare a giorni. La mostra del museo itinerante della F1, che aveva trovato spazio proprio a Madrid qualche mese fa, potrebbe essere stata il prologo di un sodalizio che andr&agrave; avanti per almeno dieci anni a partire dal 2026: sembra infatti che l'accordo tra Liberty Media e la capitale spagnola abbia durata non inferiore ad un decennio. 45 anni dopo Jarama Madrid aveva avuto una propria gara sino all'alba degli anni '80, quando si correva sul tracciato di Jarama, una pista che ha ospitato la F1 in nove occasioni: 1968, 1970, 1972, 1974, 1976, 1977, 1978, 1979, 1981. Stavolta per&ograve; nella capitale spagnola si correr&agrave; sul circuito cittadino ricavato nell'area di Valdebebas, accanto al centro sportivo del Real Madrid, e circonder&agrave; la zona di IFEMA, il consorzio organizzatore di eventi che ha spinto forte per l'organizzazione del GP insieme alla comunit&agrave; di Madrid ed alla citt&agrave; di Madrid. Ricordando per&ograve; il disastro di Valencia, dove and&ograve; in scena il GP Europa dal 2008 al 2012 organizzato con soldi pubblici che si rivel&ograve; un fallimento dal punto di vista economico, stavolta la gara sar&agrave; finanziata al 100% dai privati. I dettagli saranno resi noti nei prossimi mesi, ma stavolta sar&agrave; IFEMA responsabile degli investimenti e dell'organizzazione: l'idea &egrave; quella di riprendere un po' i concetti di Miami e Las Vegas, per fare in modo che tutta l'area circostante possa essere positivamente influenzata dalla presenza del GP, con concerti ed altri eventi di contorno. Addio Barcellona Dopo tanti anni di difficolt&agrave; dunque pare che Barcellona sia destinata a lasciare definitivamente la F1. Il Montmel&ograve; ha ancora due anni di contratto che sfrutter&agrave;, ma pare improbabile un rinnovo degli accordi, perch&eacute; significherebbe avere due gare in Spagna a partire dal 2026, un lusso che oggi hanno solo l'Italia e gli Stati Uniti (che di gare ne ha addirittura tre). Resterebbe la strada di ospitare i test pre-stagionali, ma considerando che i giorni di prove sono ridotti al minimo e che ultimamente si sta andando per lo pi&ugrave; in Bahrain, anche quella di rivedere in Catalogna la F1 pur se solo per i test resta una strada difficilmente percorribile.       

Secondo la stampa spagnola &egrave; imminente l'annuncio del passaggio di consegne tra Barcellona e Madrid, con la capitale che sar&agrave; la nuova sede del GP Spagna a partire dal 2026

GP Spagna a Madrid, ci siamo: imminente l'addio a Barcellona

Sono almeno due mesi che la Ferrari ha puntato il suo spillone rosso sul mappamondo in corrispondenza del Montmel&ograve;. Sapete il famoso discorso della galleria del vento a cielo aperto: l&igrave; il pilota non conta come a Imola e dunque il grande corpo delle modifiche in arrivo era stato riservato alla pista pi&ugrave; sincera. Obiettivo: dare costanza di rendimento in gara alla SF-23 e ripartire con nuove certezze e nuove idee verso un futuro migliore, indirizzando anche il progetto del 2024, gi&agrave; partito.  Il Gran Premio di Spagna &egrave; stato invece per la Ferrari il festival del vorrei ma non posso, anzi del vorrei ma non passo: nel senso del passo di gara che lo insegui sempre e non lo ottieni mai, come Achille con la tartaruga, e del sorpasso, articolo che il so- lo Leclerc in casa Ferrari ha potuto praticare, ma a scapito di avversari non irresistibili (non fa testo che Sainz sia stato in testa di qualche centimetro e per pochi metri, nella prima curva al via).  Il vorrei ma non passo vale anche per certi scambi via radio risultati piuttosto bizzarri.  Leggi il servizio completo su Autosprin in edicola, oppure qui in edizione digitale. 

SF-23 sempre pi&ugrave; a singhiozzo, non capisce le gomme e la confusione emerge dagli scambi via radio. Risultato: al Montmel&ograve; si &egrave; intricata la matassa

La Ferrari e la legge del vorrei, ma non posso

L&rsquo;insostenibile pesantezza della prostrazione si legge sui volti dei piloti, dei meccanici ai box, dei tecnici al muretto e si unisce all&rsquo;imbarazzo delle parole dei protagonisti che ormai non riescono pi&ugrave; ad arginare la saracinesca dello sconforto che si chiude come una mannaia sulla vetrina della fiera delle illusioni. Stop, chiuso e non si sa ancora per quanto. Sar&agrave; una cosa lunga, molto lunga e anche avvilente, purtroppo.    Le ragioni di una disfatta  Dietro al disastro ferrarista, infatti, c&rsquo;&egrave; molto pi&ugrave; che una sequenza di aspettative deluse. Ormai l&rsquo;amaro fardello dell&rsquo;impotenza va oltre la sensazione di assuefazione alle vittorie degli altri, perch&eacute; qui non si tratta pi&ugrave; di assistere al dominio della Red Bull cos&igrave; come nelle stagioni precedenti c&rsquo;era stato quello della Mercedes. Ormai le Rosse arrancano, prendono mezza pista da chi vince e davanti ci sono stabilmente anche le Frecce d&rsquo;Argento, le Aston Martin e rischiano di inserirsi anche le Alpine. Il Gran Premio di Spagna, che si svolge in Catalunya, a Montmel&oacute;, &egrave; la cartina tornasole ideale per entrare nell&rsquo;anato- mia di un saliscendi di speranze e fallimenti, perch&eacute; qui l&rsquo;ultima vittoria della Ferrari ha appena compiuto 10 anni e qualche giorno, 3.675 in tutto. L&rsquo;ultima volta di un pilota in rosso sulla montagna della gioia era di maggio, il 12 maggio 2013. Quella volta, a cantare, ballare e spruzzare champagne, c&rsquo;era Fernando Alonso, lo stesso che stavolta prima della partenza ascolta l&rsquo;inno spagnolo abbracciato a Carlos Sainz, suo erede in rosso. Lui &egrave; in verde Aston Martin, verde arabo, visto l&rsquo;impegno dello sponsor principe, l&rsquo;azienda leader mondiale delle fonti fossili e dell&rsquo;inquinamento, la Aramco, la societ&agrave; petrolifera di Stato dell&rsquo;Arabia Saudita.  Leggi l&#39;articolo completo su Autosprint in edicola oppure qui in edizione digitale.  sky:sc:841216:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a 

Il GP di spagna non &egrave; solo stregato, &egrave; la cartina tornasole di dieci anni senza trionfi ferraristi

Ferrari: Leclerc, Sainz e l&rsquo;amaro fardello dell&rsquo;umiliazione

        Trovare Lance Stroll davanti a Fernando Alonso, in gara nel GP di Spagna, fa in qualche modo notizia. Tanto quanto &egrave; stato insolito lo scenario di una Mercedes di gran lunga pi&ugrave; veloce rispetto ad Aston Martin, su una pista completa come quella del Montmel&ograve;. Per un Hamilton che ha rimediato 24" da Verstappen, le due Aston Martin sono arrivate a oltre 1 minuto di distacco dal leader e 40" da Hamilton.&nbsp; Un capovolgimento dei rapporti di forza visti fino a Monaco imprevisto.  Di nuovo "frecce d'argento"? "Mercedes aveva un'astronave, non so dove abbiamo trovato quel ritmo. Mi aspettavo che fossimo noi la macchina pi&ugrave; forte dopo Red Bull, dopo tutte le gare viste quest'anno. Semplicemente non abbiamo avuto quel ritmo", ha ammesso Lance Stroll dopo il GP.&nbsp; I miglioramenti introdotti da Mercedes sembrano funzionare e hanno concretamente limato una parte del distacco da Red Bull. L'editoriale del Direttore: tra illusioni e sogni In Aston Martin, Alonso ha classificato il Gran Premio di casa come un momento "no" della stagione, dovuto dalla prestazione in qualifica sotto le attese, anzitutto. Dal Canada l'obiettivo &egrave; quello di tornare davanti  ed essere il primo inseguitore della Red Bull. Arriveranno aggiornamenti sulla AMR23, a Montreal e nella gara di casa a Silverstone.&nbsp; La gestione gomme ha fatto la differenza Su quanto non ha funzionato in macchina, nel GP di Spagna, Stroll ha analizzato: "Abbiamo sofferto molto degrado gomme e faticato in velocit&agrave; rispetto a Mercedes e Ferrari. Red Bull fa parte di una serie a s&eacute;.&nbsp; E' stata semplicemente una questione di degrado gomme, Mercedes ha gestito le proprie davvero bene. Dopo 5 giri da inizio gara io ho iniziato a sentire un calo delle gomme, Mercedes no e hanno continuato a spingere"       

Il ritmo gara di Hamilton e Russell semplicemente era fuori dalla portata di un'Aston Martin insolitamente in difficolt&agrave; a Barcellona. Lance Stroll indica nella gestione gomme il limite subito dalla AMR23

Stroll sorpreso dalla gestione gomme Mercedes: un'astronave

        "Voglio essere dov'&egrave; seduto Max o quantomeno essere in lotta. Sono super concentrato nel riuscirci e dovremo fare un lungo percorso, ma c'&egrave; tempo". Lewis Hamilton &egrave; chiamato al rinnovo di contratto con Mercedes, un impegno sul futuro che dovr&agrave; riportarlo in corsa per un titolo mondiale e con solide garanzie tecniche. Nel post-gara di Barcellona, oltre a rivelare l'incontro con Wolff per discutere del rinnovo, l'orizzonte di Lewis &egrave; proiettato sul 2024. Troppo evidente la superiorit&agrave; di questa Red Bull perch&eacute; Mercedes, Aston Martin, Ferrari, possano metterla in discussione a campionato in corso. Lo stesso Verstappen, nella postura dei commenti su quanto sarebbe "bello" un confronto a pi&ugrave; voci - macchine e piloti - per la vittoria, rinvia le speranze altrui al 2024: "Sarebbe grandioso per lo sport avere pi&ugrave; squadre in lotta davanti. &Egrave; quello che vogliono (la F1; ndr) ottenere e sarebbe fantastico avere pi&ugrave; piloti in lotta. Probabilmente durante l'anno le differenze si ridurranno e, forse, il prossimo anno ci saranno pi&ugrave; squadre in battaglia". Interessante il forse, legato allo scenario futuro.  Un campionato di test e sviluppo I progressi mostrati da Mercedes in Spagna sono stati tangibili ma il distacco finale, i 24" con i quali ha vinto Verstappen su Hamilton (oltre 4 decimi al giro sul passo gara pi&ugrave; veloce) non dicono tutto del vantaggio Red Bull, che pu&ograve; contare su una riserva ulteriore e non necessaria da esprimere finora. "Con la macchina attuale non penso che riusciremo a raggiungere le loro prestazioni ma stiamo lavorando per migliorare", prosegue Hamilton.&nbsp; "In futuro confido che ci sar&agrave; un miglioramento con l'enorme mole di lavoro e studio che stiamo attuando. Ovviamente anche Red Bull migliorer&agrave; nell'arco dell'anno, dovremo erodere grandi pezzi del loro vantaggio con ogni nostro miglioramento . Forse sono mezzo secondo al giro pi&ugrave; veloci e sul giro secco il vantaggio &egrave; ancora maggiore. Stiamo andando nella giusta direzione e avremo altre novit&agrave; in arrivo. Spero che entro fine anno riusciremo magari a sfidarli.&nbsp; Io sono concentrato soprattutto sull'assicurarmi che il prossimo anno avremo una macchina in grado di sfidarli dall'inizio. Pi&ugrave; continueremo a spingere sullo sviluppo di questa macchina, pi&ugrave; grande sar&agrave; l'impatto su quella del prossimo anno, per certi versi".       

Lewis si proietta alla prossima stagione, con l'obiettivo unico di essere in lotta per la vittoria sin dall'inizio. Max non nasconde una superiorit&agrave; difficile da erodere quest'anno

Hamilton misura il vantaggio Red Bull, Verstappen dà appuntamento al 2024

Max Verstappen: 10    Ha dovuto impegnarsi di pi&ugrave; al simulatore dell&#39;America&#39;s Cup con Alinghi, alla vigilia di Barcellona, piuttosto che in macchina. Avversari all&#39;altezza non ce ne sono, n&eacute; di lui n&eacute; della sua vettura, e quando &egrave; stato il momento di sparare il giro veloce, beh, il cronometro &egrave; stato imbarazzante... per gli altri. Perch&eacute; la RB19 sar&agrave; pure un missile, ma nelle mani di Perez &egrave; stata una macchina da sesta fila incapace di raggiungere il podio. Per lui, invece, tutto assolutamente facile sin dalle libere 1. Fanno 40 vittorie tonde a 25 anni e 8 mesi: e chiss&agrave; quante altre ne infiler&agrave; da qui ad Abu Dhabi.  Verstappen: &quot;Vogliamo continuare cos&igrave;&quot;  &nbsp;  Lewis Hamilton: 9    Sorride, ed ha motivo di farlo. Di andare cos&igrave; bene non se lo aspettava nessuno, in Mercedes: che la W14 2.0 sia veramente la fine di un incubo? Speriamo, quantomeno per avere un po&#39; di competizione in questa F1. Di titolo se ne riparler&agrave; non prima del 2024, ma intanto occorre prendere quel che c&#39;&egrave;: un podio stupendo e gli applausi di un pubblico un tempo inviso ed oggi finalmente capace di applaudirlo.  Hamilton: &quot;Gi&ugrave; il cappello di fronte al mio team&quot;  &nbsp;  George Russell: 9    Se prendessimo in considerazione la sola domenica, sarebbe anche da 10. Peccato perch&eacute; pasticcia in qualifica, non si accorge di Lewis alle spalle (anche se Lewis, forse, &egrave; stato un po&#39; troppo ottimista) e poi si fa eliminare in Q2; fortuna che si &egrave; fatto perdonare in gara con una corsa maiuscola, il pi&ugrave; veloce di tutto il GP dietro all&#39;imprendibile Verstappen. E&#39; arrivato solamente a 8&rdquo; da Hammer pur partendo otto posizioni indietro: bravo. E che ritmo.  Russell: &quot;Risultato al di l&agrave; delle nostre aspettative&quot;  &nbsp;  Guanyu Zhou: 7    Tira fuori il massimo dall&#39;Alfa Romeo-Sauber, o forse anche di pi&ugrave; considerando che Bottas &egrave; desolatamente penultimo. E&#39; forse il pilota che &egrave; cresciuto di pi&ugrave; tra il 2022 ed il 2023, anche se i maligni dicono che sia Valtteri ad essere regredito in maniera paurosa. Vabb&egrave;: intanto bella gara, ottima rimonta, coraggiosa ma azzeccata la scelta di fermarsi tra i primi (giro 9). E 2 punti meritati.  La classifica Costruttori  &nbsp;  Carlos Sainz: 6,5    In qualifica, con il giro giusto, questa Ferrari la puoi tenere a galla, ma non in gara. Quella &egrave; impresa proibitiva, e menomale che le Aston a Barcellona non erano in palla, altrimenti sarebbe andata pure peggio. Continua con il trend dei piazzamenti nel GP di casa: a punti nove volte su nove, ma mai sul podio. Peccato, l&#39;affetto del pubblico c&#39;era, ma la SF-23 ha bisogno di ben altro che degli applausi degli spagnoli. Prova tutte e tre le mescole, ma la Ferrari sempre fatica fa.  Sainz: &quot;Si sono visti tutti i nostri punti deboli&quot;  &nbsp;  Sergio Perez: 5,5    Percorso involutivo che fa spavento. Finisce fuori in Q2 con Max che nemmeno ha bisogno del secondo tentativo per fare la pole, poi gara difficile con una rimonta dovuta pi&ugrave; al mezzo che a lui, che non riesce ad artigliare un podio finito nelle mani di Russell, il quale partiva una posizione pi&ugrave; indietro. Pare in bambola, chiss&agrave; perch&eacute;: era partito bene, si &egrave; perso molto prima del previsto. Fa gi&agrave; freddissimo e siamo appena all&#39;inizio dell&#39;estate: -53.  La classifica Piloti  &nbsp;  Charles Leclerc: 5    E&#39; un silenzio che fa rumore, il suo, quando dopo l&#39;ultima sosta decide di non aprire pi&ugrave; bocca per gli ultimi 25 giri, deluso da una decisione del box che non ha tenuto minimamente in conto le sue indicazioni. Chiede la soft, gli mettono la hard, la stessa gomma con cui aveva vissuto un primo stint da incubo. Con il secondo treno di dure va meglio, ma in Ferrari non sanno perch&eacute;, e chiaramente non lo pu&ograve; sapere nemmeno lui. Sabato orribile, domenica pessima: l&#39;unica notizia positiva del fine settimana catalano &egrave; che &egrave; finito.  Leclerc: &quot;Siamo troppo inconsistenti&quot;  &nbsp;  Lando Norris: 5    L&#39;exploit in qualifica &egrave; degno dei grandi &ldquo;qualificatori&rdquo;, ma purtroppo per lui aveva ragione Andrea Stella, a dire che la MCL60 al sabato si &egrave; accesa solo perch&eacute; &egrave; entrata nella finestra giusta. E infatti, quando la situazione si &egrave; normalizzata, il passo &egrave; stato un pianto: la rottura dell&#39;ala, in avvio, ha vanificato un giro super al sabato, ma anche senza quel contatto a Woking sono convinti che prendere i punti sarebbe stato comunque molto, molto difficile.  Mercedes, Wolff: &quot;Restiamo realisti&quot;  &nbsp;  Haas: 5    La qualifica aveva fatto sperare in ben altro. Hulkenberg, 7&deg; in prova (era 8&deg;, poi ha guadagnato una posizione per la penalit&agrave; di Gasly), in gara &egrave; stato risucchiato: a fine primo stint lo infilavano tutti quanti, senza piet&agrave;. Un sorpasso dopo l&#39;altro prima della sosta, che per&ograve; non corregge un passo gara deficitario. E quindi Nico 15&deg;, Magnussen 18&deg;: una brutta domenica.  Horner: &quot;Mercedes ha migliorato, ma restano a 23 secondi&quot;  &nbsp;  Ferrari: 4    Degrado gomme e curve veloci, per Sainz la sintesi del disastro &egrave; tutta qui. Da parte di Leclerc invece regna l&#39;incredulit&agrave; per una macchina che, seppur guidata nella medesima maniera, ha scompensi prestazionali da paura anche con la stessa mescola ed all&#39;interno della medesima gara. Vasseur parla ancora di potenziale, ma intanto un bel blocco di aggiornamenti &egrave; arrivato senza lasciare apparentemente il segno: &egrave; difficile essere Ferrari, oggi, per un futuro che appare con tante nubi.  Ma Vasseur insiste: &quot;C&#39;&egrave; potenziale&quot;  &nbsp;  Gli altri    Una Aston Martin meno competitiva del solito mette in ombra Stroll ed Alonso (voto 6 ad entrambi: Nando potrebbe attaccare ma non lo fa...), mentre Ocon (6,5) si conferma il primo degli altri; forse a Barcellona non vale Gasly (6), ma Pierre sbaglia e si fa retrocedere in qualifica, finendo ancora dietro al compagno. Tsunoda (6) si becca una penalit&agrave; ma &egrave; giusto premiare la grinta, essendo lui l&#39;unico in AlphaTauri a provarci, perch&eacute; De Vries (5) ancora non si vede sui radar, mentre la classifica lo piazza 14&deg;. Albon (6,5) ancora unica luce di una Williams che non riesce a trovare un Sargeant (4) in forma, sufficienza di incoraggiamento per Piastri (6). Bocciati i due Haas (5 a Hulkenberg e Magnussen), disastro Bottas (4): Zhou &egrave; a punti, lui penultimo.  GP Spagna: i 5 temi del fine settimana 

Applausi alla coppia Mercedes, che si gode una W14 molto buona dietro all&#39;imprendibile Verstappen; Sainz salva il salvabile, Leclerc soffre l&#39;inferiorit&agrave; tecnica, bravo Zhou

GP Spagna: le pagelle

        "Non capiter&agrave; pi&ugrave;! Questa &egrave; l'ultima gara senza un podio". Poi scappa una risata a Fernando Alonso. Il GP di Spagna &egrave; stato il peggior appuntamento finora della stagione Aston Martin. Terza macchina in gara, alle spalle anche della Ferrari di Sainz, Alonso indica la causa di un rendimento molto al di sotto delle attese nel risultato della qualifica. Il prossimo appuntamento, per caratteristiche del circuito di Montreal, non sembrerebbe essere il migliore per la AMR23. L'importanza dell'efficienza in rettilineo potrebbe confermare Aston ancora alle spalle di Mercedes oltre, a dover tenere d'occhio l'enigmatica SF-23.&nbsp;  Fernando soddisfatto nonostante il risultato "E' solo una gara... in Canada li distruggeremo", rilancia Alonso guardando al ritorno alla competitivit&agrave; della Mercedes, alla quale riconosce di aver "fatto un passo in avanti superiore. Riparto contento perch&eacute; so che il tallone d'Achille del week end &egrave; stato nella qualifica. Sono riuscito a recuperare posizioni fino a un certo punto ma sia Russell che Checo erano pi&ugrave; veloci di noi e non c'&egrave; stato molto da fare.  Abbiamo limitato i danni e salvato dei punti, Mercedes ha fatto pi&ugrave; punti nel Costruttori ma noi abbiamo guadagnato sulla Ferrari. In Canada introdurremo altre novit&agrave; come anche a Silverstone. Tutto dipender&agrave; da chi apporter&agrave; miglioramenti. Anche con una qualifica normale avremmo avuto maggiori opportunit&agrave;". La curiosit&agrave; sul prossimo trittico di gare &egrave; tutta rivolta alla conferma o meno degli equilibri scritti in Spagna, con due monoposto profondamente evolute (Mercedes e Ferrari) e un vantaggio Red Bull sempre importante, sebbene un po' eroso proprio dai miglioramenti Mercedes. L'importanza di una gara corsa davanti Canada, Austria, Regno Unito: in un mese la F1 correr&agrave; su due circuiti molto diversi da Barcellona e un terzo, Silverstone, di nuovo banco di prova tra i pi&ugrave; completi per giudicare la bont&agrave; della monoposto. Recrimina sulla prestazione in qualifica, Alonso, nell'analisi del GP di casa e di un epilogo probabilmente diverso partendo da posizioni migliori della quinta fila: "Con una qualifica normale saremmo stati in prima fila e avremmo corso con il gruppo di macchine in testa. Finisci per usare meno le gomme e avremmo fatto terzi e quarti. A Miami non eravamo da podio ma qualificandoci davanti ci siamo riusciti e lo stesso &egrave; accaduto a Monaco".       

La pi&ugrave; brutta Aston Martin della stagione resta gi&ugrave; dal podio e distante da Red Bull. Alonso riconosce i miglioramenti Mercedes come anche l'impatto di una qualifica negativa sul risultato finale

Alonso, gli sviluppi in Canada e a Silverstone per tornare davanti

        Settantuno punti di vantaggio nel mondiale Piloti sul primo inseguitore "non Red Bull". Centotrentacinque punti di margine nel mondiale Costruttori. Ventiquattro secondi di distacco nell'arco di 56 giri nell'ultima gara vinta.&nbsp; Numeri, relativi alla posizione di Red Bull e Max Verstappen dopo il GP di Spagna, che dovrebbero essere un sufficiente indizio della condizione di assoluta superiorit&agrave; e di vantaggio di cui gode l'abbinata RB-Verstappen dopo 7 gare. S iamo grossomodo a un terzo di gare disputate e gli inseguitori lavorano per provare a costruire una minaccia allo strapotere di Verstappen. Mercedes, Ferrari, prossimamente Aston Martin, impegnati senza sosta ad accorciare il distacco o risollevare le sorti di progetti semplicemente non all'altezza di lanciare una sfida iridata.  Brava Mercedes e Red Bull non rester&agrave; ferma I miglioramenti ottenuti da Mercedes sono evidenti, sebbene vadano contestualizzati e tutto porta a ritenere che Verstappen abbia corso con del margine ulteriore di prestazione da poter mettere in pista.&nbsp; Sterzi a parte: Ferrari a Le Mans, ritorno insuperabile Christian Horner, nel dopogara di Barcellona, nel commentare la vittoria in Spagna lascia trapelare anche tutta la serenit&agrave; attuale del team. Bravi a progredire in Mercedes, di certo non &egrave; una minaccia imminente la W14 B: "Al termine della gara erano ancora 23 secondi dietro. Hanno compiuto un buon passo in avanti ma noi abbiamo delle cose in arrivo.&nbsp; Loro hanno introdotto un aggiornamento importante, noi porteremo delle cose pi&ugrave; tardi durante la stagione. Sicuramente hanno compiuto un grande passo, sono una squadra di qualit&agrave; e ci metteranno sotto pressione nella seconda parte dell'anno".&nbsp; Il ruolo di migliore degli altri oscilla La possibilit&agrave; di vincere delle gare, che sia per Mercedes, Aston Martin o Ferrari, in una stagione da 22 gran premi esiste sul puro piano statistico e di opportunit&agrave; che potrebbero presentarsi. Resteranno affermazioni parziali, dove la corsa al titolo &egrave; un affare impensabile da mettere in discussione.&nbsp; Il terzetto Mercedes, Ferrari, Aston Martin segnala andamenti altalenanti. Se il GP di Spagna potr&agrave; considerarsi, con gli sviluppi Mercedes, un segno di effettiva svolta e portare Hamilton e Russell e essere primi inseguitori rilevando il ruolo avuto finora da Alonso saranno le prossime gare a dirlo. "I rendimenti di ognuno si spostano. Guardate al giro di Lando in qualifica o alla Mercedes che &egrave; parsa essere competitiva in gara. Quanto alla Ferrari non hanno avuto il ritmo che pensavamo potessero esprimere", commenta ancora Horner.&nbsp; "Alle nostre spalle sembra ci sia al momento molta variazione nelle condizioni di forma, &egrave; difficile pronosticare chi sar&agrave; il migliore su ogni circuito".       

I passi avanti della monoposto evoluta sono evidenti nel gap rimediato a fine gara. Horner tuttavia sottolinea il distacco ancora ampio. La Ferrari? Ha reso al di sotto delle previsioni

Red Bull, Horner sereno: Mercedes è migliorata ma resta a 23"

La Red Bull &egrave; s&igrave; imprendibile, ma solo nelle mani di un Verstappen che raggiunge quota 40 vittorie; delude la Aston Martin, sorprende la Mercedes, mentre la situazione Ferrari sembra senza via d'uscita

GP Spagna: i 5 temi del fine settimana

        A fine gara restano, ancora, oltre 24 secondi a separare Lewis Hamilton da Max Verstappen. Eppure, il doppio podio Mercedes nel GP di Spagna regala qualche sorriso nel box. La direzione imboccata con gli sviluppi portati al debutto a Montecarlo premia la squadra, su un circuito completo.&nbsp; "Sono davvero soddisfatto del duro lavoro che &egrave; stato fatto a Brackley e a Brixworth", esordisce Wolff.&nbsp;  La Mercedes "da gara" avvicina Red Bull "Abbiamo preso la decisione di seguire una direzione tecnica differente a inizio anno e abbiamo cambiato molti componenti. &Egrave; stata una mossa rischiosa ma tutti hanno spinto in avanti e abbiamo una buona macchina da gara". Ecco, la Mercedes W14 "da gara" &egrave; stata mediamente molto pi&ugrave; competitiva di quella sul giro secco in tutte le gare corse quest'anno. &Egrave; la misura del gap rimediato dal vincitore a dare, per&ograve;, un conforto evidente al lavoro di sviluppo. A Miami, con un Verstappen in rimonta, quindi con altro potenziale margine da sommare al tempo di gara, Russell chiuse a 33 secondi di distacco. Hamilton a Barcellona a 24". Ora il rinnovo di Hamilton Con una direzione tecnica che pare essere ben delineata, il post-GP di Spagna vedr&agrave; subito, gi&agrave; oggi, un incontro tra Hamilton e Wolff per discutere del rinnovo di contratto. Un'anticipazione diffusa da Lewis, sulla quale Toto si limita ad aggiungere: "Dovremo sederci davanti a un caff&egrave; con Lewis, per ora parliamo della macchina". La W14 &egrave; emersa a Barcellona come seconda forza dello schieramento, in un fine settimana insolitamente debole per Aston Martin. Dispersi a pi&ugrave; di un minuto Stroll e Alonso, con la gara di quest'ultimo condizionata dalla pessima qualifica. Condizioni ottimali, Red Bull resta distante "Abbiamo ottenuto un buon risultato ma dobbiamo essere realisti. Le temperature pi&ugrave; basse, in gara e al sabato, ci hanno aiutato: la macchina ha lavorato in una finestra enorme, perch&eacute; non ha fatto n&eacute; troppo freddo n&eacute; troppo caldo", analizza Wolff. "Adesso dobbiamo continuare a limare i dettagli. Manteniamo, per&ograve;, le nostre aspettative con i piedi per terra, c'&egrave; una lunga strada da percorrere per agganciare Red Bull. &Egrave; tuttavia positivo vedere che ci stiamo muovendo nella giusta direzione"        

Il lavoro di sviluppo portato avanti in fabbrica ripaga con il doppio podio di Hamilton e Russell e un distacco molto inferiore rispetto al GP di Miami. Red Bull resta per&ograve; su un altro livello

Mercedes, il podio in Spagna premia il team. Wolff: restiamo realisti

        Sainz dalla prima fila al quinto posto finale, Leclerc fuori dalla zona punti dopo essere partito dalla pit lane a causa di una qualifica da incubo. Stando al risultato finale, Barcellona boccia pesantemente gli aggiornamenti della Ferrari: la SF-23 si conferma, infatti, accettabile sul giro secco, ma in gara continua a faticare terribilmente. La monoposto, infatti, ha arrancato con tutti e tre i set di gomme e il commento di Sainz &egrave; la foto della giornata: &ldquo;Barcellona ha mostrato i nostri punti deboli: degrado gomme e curve veloci&rdquo;.  Il commento di Vasseur Il Montmel&ograve; ha caratteristiche peculiari che ne hanno fatto uno dei circuiti pi&ugrave; usati per i test pre stagionali: se vai male qui, aspettati difficolt&agrave; tutto l&rsquo;anno, insomma. &ldquo;Il potenziale della macchina c'&egrave; ma abbiamo problemi di incostanza e gestione del degrado gomma. In qualifica abbiamo un buon passo mentre in gara fatichiamo non poco" ha confermato lo stesso Vasseur. La SF-23 &egrave; stata indecifrabile con tutti i set di gomme, non dimostrando un passo lineare e la cosa sta mettendo in crisi i piloti. Ma per Vasseur, da Barcellona, pu&ograve; iniziare un nuovo campionato perch&eacute;: &ldquo;Il primo stint con le hard per Leclerc &egrave; stato complicato, mentre successivamente con la stessa gomma &egrave; andata meglio. Con Sainz invece abbiamo avuto difficolt&agrave; nella parte centrale dove abbiamo perso addirittura quindici secondi. Ora la cosa pi&ugrave; importante &egrave; separare quello che &egrave; andato bene da quello che non ha funzionato. Non dobbiamo essere teneri nelle analisi, i problemi rimangono, siamo troppo incostanti, ma il potenziale c&rsquo;&egrave;: quantomeno siamo riusciti a stare davanti alle Aston Martin. Abbiamo fatto certamente dei passi avanti dal punto di vista degli aggiornamenti, specialmente sulla prestazione singola, liberando un percorso di sviluppo per le prossime gare". Attenti alle Mercedes Aston Martin, ma attenti anche alle Mercedes. La versione &ldquo;B&rdquo; della W14 &egrave; stata pi&ugrave; che efficace a Barcellona e la Ferrari rischia di cedere i passo anche alle vetture della Stella: &ldquo;La Mercedes non me l'aspettavo cos&igrave; forte, per&ograve; se guardiamo le ultime gare i risultati tra noi e loro sono in linea. Dobbiamo concentrarci sul nostro lavoro,&nbsp; &egrave; chiaro il problema che abbiamo sulle gomme. Siamo troppo incostanti&rdquo; ha concluso Vasseur.       

Per il team principal della Rossa, la SF-23 EVO ha potenziale, a patto di risolvere i problemi di gomme

Vasseur: "Il potenziale c'è"

Partito in prima fila, Sainz si puntava quanto meno al podio, ma il film del GP di Spagna &egrave; stato totalmente di verso. Lo spagnolo &egrave; ha concluso quarto, dietro Verstappen, Hamilton, Russell, partito dodicesimo, e Perez, partito undicesimo.    Come Barcellona ha svelato i punti deboli della Ferrari  Una disfatta. In gara la SF-23 EVO non si &egrave; mai veramente accesa con nessun treno di gomme&nbsp; - terribilmente inconsistete ha detto Leclerc - ma per lo spagnolo la prestazione del Montmel&ograve; non pu&ograve; essere gi&agrave; una bocciattura per i corposo pacchetto di aggiornamenti portato in pista: &quot;Abbiamo provato con tutte le gomme, ma la Spagna resta un circuito molto difficile per noi.&nbsp;Penso che il pacchetto stia facendo quello che ci aspettavamo, ma qui abbiamo fatto sempre molta fatica&quot; ha detto a Sky Sport F1.  Carlos ha poi spiegato come siano state solo&nbsp;caratteristiche Barcellona a mandare in crisi la Ferrari, e che da questo GP ci sono chiare indicazioni di sviluppo:&nbsp;&quot;Non nascondo che oggi ci sono visti i nostri punti deboli: gomme e curve veloci. Abbiamo aperto una finestra nuova di sviluppo della macchina, arriveranno piste buone per noi&quot;.  sky:sc:841184:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a 

Lo spagnolo analizza quello che &egrave; successo in Spagna. La Ferrari soffre degrado gomme e curve veloci

Sainz: &quot;Oggi si sono visti tutti i nostri punti deboli&quot;

Dalla pit-lane al 12&deg; posto, diventato 11&deg; in virt&ugrave; della penalit&agrave; di Tsunoda. Una domenica assolutamente difficile per Charles Leclerc, alle prese con una SF-23 che il pilota ha definito &quot;inconsistente&quot;, segno che gli aggiornamenti hanno risolto poco dei vecchi problemi, almeno per il momento.    Neanche a punti  La faccia di Leclerc ai microfoni di Sky diceva molto, il resto lo hanno detto le parole: &quot;Oggi la macchina andava meglio rispetto a ieri, ma se in qualifica facevo fatica con il posteriore in gara ho fatto fatica con l&#39;anteriore, soprattutto nel primo stint. Dobbiamo lavorare tanto, siamo davvero troppo inconsistenti, abbiamo un&#39;inconsistenza incredibile. Nella stessa gara mettiamo due volte le stesse gomme e le sensazioni cambiano, con il primo set di hard abbiamo fatto molta fatica ed invece con il secondo a fine gara le cose andavano bene. Pur guidando nella stessa maniera, viene fuori un&#39;inconsistenza&nbsp;enorme. Onestamente oggi &egrave; stato molto difficile, sapevamo che la gestione gomma sarebbe stata la cosa pi&ugrave; importante, miglioramenti con gli aggiornamenti ne abbiamo visti nel fine settimana e abbiamo del margine da sfruttare, ma la gara &egrave; stata difficile. Il risultato di oggi &egrave; una delusione. Non so come siano andate le cose davanti, ma noi con entrambe le macchine abbiamo fatto fatica con le gomme, &egrave; quello che dobbiamo risolvere perch&eacute; &egrave; un problema che abbiamo da tempo. E&#39; impossibile capire perch&eacute; succeda cos&igrave;, come dicevo pur facendo la stessa cosa la macchina cambia totalmente comportamento. Io per il momento non riesco veramente a capirla questa situazione&quot;.  La classifica Costruttori  sky:sc:841184:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a 

Il monegasco ha parlato di una SF-23 troppo sensibile alle minime variazioni, con la squadra ed il pilota che non riescono a capire il motivo di tanta inconsistenza

Leclerc: &quot;Siamo troppo inconsistenti&quot;

        Da 12&deg; a 3&deg;, una grande domenica per George Russell nel GP di Spagna. Un podio molto inaspettato da parte dello stesso inglese, felice di aver scoperto una Mercedes molto competitiva con la W14 aggiornata. Bene aver battuto Aston e Ferrari A fine gara George ha detto: "Sono un po' sorpreso di questo ottimo risultato, senza dubbio. Complimenti al team che oggi mi ha dato una grandissima macchina, partire 12&deg; e arrivare sul podio &egrave; un gran risultato che va al di l&agrave; delle nostre speranze. Abbiamo avuto delle ottime sensazioni, siamo andati molto veloci oggi, tempi alla mano molto pi&ugrave; di Aston Martin e Ferrari. Abbiamo portato la vettura in una finestra migliore e questo ci ha permesso di salire sul podio". La classifica Piloti        

Russell, proprio come il compagno di squadra Hamilton, non si aspettava un risultato cos&igrave; consistente a Barcellona, dove Mercedes &egrave; stata chiaramente secondo forza

Russell: "Risultato al di là delle nostre aspettative"

Verstappen vince e si porta a un solo successo dal record si Senna. Per la Ferrari, quinta con Sainz, 11esima con Leclerc, è notte fonda

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