        Ventiquattro punti di distacco tra Ferrari e McLaren, alla vigilia del GP del Qatar, possono subire un capovolgimento radicale con il bottino di punti in palio a Losail. Tra Sprint e Gran Premio, passa una buona fetta del titolo Costruttori. McLaren &egrave; in vantaggio e ritrova una pista sulla carta favorevole alla MCL38. Ferrari &egrave; reduce da un recupero di punti a Las Vegas, inferiore per&ograve; alle attese. Cos&igrave; si procede verso il penultimo round della sfida tra Maranello e Woking. La sfida del 1990 Tutto ancora in ballo, diversamente da quanto accadde nel 1990. I giochi per il titolo Costruttori e quello Piloti si decisero a Suzuka. Una stagione nella quale Senna collezion&ograve; numerosi ritiri. Dal Messico al GP di Spagna, passando per Imola a inizio stagione, senza contare l'errore e il tamponamento del doppiato Nakajima nel GP del Brasile.  Prost, quell'anno al debutto in Ferrari, accanto a Mansell, port&ograve; la 641 F1 al successo in Francia. La vittoria al Paul Ricard fu la numero 100 per la Ferrari in Formula 1. Episodi che scrissero un campionato nel quale, Suzuka, produsse ancora una volta una pagina di storia. Il briefing piloti di Suzuka '90 Senna-Prost, nuovamente, ma su macchine rivali rispetto a un anno prima e l'episodio del sorpasso all'ultima chicane. Episodio che port&ograve; a un inverno di tensione tra Senna e il presidente della Federazione, Balestre. Serv&igrave; una lettera di "scuse" prodotta dalla McLaren perch&eacute; Senna riavesse la licenza per poter correre la stagione 1990. Al via, perch&eacute; decisivo fu lo start del GP del Giappone sulle sorti del mondiale, si arriva sull'onda di un briefing tra piloti e direzione gara nel quale, di fatto, Piquet solleva il problema del salto di chicane - per il quale Senna venne penalizzato l'anno prima -. Anzich&eacute; tornare indietro di fatto contromano, col rischio di un incidente, c'&egrave; la richiesta avanzata da Piquet di fermarsi e tornare in pista regolarmente, saltando la chicane. Richiesta che tutti i piloti approvarono. Una "vittoria" amara per Senna, che lasci&ograve; il briefing dei piloti: "Non posso sopportare questa cosa, &egrave; uno scherzo dopo quello che &egrave; successo lo scorso anno. &Egrave; uno scherzo la situazione e qui si &egrave; dimostrato, senza che dicessi nulla, con qualcuno che ha sollevato la questione e avete visto come tutti siano d'accordo. Lo scorso anno fu davvero negativo per me". La pole sul lato sbagliato e il no alla modifica Senna in pole nel GP del Giappone del '90, Prost in seconda posizione, come nel mondiale. A due gare dal termine, il francese non pu&ograve; permettersi uno zero in campionato, per tenere vive le chance di titolo e portare ad Adelaide il confronto finale. Ferrari reduce da un Gran Premio di Spagna vinto dal Professore e, prima, quello in Portogallo nel quale furono scintille tra Prost e Mansell al via. Allora, Alain entr&ograve; in polemica anche con Cesare Fiorio. Senna in pole, Prost secondo a Suzuka. Ma nella visione di Ayrton, la piazzola per il poleman era sul lato sbagliato, all'interno e sullo sporco. Qualcosa di penalizzante per chi aveva ottenuto il giro pi&ugrave; veloce. Dall'anno seguente, la piazzola venne spostata sulla traiettoria pulita.&nbsp; La richiesta di modificare lo start venne rigettata in quel week end dalla Federazione, la FISA, diversamente da quanto concesso in Germania, Messico e Portogallo alle richieste avanzate al venerd&igrave;. Un torto, l'ennesimo, percepito da Magic. Il resto &egrave; cronaca. In partenza, Prost scatta meglio di Senna e guadagna la testa della gara verso curva 1. Senna recupera metri e si lancia all'interno della velocissima prima piega. Il contatto &egrave; inevitabile. Entrambi finiscono nella ghiaia, ritirati. Senna &egrave; campione del mondo per la seconda volta. Quella sfida Ferrari-McLaren venne decisa cos&igrave;. Titolo Piloti e Costruttori assegnato ad Ayrton e alla McLaren. Non sei pi&ugrave; un pilota se non provi il sorpasso dove c'&egrave; lo spazio Rester&agrave; nella storia l'intervista successiva, ad Adelaide, di Jackie Stewart a Senna, nella quale Ayrton spiegava come "if you no longer go for a gap that exist, you are no longer a racing driver. Because we are competing", davanti alle obiezioni che sir Jackie Stewart opponeva sulla condotta di gara di Senna, i rischi e gli incidenti avuti in quegli anni. Tra i due arriv&ograve; un chiarimento successivo, dopo che Senna, al termine dell'intervista, giur&ograve; a Stewart che non gli avrebbe mai pi&ugrave; parlato. Nel '91 Senna ammise, proprio a Stewart, come la manovra del 1990 in partenza fosse stata intenzionale. Da l&igrave; inizi&ograve; un lavoro congiunto sul tema della sicurezza. In un'intervista a Oscar Orefici, Senna ricostruiva i fatti che portarono all'epilogo di Suzuka '90: "Nel mercoled&igrave; prima della gara, chiesi alla Federazione che la pole position fosse all'esterno, dissero di s&igrave;, poi sabato dopo la qualifica hanno detto di no. &Egrave; stato il fattore determinante della corsa. Partendo all'interno ho perso un po' terreno, all'esterno avrei fatto una bella partenza, sarei stato primo alla prima curva e forse non sarebbe successo niente".       

Resta scolpito nella storia della Formula 1 il via del GP del Giappone del 1990, che consegn&ograve; a Senna e alla McLaren le vittorie nei campionati Piloti e Costruttori. Un episodio decisivo, carico di retroscena

McLaren-Ferrari, la sfida: Senna-Prost '90 e "if you no longer go for a gap..."

        La velocit&agrave; di Charles Leclerc sul giro secco &egrave; indubbia, ma quest'anno spesso sono state evidenti anche le difficolt&agrave; della Ferrari SF-24 nel mettere in temperatura la gomma quando ci si gioca la posizione in griglia di partenza. Un qualcosa che richiede di lavorare sui dettagli, e che talvolta, come nelle qualifiche del GP Las Vegas, Carlos Sainz ha saputo fare meglio di Leclerc. Quante difficolt&agrave; nel riscaldare le gomme Ecco come il monegasco della Ferrari ha analizzato il suo sabato nel Nevada ai microfoni di Sky: "Non sono mai riuscito a mettere in temperatura la gomma per il giro secco in questo weekend. Peccato perch&eacute; sul passo siamo forti e sono a mio agio con la macchina, ma &egrave; stato un disastro (la preparazione per il giro veloce in Q3, ndr). Sainz c'&egrave; riuscito, io mai dalle FP1 in poi. E' stato deludente. Ci ho provato a lavorarci, ma non ho mai trovato la strada giusta. Nelle libere avevo fatto comunque dei buoni tempi ma dopo alcuni giri di preparazione, Carlos invece ci riusciva subito ed ha pagato in qualifica". In vista della gara ha aggiunto: "Spero domani di avere pi&ugrave; ritmo per la gara. Dobbiamo stare davanti alle McLaren come abbiamo fatto negli ultimi weekend. In qualifica per una ragione o l'altra ci sono dettagli difficili da capire, parlo per me ma anche Hamilton ad esempio era fortissimo in FP3. Capita magari che nel giro di lancio devi rallentare all'ultima curva e succede che arrivi in curva 1 senza temperatura all'anteriore, che &egrave; quanto accaduto in Q3. Succedono cose strane. Partiamo secondi e quarti ed entrambi davanti alle McLaren, per cui non &egrave; una brutta giornata, per&ograve; ora dobbiamo concretizzare domani". La griglia di partenza enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FWAABD82742458EB68/ev/4232975/lng/it sky:sc:968780:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a       

Il monegasco della Ferrari non ha nascosto la delusione per le sue difficolt&agrave; nel mettere in temperatura le gomme, ma comunque per il Cavallino &egrave; una giornata positiva, perch&eacute; entrambe le SF-24 scatteranno davanti alle McLaren

Leclerc: "Sono deluso, ma partiamo davanti alle McLaren e..."

        La Ferrari che si affaccia sul GP di Las Vegas lancia nella mischia un nuovo fondo. Un elemento provato in pista per leggere se i numeri visti in fabbrica correlano con la realt&agrave;. Sono interventi sostanziali - sebbene non verranno utilizzati nel corso del week end - quelli presentati a Las Vegas, che mandano in secondo piano, o quasi, le modifiche apportate sulla tavola e il pattino, a seguito della direttiva tecnica emessa dalla FIA.&nbsp; Vasseur, concentrati sul titolo&nbsp; Si cambia, senza troppi problemi, perch&eacute; l'attenzione va concentrata altrove. &Egrave; il Vasseur-pensiero, quando dice: "Abbiamo dovuto fare una modifica, s&igrave;, per&ograve; abbiamo avuto anche la conferma dalla FIA che la tavola era in regola. Penso che sia stata la giusta predisposizione, la nostra, di non aprire una battaglia, perch&eacute; voglio rimanere concentrato sul campionato e non su questo genere di discussioni. Per&ograve;, &egrave; stato un approccio strano". GP Las Vegas, Hamilton in testa nelle libere 2 Scendendo nella sostanza dell'aggiornamento, accanto a un intervento specifico per Las Vegas, legato ai flap riprofilati dell'ala anteriore, scaricati per bilanciare il carico aerodinamico con l'ala posteriore, &egrave; il fondo a salire in cattedra. Fondo nuovo dalle fences al bordo Si tratta di un aggiornamento vero e proprio, che coinvolge sia la porzione anteriore, con l'angolazione modificata delle fences (i canalizzatori avanzati che guidano i flussi verso i canali Venturi) che il bordo del pavimento. Ferrari ha dettagliato la novit&agrave; spiegando come le modifiche alle fences siano mirate al miglioramento dell'andamento del flusso verso il fondo. Cambiano anche i volumi, ottimizzati, della parte anteriore del fondo, il bordo esterno e l'isolamento del diffusore dai vortici. L'elemento pi&ugrave; facilmente visibile - come documentato dal giornalista Albert Fabrega su X - del nuovo fondo Ferrari, provato nel corso delle libere 1, per poi tornare alla specifica introdotta a Monza, &egrave; proprio il trattamento del bordo.  El nuevo fondo experimental de Ferrari. Solo en un coche para hacer comparativa. Tambi&eacute;n nuevos flaps ala delantera. #f1 pic.twitter.com/8nw9mEJzmB &mdash; Albert Fabrega (@AlbertFabrega) November 22, 2024    Un labbro adesso molto pi&ugrave; regolare nell'andamento esterno e dal profilo pi&ugrave; arcuato nel raccordo con i quattro elementi rigidi, caratterizza la zona centrale. Diverso anche l'intaglio e l'angolazione del bordo davanti al tirante di sostegno davanti alle ruote posteriori.&nbsp; Labbro a parte, gli interventi sui volumi si intravedono anche nella lavorazione molto pi&ugrave; tridimensionale alla base delle pance (in corrispondenza dello sponsor NGK).&nbsp; Un intervento importante da scoprire se torner&agrave; a essere verificato a Losail, una pista molto pi&ugrave; completa ed esigente sulla monoposto. enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FW86DB0564931B688D/wv/3/ev/4232972/limit/30/lng/it sky:sc:968524:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a       

Vasseur parla degli adeguamenti fatti dopo la DT FIA e la concentrazione sulla lotta iridata. Nelle libere 1 provato un fondo evoluzione, verificato in pista rispetto alle indicazioni viste in fabbrica

Ferrari, focus sugli sviluppi più che sulle polemiche: provato un nuovo fondo

Racing Bulls si prepara per illuminare il weekend di Las Vegas con una livrea pi&ugrave; scintillante che mai ispirata alle luci della Sin City. Il tema principale del design sono i glietter, che brillano su una livrea blu e verde. L&#39;idea nasce da una collaborazione con Emmy Keke Palmer, attrice, cantante, e conduttrice americana che ha lanciato la Cash App Visa Glitter Card.  Yuki Tsunoda e Liam Lawson sfoggeranno non solo una livrea unica, ma anche delle tute speciali in tinta con il colore della monoposto. Anche il garage del team e le divise si vestiranno di glitter in occasione del magico GP della Sin City. I tifosi che parteciperanno al GP potranno ammirare la particolare livrea al Topgolf Las Vegas, dove sar&agrave; esposta sul driving range per tutto il weekend.    Le dichiarazioni dal team  &quot;Non sarebbe Las Vegas senza un tocco di luccichio e, essendo la patria dello sfarzo, ci &egrave; sembrato giusto portare questa livrea alla gara di Las Vegas [...]&quot;  Cos&igrave; Peter Bayer, CEO di Visa Cash App ha commentato il lancio della livrea, aggiungendo che questa citt&agrave; ha un posto speciale nella storia del team, poich&eacute; proprio qui &egrave; stata lanciata la VCARB ad inizio anno.  Catherine Ferdon, CMO di Cash App ha poi dichiarato: &quot;Con la nostra co-sponsorizzazione di VCARB, miriamo a portare la magia della Formula I a pi&ugrave; persone e a rendere lo sport pi&ugrave; accessibile. Questa prima rivelazione della livrea digitale, ispirata alla nostra Cash App Glitter Card &egrave; un altro esempio dell&#39;approccio differenziato di Cash App per connettersi con i clienti. [...]&quot;  Il design incarna l&#39;energia e l&#39;espressione s&eacute; in una notte in cui il team dovr&agrave; brillare per dimostrare al mondo di poter illuminare la notte pi&ugrave; magica della F1.  Non solo Racing Bulls  Il team di Faenza non &egrave; stato l&#39;unico a presentare una livrea speciale in occasione del GP di Las Vegas, anche Sauber e Alpine hanno mostrato una veste nuova.  La scuderia di Bottas e Zhou correr&agrave; con delle fiamme sulla fiancata, look molto audace e rock &#39;n roll!    Alpine ha presentato una livrea sui toni del fucsia, che si sposa perfettamente con l&#39;atmosfera eccentrica della Sin City!    Insomma: un look speciale per un&#39;occasione speciale, il GP di Las Vegas &egrave; pronto a regalare mille emozioni. 

Las Vegas si illumina con la livrea presentata dal team di Faenza, tutte le colorazioni speciali del weekend

Racing Bulls scintilla a Las Vegas, la livrea speciale per una notte magica

        Lo show che si terr&agrave; il prossimo 18 Febbraio alla O2 Arena di Londra vedr&agrave; svelate solo le livree delle monoposto. Ogni team, infatti, avr&agrave; poi la possibilit&agrave; di presentare la propria vettura con il tradizionale lancio individuale. Lo spettacolo londinese, andato sold out in pochissimi minuti, non sar&agrave; quindi l&rsquo;unico evento pre-stagionale. A Maranello gi&agrave; si parla di un caloroso benvenuto a Lewis Hamilton, con una presentazione che avverr&agrave; in grande stile a Fiorano. La Ferrari, infatti, mostrer&agrave; solo la colorazione in occasione dell&rsquo;evento ufficiale e terr&agrave; i dettagli per la cerimonia in casa. Ferrari, presentazione a Fiorano per la prima volta di Hamilton La Scuderia ha indetto un concorso per permettere a 3 fortunati tifosi di assistere dal vivo alla presentazione. I clienti che acquisteranno un biglietto per i Musei Ferrari avranno la possibilit&agrave; di essere estratti per partecipare in prima persona all&rsquo;evento. Il Cavallino non poteva di certo permettere che una svolta cos&igrave; grande come quella del 7 volte campione in scuderia passasse cos&igrave; inosservata. Per accogliere Sir Lewis serve una cerimonia in grande stile ormai nella tradizione della Ferrari. La possibilit&agrave; di presentare privatamente le proprie monoposto sar&agrave; l&rsquo;occasione giusta anche per le scuderie minori di avere per un giorno l&rsquo;attenzione di appassionati e della stampa mondiale, possibilit&agrave; ridotta da un evento cos&igrave; grande come quello di Londra in cui saranno presenti i top team. Con una Formula 1 sempre pi&ugrave; vicina al pubblico americano, lo show in grande stile alla O2 Arena non ha sorpreso gli appassionati, che per&ograve; ricercano ancora l&rsquo;autenticit&agrave; dello sport tanto amato. Per molti tifosi, infatti, le presentazioni individuali delle monoposto costituiscono un&rsquo;occasione per godersi al meglio l&rsquo;attesa della nuova stagione giorno dopo giorno. L'evento in grande stile di Londra, quindi, sar&agrave; per molti team solo un "antipasto" per le presentazioni ufficiali cos&igrave; amate da tanti appassionati. McLaren, rush finale: "Daremo tutto in entrambi i campionati"       

L&rsquo;evento organizzato dalla Formula 1 a Londra prima dell&rsquo;inizio della stagione vedr&agrave; solo l&rsquo;esibizione delle livree: i team programmano le presentazioni individuali, Ferrari lancia il concorso per i fan

F1: i team pronti al lancio delle monoposto, a Londra solo le livree

        Sabato scorso 16 novembre Giampaolo Dallara ha compiuto ottantotto anni e queste righe vengono scritte proprio mentre lui sta spegnendo le candeline della torta, quindi gli auguri, oltre che sentiti, son puntuali e retroattivamente recapitabili. Ma, in fondo, il compleanno del patron lo uso, se mi permettete, oltre che per il piacere di mandargli un abbraccio a nome di As, anche come pretesto per andare a toccare un argomento non meno interessante, sensibile e illuminante. Anzi, prezioso, per capire come va il nostro mondo e quello pi&ugrave; grosso, lo universo mondo che tutte le umane cose contiene e move. Giampaolo Dallara, dopo Enzo Ferrari, &egrave; l&rsquo;italiano che ha ottenuto e mantiene maggior successo nella storia dell&rsquo;automobile da corsa, contando passato, presente e futuro. Un Costruttore al top A differenza del Drake, prima &egrave; divenuto ingegnere e poi imprenditore, non solo disegnando la Miura a un&rsquo;et&agrave; in cui adesso i neolaureati ancora prendono la paghetta dai genitori, salvo realizzare a 34 anni la sua prima F.1, la De Tomaso, per poi dare una mano a Frank Williams, prima di mettersi in proprio facendo decollare Walter Wolf in Can-Am, nel 1977. L&rsquo;anno seminale in cui con la ex Talon divenuta Wolf-Dallara WD1 si lancia Gilles Villeneuve e anche la stagione in cui si vede sfrecciare la &ldquo;Wolfina&rdquo; di F.3, progenitrice delle tante Dallara che cambieranno per sempre la categoria. Presto accompagnate dalle monoposto parmensi che rivoluzioneranno, a turno, oltre alla Tre, la serie cadetta, con l&rsquo;azienda pronta anche a colonizzare - da Cheever al top di Indy 1997 -, pure la IRL, ovvero IndyCar, Indy e anche l&rsquo;Imsa, senza trascurare i proto vincenti in varie epoche, ossia Audi e Ferrari, con l&rsquo;Hypercar che tanto deve alla factory italiana anche per la Cadillac e la Bmw. Dallara &egrave; le corse! Insomma, Dallara mica partecipa alle corse, no, di pi&ugrave;: &ldquo;&egrave;&rdquo; le corse. Con una versatilit&agrave; imprenditoriale telescopica, neorinascimentale-mercantile di lungimiranza fiamminga, capace di mandare in pensione, a fine &rsquo;900 e inizio terzo millennio, tutte le pi&ugrave; gloriose factory anglosassoni di auto da corsa chiavi in mano, ovvero March, Lola, Ralt e Reynard, senza trascurare le Usa oriented Riley&amp;Scott, G.Force e Swift, per tacere le altre, che ve n&rsquo;&egrave; una lunga fila, di ex combattenti e reduci. Dallara nei decenni, con seriet&agrave;, razionalit&agrave;, solidit&agrave; e qualit&agrave; ha letteralmente fatto pulizia etica e etnica nel mercato delle propedeutiche monoposto maggiori e della serie premier statunitense e perfino giapponese. L'esempio Haas E a tutt&rsquo;oggi, in Formula Uno, la stessa ammirata Haas altro non &egrave; che un ircocervo met&agrave; Dallara e met&agrave; Ferrari, a fondere armoniosamente la filosofia e le eccellenze di entrambi i marchi, utilizzati come engineering, sulla scia ideale di quanto di buono la Casa dell&rsquo;ingegnere seppe fare con la Bms di Beppe Lucchini, da fine Anni &rsquo;80 alla prima parte dei &rsquo;90. Insomma, in un Paese normale, in una nazione che serenamente ha un inno, una bandiera e dei cittadini simbolo, uno come Giampaolo Dallara sarebbe o dovrebbe essere minimo minimo senatore a vita - fino a che ne avremo, dico -, avrebbe proposte da ministro o alla peggio - anzi, alla meglio, saltando a pie&rsquo; pari la politica d&rsquo;ogni colore -, verrebbe intervistato da Tg e programmi d&rsquo;approfondimento ogni d&igrave;, per spiegare e dispensare consigli, dopo tutti i miracoli che ha fatto, compreso quello di chiamare al suo fianco uno a 24 carati quale Andrea Pontremoli, in veste di Ad. Ci&ograve; detto in ambito racing e alla voce monoposto commerciabili, Dallara &egrave; il made in Italy pi&ugrave; vincente in tutta la storia dell&rsquo;automobilismo e il pi&ugrave; prestigioso e diffuso sul pianeta Terra. Ma, fateci caso, in Tv o altrove Giampaolo Dallara non c&rsquo;&egrave; mai. N&eacute; la sera, in prime time, n&eacute; la mattina presto, quando di solito chiamano quelli pi&ugrave; intelligenti, che per&ograve; &egrave; evidentemente bene mostrare a orari in cui ascoltandoli non si sente coglione nessuno di noi. No, tra gli imprenditori e i racer pi&ugrave; vincenti e di successo, Giampaolo Dallara &egrave; il pi&ugrave; invisibile nella storia d&rsquo;Italia. E sapete perch&eacute;? Okay, da una parte lui &egrave; talmente brava persona e galantuomo misurato, che &rsquo;sta cosa d&rsquo;essere invisibile sotto sotto gli leva un bel peso e gli d&agrave; serenit&agrave;. Lui, in fondo, non baratterebbe per nulla al mondo la presenza a, che so, &ldquo;Ballando con le stelle&rdquo;, per un pomeriggio coi nipoti, un tressette al bar con gli amici o il gusto di spararsi una partita allo stadio della sua squadra preferita. Cio&egrave;, l&rsquo;invisibilit&agrave; di Giampaolo Dallara non &egrave; un problema suo, ma spicca come indice rivelatore di un problema etico-culturale tutto nostro. Ch ingiustizia... Perch&eacute; il nostro sistema di vetrine o veline informative e formative nazionalpopolari ha tempo per talent show, Tg delle digrazie, marchettoni politici di tutti i colori, giochini cretini e special su mostri, ladroni o smutandate, ma di default non presenta quasi mai spazi virtuosi o tribune meritocratiche per personaggi come Giampaolo Dallara o per tutti i Giampaolo Dallara del nostro mondo e/o di altri comparti. Peggio ancora, da noi delle corse, se ci sono italiani da portare e vantare come guru, in genere ci si rivolge a ben altro vivaio, andando a pescare non raramente tra chi, pur facendo tanto chic, non passerebbe l&rsquo;esame di coscienza neanche copiando. Per tutto questo, vedete, ogni anno - e sono tanti, tantissimi - che applaudo Giampaolo Dallara premiato alla Festa dei nostri Caschi d&rsquo;Oro alla voce &ldquo;Italia che vince&rdquo;, godo come il riccio non solo sul piano sportivo, ma anche su quello morale. Perch&eacute; dietro quella sua genialit&agrave; imprenditoriale abilmente nascosta dalle fattezze somatiche del buon padre e nonno di famiglia, si nasconde un superitaliano meraviglioso e invisibile, che invece meriterebbe, a ogni canto di gallo, boatos, cori di giubilo, applausi e canti benauguranti, anche con la pura scusa del compleanno, certo. Ma diretti per l&rsquo;occasione a risarcire e restaurare l&rsquo;Italia tutta dall&rsquo;ingiustizia compiuta da chi lo ignora, Giampaolo, perch&eacute; in ben altre faccende e faccendieri affaccendato.       

Sabato scorso ha festeggiato il compleanno un superitaliano che meriterebbe d'essere meno "invisibile" tra i media generalisti

Gli 88 anni di Giampaolo Dallara

        Esattamente 24 anni dopo l'uscita al cinema de Il Gladiatore di Ridley Scott, arriva nelle sale cinematografiche dal 14 novembre il suo atteso sequel. Questa volta, per&ograve;, non ci sar&agrave; pi&ugrave; l'iconico Massimo Decimo Meridio di Russell Crowe. Al centro della scena Lucio, nipote di Marco Aurelio e figlio di Lucilla, interpretato da Paul Mescal. In vista dell'arrivo de Il Gladiatore II, la Ferrari&nbsp;ha annunciato la sua partnership con Paramount Pictures per una speciale iniziativa che ne celebra il lancio, e che vuole rendere omaggio ad una storia di ambizione e resilienza &ndash; valori molto vicini alla Scuderia di Maranello.  Leclerc e Sainz in nome della storia Al centro di questo legame c'&egrave; una sola parola: il rispetto. Quello per la storia accanto alla volont&agrave; incessante di progredire, la celebrazione di una tradizione di eccellenza che convive con la spinta continua verso nuovi orizzonti. E cos&igrave; Charles Leclerc e Carlos Sainz, parteciperanno alla premi&egrave;re mondiale de Il Gladiatore II a Londra, indossando smoking disegnati su misura dal Direttore Creativo della Rossa, Rocco Iannone, in rappresentanza del lato sportivo della collaborazione al lancio del film. Lorenzo Giorgetti, Chief Racing Revenue Officer di Ferrari, ha detto di essere &ldquo;entusiasti di celebrare Gladiatore II insieme a Paramount Pictures, un riferimento nel cinema come Scuderia Ferrari HP nel mondo delle corse. Insieme porteremo i nostri fan in una nuova dimensione di intrattenimento che mette in risalto la nostra eredit&agrave; condivisa di innovazione ed eccellenza. Al Gran Premio di Las Vegas gli attori Paul Mescal, Connie Nielsen e Fred Hechinger si uniranno a noi indossando look di collezione e abiti su misura firmati Ferrari: questo porter&agrave; Ferrari Lifestyle al centro della scena, fondendo il fascino del cinema al motorsport in un connubio unico&rdquo;. Marc Weinstock, Presidente del Marketing e della Distribuzione Worldwide di Paramount Pictures, ha invece dichiarato: "Il Gladiatore II offrir&agrave; al pubblico un'esperienza visiva straordinaria. Le dimensioni e la portata dell&rsquo;operazione potevano portarci a collaborare solo con Scuderia Ferrari HP, il team sportivo pi&ugrave; iconico, adrenalinico ed esaltante al mondo&rdquo;. La storia di Ettore Bugatti diventa un film       

La Scuderia di Maranello si prepara alla grande prima londinese e al GP Las Vegas promette una sorpresa davvero "storica"

Leclerc e Sainz diventano "Il Gladiatore": la Ferrari sbarca al cinema

        Piccola rivoluzione nella pre stagione della Formula 1: per la prima volta nella storia, nel 2025 tutte le scuderie presenteranno contemporaneamente le loro nuove monoposto, in un evento organizzato direttamente dalla F1. L'appuntamento &egrave; fissato per il 18 febbraio a Londra, una settimana prima dei test invernali in Bahrain. E proprio come un gran premio, i tifosi potranno accedere all'evento pagando un biglietti, le cui prevendite si apriranno a breve. Presentazioni singole addio Ormai da molto tempo, l'imperativo della Formula 1 e di Liberty Media &egrave; diventato quello di creare spettacolo anche laddove di solito ce n'&egrave; poco. Una filosofia che ha portato alla nascita dei vari format delle Sprint Race, e che ha portato a ideare la gara tra i rookie che si svolger&agrave;, probabilmente dal prossimo anno, dopo la fine della stagione. Quello delle presentazioni dei team era un altro argomento da tempo allo studio da parte di Liberty Media, che ha ora ufficializzato la decisione di creare un unico grande evento con tutti i 10 team, i 20 piloti e i team principal. Addio quindi alle innumerevoli e variegate presentazioni singole che ogni anno animano il mese di febbraio, tra pubblicazioni di rendering e shakedown in pista: tutte le squadre sveleranno le loro livree (questo il termine utilizzato dalla F1 stessa, probabilmente lasciando ai team la possibilit&agrave; di mantenere celata la nuova monoposto fino ai test del Bahrain) il 18 febbraio, nell'evocativa location dell'arena The 02. "Per la prima volta riuniremo i nostri fan, tutte le 20 superstar del nostro sport e alcuni ospiti molto speciali per dare ufficialmente il via alla nostra nuova stagione e celebrare il nostro 75&deg; anno di gare - ha spiegato Stefano Domenicali, Presidente e CEO della Formula 1 - Questa &egrave; una fantastica opportunit&agrave; per i fan di tutte le et&agrave; di vivere da vicino l'incredibile spettacolo di intrattenimento che &egrave; la Formula 1".  "La FIA &egrave; lieta di unirsi ai nostri colleghi della FOM e a tutti i team nell'organizzazione dell'evento inaugurale di lancio della stagione di Formula 1. L'occasione funger&agrave; anche da degno preludio alla celebrazione del 75&deg; anniversario dello sport per tutta la stagione 2025" ha aggiunto il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem. Come partecipare all'event di Londra All'evento, che prender&agrave; il via alle 21:00 italiane, si potr&agrave; assistere con un biglietto dal prezzo compreso tra le 58 e le 113 sterline a seconda della zona scelta all'interno dell'arena (al cambio attuale, da 70 a 136 euro). Le prevendite dei biglietti si apriranno il 15 novembre. Per tutti gli altri, l'evento sar&agrave; comunque trasmesso in diretta con modalit&agrave; che verranno comunicate pi&ugrave; avanti. Leclerc, Las Vegas &egrave; favorevole ma il freddo sar&agrave; un ostacolo       

L'evento avr&agrave; luogo a Londra e segner&agrave; una piccola rivoluzione nella pre stagione della Formula 1

F1, nel 2025 un evento unico per le presentazioni delle monoposto

In questa storia c&#39;entrano ritardi aerei, nevicate, assetti che non quadrano ed un sogno cos&igrave; che non ritorna mai pi&ugrave;. Ne sa qualcosa Clay Regazzoni, che nel 1974 vide tramontare, per sempre, il sogno di diventare campione del mondo in Formula 1. A sorridere fu Emerson Fittipaldi, in quella che fu, a tutti gli effetti, la prima sfida iridata tra Ferrari e McLaren della storia.    Nastri di partenza: stagione intrigante  Ai nastri di partenza, il 1974 &egrave; una stagione strana. Perch&eacute;, per la seconda volta in tutta la storia della F1, al via non c&#39;&egrave; il campione del mondo in carica: Jackie Stewart ha detto basta alla fine del &#39;73, come prima di lui solo Mike Hawthorn aveva fatto (1958). Era capitato di non avere il campione al via anche nel &#39;71, stagione alla quale Jochen Rindt, per ovvi motivi, non pot&eacute; prendere parte in quanto perse la vita a Monza 1970, divenendo l&#39;unico campione del mondo postumo in tutta la storia della F1. Senza Stewart, il numero 1 (&egrave; pure l&#39;anno in cui i numeri diventano fissi per tutto il campionato, senza variare da gara a gara) &egrave; roba per la Lotus campionessa in carica tra i Costruttori: il team lo d&agrave; a Ronnie Peterson che sar&agrave; cos&igrave; l&#39;unico a correre con l&#39;1 senza essere campione in carica in tutta l&#39;era dei numeri fissi.&nbsp;  Quelle che saranno protagoniste, Ferrari e McLaren, ai nastri di partenza si presentano un po&#39; in sordina. Alla Ferrari &egrave; cambiata la coppia dei piloti: &egrave; arrivato Clay Regazzoni e, su sua indicazione, il giovane Niki Lauda, suo ex compagno alla BRM. Luca Cordero di Montezemolo &egrave; ormai perfettamente calato nella parte di responsabile della Squadra Corse mentre Mauro Forghieri, dopo un&#39;annata spesa al centro studi di Fiorano, &egrave; tornato completamente in sella al timone tecnico nel 1973, ridando lustro all&#39;ultima 312 della generazione &quot;B&quot;: la 312 B3. A facilitare tutto ci&ograve;, la decisione, sofferta, di abbandonare il Mondiale Prototipi per concentrarsi sulla F1. La McLaren invece, dopo il buon debutto della M23, &egrave; pronta a raccogliere i frutti del nuovo modello: ottimo il colpo di mercato che porta Emerson Fittipaldi nel team inglese.    Stagione al replay: 7 vincitori diversi in 15 GP  La stagione parte subito a gennaio, al GP Argentina: &egrave; la corsa della beffa per l&#39;idolo locale Reutemann, che perde il successo al penultimo giro per problemi alla sua vettura. Ringrazia la McLaren con Denny Hulme, che vince: nel giorno del primo podio di Lauda (2&deg; davanti a Regazzoni), sar&agrave; l&#39;ultimo successo in carriera per Hulme. Poco gloria per Fittipaldi, 10&deg;, che per&ograve; si rif&agrave; nel GP di casa in Brasile: vince una corsa interrotta dopo 32 giri per acquazzone. In Sudafrica nessuno dei candidati al titolo va a punti, nemmeno la Tyrrell di Scheckter, e vince Reutemann con la Brabham. In Spagna, invece, &egrave; il gran giorno della prima vittoria di Lauda: Regazzoni completa la doppietta in una domenica che segna il ritorno al successo della Ferrari dopo quasi due anni di digiuno, ed a Maranello capiscono che per il titolo ci si deve quantomeno provare. La Ferrari potrebbe infatti fare doppietta pure a Monaco, in una giornata da demolition derby (13 vetture superstiti su 25 dopo appena 12 giri di gara!): Regazzoni, in testa, va per&ograve; lungo e perde la gara, potrebbe vincere Lauda ma Niki va ko per problemi all&#39;iniezione. Vince Peterson su Scheckter e Jarier, e comincia una fase particolare del campionato: Scheckter vince il Svezia, Lauda in Olanda, Peterson in Francia e di nuovo Scheckter in Gran Bretagna. Dopo 10 GP, a cinque dal termine, la classifica &egrave; elettrizzante: Lauda 38 punti, Fittipaldi 37, Scheckter e Regazzoni 35. E&#39; la corsa successiva che lancia Clay, il quale vince in Germania (suo unico successo dell&#39;anno) nel giorno dei ritiri di Fittipaldi e Lauda e del 2&deg; posto di Scheckter, situazione che gli consente di portarsi in testa al campionato. Sar&agrave; comunque un finale da cuori forti: in Austria tutti dietro a Reutemann, a Monza vince Peterson ed in Canada Fittipaldi. Siamo alla vigilia di Watkins Glen, ultima prova dell&#39;anno: Fittipaldi e Regazzoni sono appaiati in testa con 52 punti, Scheckter insegue con poche speranze a 45, Lauda, con 38, &egrave; gi&agrave; fuori dai giochi dopo quattro ritiri consecutivi. Per il Costruttori, invece, ci sono Ferrari e McLaren: davanti gli inglesi 70-65.    Finalone al Glen: il sogno infranto di Regazzoni  Il GP degli Stati Uniti a Watkins Glen &egrave; il numero 250 nella storia di una F1 che in quel 1974 &egrave; al quarto di secolo, registrando in quell&rsquo;annata la 25&deg; edizione del campionato istituito nel 1950.&nbsp;C&rsquo;&egrave; per&ograve; un antefatto notevole, prima del GP in America: per varie peripezie Mauro Forghieri, tra voli in ritardo e nevicate incontrate per strada, riesce a raggiungere la pista solo a prove concluse, con Regazzoni 9&deg; appena dietro a Fittipaldi. Tutto &egrave; ancora da scrivere, insomma, ma il problema &egrave; che l&rsquo;occhio vigile di Mauro non ha potuto seguire le prove e parlare con i piloti, senza poter dare il suo importante, o forse fondamentale, contributo per trovare la giusta messa a punto. Questi sono pensieri che vengono a ritroso, a vedere come si sviluppa la gara: perch&eacute; Clay parte pure bene, ma non ha mai ritmo per tutta la corsa, tant&rsquo;&egrave; che Emerson ci mette neanche un giro a ripassarlo. In una corsa che vive di tristi addii (come quello di Danny Hulme, ko al 5&deg; giro per guasto al motore nell&rsquo;ultimo Gp della carriera) e speranze infrante (Jody Scheckter ritirato dopo 44 dei 59 giri in programma), si consuma anche la tragedia di Helmuth Koinigg: l&rsquo;austriaco della Surtees, amico di Lauda, perde la vita in seguito ad un episodio che ha dell&rsquo;assurdo. Koinigg esce alla Toe (scoppio della gomma o rottura della sospensione tra le possibili cause) e prova a tenere in pista la macchina, ma la conformazione in discesa del tratto gli impedisce di fermare la vettura, che finisce contro il rail: la velocit&agrave; non &egrave; elevata, ma l&rsquo;altezza del rail &egrave; la peggiore possibile ed il pilota viene, purtroppo, decapitato. Provoca brividi ancora oggi, raccontarlo o sentirlo: e pensare che in quell&rsquo;epoca, il corpo del pilota viene portato via avvolto da un lenzuolo bianco mentre intorno la gara prosegue. Prosegue per incoronare Emerson Fittipaldi, che con Regazzoni attardato vive una domenica di controllo: &ldquo;Emmo&rdquo; alla fine sar&agrave; 4&deg;, risultato pi&ugrave; che sufficiente con Regazzoni appena 11&deg;. Clay, quella volta, vive una delle gare pi&ugrave; difficili della carriera: tanti problemi alla macchina, ben tre soste e di fatto &egrave; impossibilitato anche solo a provarci per il titolo. Chiuder&agrave; a 4 giri dal vincitore: l&rsquo;occasione iridata, per lui, non torner&agrave; mai pi&ugrave;. 

Con un Cavallino Rampante che ha appena avviato la ricostruzione con Regazzoni, Lauda e l&#39;addio ai Prototipi, Clay si gioca il titolo nella prima sfida iridata tra Ferrari e McLaren, ma vincer&agrave; Emerson Fittipaldi

Ferrari-McLaren, grandi sfide: 1974, il sogno infranto di Regazzoni

        Lancia segna il suo ritorno nel mondo del rally e lo fa con il supporto di Sparco, storico partner tecnico, che ha accompagnato il marchio torinese nei suoi pi&ugrave; grandi trionfi. La collaborazione tra Lancia e Sparco, iniziata negli anni d&rsquo;oro del rally, si rinnova oggi con il programma Rally 2025, che vede protagonista la nuova Ypsilon Rally4 HF, progettata specificamente per le competizioni. Sparco metter&agrave; a disposizione di pilota e copilota il kit completo di abbigliamento da gara - che comprende tute, sotto-tute, guanti, scarpe - sviluppati a partire dai pi&ugrave; alti livelli di sicurezza, comfort e prestazioni e frutto di un continuo lavoro di ricerca e sviluppo. Metter&agrave; inoltre a disposizione tutti i supporti tecnici di sicurezza della vettura - tra cui le cinture di sicurezza, il volante, i pedali di guida e l&rsquo;installazione degli innovativi sedili Matrix 8855-2021. Il ritorno di Lancia nei Rally &egrave; previsto ufficialmente nel Campionato Italiano Rally 2025, con il primo Trofeo Lancia. Il trofeo prevede sei gare a partire da aprile 2025 all&rsquo;interno del Campionato Italiano Rally. Ai piloti verr&agrave; data l&rsquo;opportunit&agrave; di dimostrare il loro talento con il supporto di un pacchetto completo, che include: abbigliamento tecnico, hospitality, assistenza tecnica e fornitura di ricambi in gara, visibilit&agrave; e comunicazione sul Trofeo e soprattutto un montepremi totale del valore di circa 300.000 euro, considerando i premi gara, i premi di fine stagione per i vincitori di categoria e il premio finale al vincitore assoluto del Trofeo, che infatti avr&agrave; la possibilit&agrave; di partecipare al Campionato Europeo Rally 2026 con la Ypsilon Rally4 HF del team Lancia Corse HF, garantendogli un&rsquo;esperienza fondamentale nel mondo delle competizioni rallystiche professionistiche.       

Protagonista dal 2025 la nuova Ypsilon Rally4 HF

Lancia torna ai rally con il supporto Sparco

In Messico la Ferrari si lancia nel mondiale e Carlos si sublima

Il senso profondo del trionfo di Sainz

Il GP degli Usa sta per arrivare e due team hanno svelato la loro livrea speciale per l'occasione. Stiamo parlando di Haas e Alpine: la prima è caratterizzata da elementi simbolici americani come aquile, stelle e i colori della bandiera su sfondo nero, la seconda è "arancione tramonto", in collaborazione con Xbox, per celebrare il lancio del nuovo videogioco "Indiana Jones e l’Antico Cerchio" 

Alpine come Indiana Jones e Haas come un'aquila: le livree speciali per il GP Usa

        Formula 1 annuncia di aver stretto una partnership con Hot Wheels dal 2025: le monoposto saranno infatti acquistabili in ripoduzione su scala 1:64. In attesa del lancio delle riproduzioni ufficiali dei team di F1, Hot Wheels ha gi&agrave; messo sul mercato un modellino speciale in edizione limitata. Adrenalina da F1 anche per i collezionisti Il modellino in questione &egrave;&nbsp;caratterizzato da una livrea personalizzata e sar&agrave; possibile anche poter cambiare gli neumatici della stessa automobilina come in un vero e proprio pit-stop. Oltre all&rsquo;accordo con Hot Wheels e Mattel, la F1 ha recentemente avviato un'interessante collaborazione anche con LEGO.&nbsp; "Questa entusiasmante collaborazione con Mattel unir&agrave; l'adrenalina delle corse automobilistiche all'emozione delle macchinine e offrir&agrave; l'opportunit&agrave; di vedere i dettagli che caratterizzano un'auto di F1, tutto nel palmo della mano", ha dichiarato Emily Prazer, Chief Commercial Officer di Formula 1. "&Egrave; pi&ugrave; di una semplice partnership: &egrave; una celebrazione della velocit&agrave;, della creativit&agrave; e dell'innovazione che offrir&agrave; ai fan un nuovo modo di avvicinarsi a questo sport". "Hot Wheels ha sempre coltivato questo spirito di sfida, quindi la partnership con la Formula 1 &egrave; naturale ed emozionante", ha aggiunto Roberto Stanichi, responsabile dei veicoli e dei set da costruzione di Mattel. "Unir&agrave; due delle pi&ugrave; grandi comunit&agrave; di fan al mondo, condividendo la loro passione per le auto e le corse. In collaborazione con la Formula 1, abbiamo messo a punto un programma che consente ai bambini di riprodurre l'emozione delle corse della F1. Come Hot Wheels, la F1 &egrave; incentrata sul brivido e sulle prestazioni delle auto, e l'ampia collezione che abbiamo creato porter&agrave; i fan della F1 a un livello superiore grazie anche a delle esperienze digitali e di vendita al dettaglio".             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Hot Wheels (@hotwheelsofficial)      Lando Norris al volante della McLaren P1... ma &egrave; fatta di mattoncini Lego!       

Le riproduzioni delle vetture ufficiali arriveranno a breve, intanto &egrave; gi&agrave; in vendita un nuovo modellino unico

F1 e Hot Wheels, insieme per produrre i modellini delle monoposto

Roma, settembre 2024 &ndash; Autocentri Balduina, storica concessionaria e punto di riferimento nel panorama automobilistico romano, &egrave; orgogliosa di annunciare il lancio della nuova Audi Q6 e-tron. Questo SUV elettrico di ultima generazione rappresenta non solo un traguardo per Audi, ma anche un passo fondamentale per Autocentri Balduina, che da sempre si impegna a guidare i propri clienti verso un futuro pi&ugrave; sostenibile e innovativo.  Con la Q6 e-tron, Audi ridefinisce la mobilit&agrave; elettrica e Autocentri Balduina si conferma come il partner ideale per chi desidera unire il lusso delle prestazioni elevate alla sostenibilit&agrave; ambientale. Questo nuovo modello, costruito sulla piattaforma Premium Platform Electric e frutto della collaborazione tra Audi e Porsche, offre oltre 600 km di autonomia e una ricarica rapida che permette di percorrere fino a 255 km in soli 10 minuti.  La Q6 e-tron &egrave; il simbolo del cambiamento verso un futuro pi&ugrave; verde e sostenibile. Autocentri Balduina &egrave; entusiasta di presentare un veicolo che incarna alla perfezione la nostra visione di mobilit&agrave; elettrica di lusso, in grado di unire tecnologia avanzata, design raffinato e un&rsquo;esperienza di guida senza eguali. Questo modello rappresenta per Autocentri Balduina non solo una novit&agrave; di prodotto, ma una rivoluzione nel mondo della mobilit&agrave;.  L&rsquo;evento di lancio, che si terr&agrave; presso Officine Farneto a Roma, sar&agrave; un&rsquo;occasione unica per il pubblico di scoprire da vicino questo gioiello della tecnologia. La serata sar&agrave; arricchita dall&rsquo;esibizione del famoso ballerino internazionale Sergio Bernal, che aggiunger&agrave; un tocco artistico ed unico alla presentazione.  Con questo importante debutto, Autocentri Balduina rinnova il proprio impegno a promuovere una mobilit&agrave; elettrica innovativa e sostenibile, offrendo ai propri clienti soluzioni che guardano al futuro senza compromettere le prestazioni e lo stile che da sempre caratterizzano il brand Audi 

L&#39;evento sar&agrave; presso Officine Farneto a Roma, e sar&agrave; un&rsquo;occasione per il pubblico di scoprire da vicino il nuovo modello e la sua tecnologia

Audi, Autocentri Baludina organizza la festa per il lancio della nuova Q6 e-tron

        L'anno scorso fu Carlos Sainz a ottenere la pole position nel GP di Singapore, andando poi a vincere la gara della domanica, unico successo non Red Bull del 2023. A distanza di un anno i rapporti di forza sono molto cambiati, e l'esito del GP di Singapore &egrave; quanto mai incerto. L'unica certezza &egrave; che, nel tortuoso circuito asiatico, la pole position &egrave; importantissima. La caccia alla pole inizia alle 15:00, seguila con la nostra diretta testuale e il nostro live timing aggiormnato minuto per minuto. GP Singapore, il live timing delle qualifiche enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FW86DB0564931B688D/wv/3/ev/4232949/limit/30/lng/it  16:35 Hamilton: "Finalmente bene in qualifica" "Le mie qualifiche sono state un disastro per tutto l'anno, all'improvviso oggi ho sentito la vettura viva dopo tanto tempo. Probabilmente c'era ancora un piccolo margine ma sono soddisfatto. Spero di poter lottare domani" ha detto Lewis Hamilton, che nel GP di Singapore scatter&agrave; terzo.  16:25 Verstappen: felice del 2&deg; posto "Siamo riusciti a migliorare la monoposto tentativo dopo tentativo, sono contento di essere in prima fila. Nell'ultimo tentativo non ho voluto strafare, sono contento di questo 2&deg; posto. Lo accetto volentieri" ha detto un Max Verstappen finalmente sorridente. "Pensiamo di avere una possibilit&agrave; in questa posizione" ha detto l'olandese.  16:18 Norris in pole davanti a Verstappen, Ferrari in nona e decima posizione Lando Norris conquista la pole position a Singapore, davanti a un Max Verstappen finalmente ritrovato e a un velocissimo Lewis Hamilton, Quarto Russell, che precede un sorprendente Nico Hulkenberg. Qualifica da dimenticare per le Rosse: Sainz scatter&agrave; 10&deg; dopo l'incidente, Leclerc 9&deg; dopo che il suo tempo &egrave; stato cancellato per un'uscita di pista oltre la linea bianca.  16:07 Pista libera, si riparte Terminate le operazioni di ripristino della pista dopo l'incidenten di Carlos Sainz: si riparte con 9 piloti ancora in gioco. Restano a disposizione 8 minuti e 4 secondi di qualifica.  15:55 Bandiera rossa, qualifiche sospese I commissari hanno deciso di esporre bandiera rossa dopo l'incidente di Carlos Sainz. Oscar Piastri &egrave; l'unico tra i top driver ad aver ottenuto il tempo. A Max Verstappen &egrave; stato cancellato il crono.  15:53 Sainz a muro! Colpo di scena a Singapore: Carlos Sainz finisce contro al muro mentre stava finendo il suo giro di lancio. Ferrari distrutta, ma fortunatamente il pilota sta bene.  15:49 Semaforo verde per il Q3 Si parte per la terza sessione di qualifica qui a Singapore, quella che detrminer&agrave; il poleman della gara: McLaren, Red Bull e Ferrari sono le contendenti.  15:44 Piastri-Verstappen-Leclerc in Q2 a Singapore C'&egrave; una McLaren in testa alla classifica al termine del Q2 di Singapore, ma non &egrave; quella di Lando Norris: il miglior tempo l'ha infatti ottenuto Oscar Piastri, che ha precedeuto di 40 millesimi Max Verstappen e di circa un decimo Charles Leclerc. Fuori le Williams di Albon e Colapinto, la Red Bull di Perez, la Haas di Magnussen e la Alpine di Ocon.  15:38 Verstappen velocissimo si porta in prima posizione Su una pista che non gli &egrave; mai stata amica, Max Verstappen sta cercando di dare il massimo: l'olandese ha segnato un tempo velocissimo di 1:29.680, portandosi in P1 davanti a Hamilton, Norris, Russell, Leclerc e Piastri.  15:26 Si parte per il Q2 Al via anche la seconda sessione di qualifica a Singapore. Scendono immediatamente in pista le Red Bull e le Ferrari.  15:21 Norris re del Q1 a Singapore Lando Norris &egrave; stato il pi&ugrave; veloce in questa Q1 con un tempo di 1:30.002, seguito da Max Verstappen e dal compagno Piastri.&nbsp; Fuori Ricciardo, Stroll, Gasly, Bottas e Zhou.  15:17 Albon 3&deg; a due minuti dalla fine del Q1 Mentre le McLaren dominano questa prima sessione, stupisce vedere Alex Albon in terza posizione. Ma la pista &egrave; in velocissima evoluzione e tanti piloti stanno migliorando.  15:11 Norris-Leclerc-Verstappen dopo il primo tentativo Lando Norris &egrave; il pi&ugrave; veloce dopo la prima tornata di tentativi nel Q1 di Singapore. Il pilota della McLaren precede il ferrarista di 6 centesimi di secondo  15:01 Al via le qualifiche! Iniziano ufficialmente le qualifiche del GP di Singapore: subito in pista le due Ferrari, importante fare subito un buon tempo per mettersi al riparo da eventuali bandiere gialle o rosse.  14:59 Invasione di pista a Singapore stamattina A Singapore non &egrave; cos&igrave; raro assistere a curiose "invasioni di pista" da parte dei varani, animali piuttosto diffusi in quest'area dell'Asia. Oggi &egrave; successo di nuovo, e per fortuna il rettile &egrave; riuscito a uscire dal circuito incolume.  It wouldn't be Singapore without a lizard on track! #F1 #SingaporeGP pic.twitter.com/IsdVR2U0ok &mdash; Formula 1 (@F1) September 21, 2024     14:52 Norris il pi&ugrave; veloce nelle FP3 Lando Norris &egrave; stata la sorpresa delle prove libere 3, con un tempo velocissimo: l'inglese ha rifilato un secondo alla Ferrari, ma la lotta per la pole position &egrave; ancora apertissima. Ecco la classifica delle libere 3: enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FW86DB0564931B688D/wv/3/ev/4232948/limit/30/lng/it  Luogo: Marina Bay Circuit sky:sc:953092:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a       

Inizia a Singapore la caccia alla pole position: sar&agrave; Ferrari, McLaren, Mercedes o Red Bull a conquistare la prima casella della griglia? Segui la nostra live dalle 15:00 per scoprirlo

F1 GP Singapore, rivi le qualifiche al Marina Bay

        Tocca tornare indietro di un paio d'anni, anzi, di due anni e mezzo. Silverstone, nuovo quartier generale della Aston Martin, 10 febbraio 2022: presentazione della nuova AMR22,&nbsp;la vettura con cui la scuderia color verde smeraldo&nbsp;si preparava a cominciare il nuovo ciclo tecnico. "Abbiamo un piano quinquennale per arrivare al titolo mondiale", diceva sereno Lawrence Stroll. "Sappiamo che sar&agrave; difficile", prosegu&igrave; poi. "Per questo ci siamo dati del tempo con un progetto di cinque anni per arrivare al vertice". Newey-Aston Martin, &egrave; ufficiale: non sar&agrave; "solo" un tecnico  Marchio e... Newey Cinque anni significa pi&ugrave; di un centinaio di gare. Oggi sappiamo che Lawrence Stroll faceva sul serio. E sta dimostrando, con i fatti, che per lui la Formula 1 non &egrave; solo un gioco, le macchine non solo un giocattolo con cui provare a rendere grande Lance, una sorta di progetto in famiglia. Il progetto si &egrave; allargato e, l'idea di un supporto a Lance, &egrave; diventato progetto multimilionario con l'intera gestione di una scuderia. Lawrence Stroll, finora, ha fatto tutto per bene: ha comprato la vecchia Force India, l'ha rinominata Racing Point e nel frattempo si &egrave; messo a capo di una cordata che ha rilevato le quote di Aston Martin, in modo da poter utilizzare il nome per la scuderia di F1. Un ritorno sulle scene per il marchio britannico, in F1 tra il 1959 ed il 1960. Riportare in griglia la Aston Martin &egrave; stato solo il primo passo di un progetto ambizioso, che oggi si &egrave; arricchito della sua punta di diamante, Adrian Newey. Ma Newey, pi&ugrave; che una base da cui partire, &egrave; sostanzialmente la punta di lancia di un gruppo che adesso, con lui, pu&ograve; dirsi effettivamente completo, anche se magari sulla scia di Adrian arriveranno suoi fedelissimi, seconde e terze linee che gi&agrave; sanno cosa significhi tenere il passo del "Genio". Newey &egrave; il tassello che completa il puzzle, e che d&agrave; alla Aston Martin tutta l'aria della corazzata: almeno sulla carta, sono ben pochi i team con un organigramma cos&igrave; profondo e completo.  Infrastrutture all'avanguardia per Aston Martin L'acquisizione del marchio "Aston Martin", come detto, &egrave; stato solo il primo passo di un progetto molto pi&ugrave; corposo. Non &egrave; solo apparenza, insomma. Perch&eacute; gli investimenti ci sono stati, ingenti e mirati, per rivoluzionare completamente la scuderia che poggiava ancora sui resti della vecchia Force India, ovvero una delle compagini pi&ugrave; povere (per quanto si possa parlare di "povert&agrave;", in F1...) della griglia. Stroll senior ha aperto il portafoglio ed ha cominciato a portare la squadra in un'altra dimensione rispetto al passato. Sia a livello di personale che di infrastrutture, poco o nulla &egrave; rimasto come prima. La sede di Silverstone, che si poggiava ancora sull'impianto costruito all'epoca da Eddie Jordan per l'omonima scuderia, oggi &egrave; diventato un campus tecnologico tra i pi&ugrave; avanzati: &egrave; nuova la fabbrica, gli uffici progettazione, il simulatore e la galleria del vento. La Aston Martin, insomma, &egrave; tra le scuderie che ha le infrastrutture pi&ugrave; nuove ed avanzate in assoluto. Pirelli, a Baku un week end nel segno dell'evoluzione L'importanza dei partner In questo processo Lawrence Stroll ha dimostrato quanto possano essere importanti i "partner", ovvero i marchi che si accompagnano a questo processo di sviluppo. Ci sono i partner "commerciali", quelli pi&ugrave; legati alle apparizioni del logo, e quelli "tecnici", che riguardano l'area pi&ugrave; strettamente legata alla macchina. Per potersi permettere certi investimento Stroll senior si &egrave; mosso con scaltrezza pure sul piano industriale, affidando azioni a soci importantissimi per avere capitale fresco, mentre in F1 si &egrave; affidato a colossi che hanno contribuito alla capacit&agrave; di spesa: Cognizant prima e Aramco poi, giusto per dire i principali. Poi ha proseguito la collaborazione con Mercedes per la fornitura delle power unit (come avveniva gi&agrave; con Force India), oltre che dell'impianto idraulico, del cambio e della sospensione posteriore. Tutto questo, per&ograve;, finir&agrave; l'anno prossimo, perch&eacute; dal 2026 la Aston Martin avr&agrave;, in esclusiva, i motori Honda: un gran colpo per il team con sede a Silverstone. Quello della fornitura in esclusiva, nella storia, &egrave; sempre stato un pallino dei grandi capi: valeva per Ron Dennis alla McLaren, evidentemente vale per Lawrence Stroll alla Aston Martin. Nessuno pu&ograve; sapere come andranno le cose con i nuovi propulsori, e c'&egrave; pure lo spauracchio del 2015, quando la Honda entr&ograve; in maniera disastrosa con McLaren: ma &egrave; un rischio da correre, perch&eacute; Lawrence Stroll vuole vincere e non crede di poterlo fare da semplice "cliente". Sfoglia le pagine per continuare a leggere (1/2) &nbsp; Che campagna acquisti in casa Aston Martin Lasciare Mercedes significa doversi fare in proprio anche le parti che oggi la AMR24&nbsp;eredita dalla W15, ed ecco perch&eacute; rafforzare l'ufficio tecnico era fondamentale. Ai gi&agrave; arrivati Dan Fallows (gran pezzo da 90 in Red Bull) e Luca Furbatto (bravura ed esperienza parlano per l'italiano), si sono aggiunti quest'anno Enrico Cardile ed Adrian Newey, oltre che Andy Cowell, nuovo CEO nonch&eacute; "padre" delle prime power unit Mercedes. Con lui, la squadra ma soprattutto il reparto motori potr&agrave; contare su un nome di primissimo piano. Ovviamente, in tutto ci&ograve;, non sono mancati i colpi nel mercato piloti: prima &egrave; arrivato Sebastian Vettel, dopodich&eacute; &egrave; stato Fernando Alonso il campione scelto per affiancare&nbsp;Lance Stroll. Diventare attrattivi anche per dei campioni del mondo &egrave; stato un altro passo verso la crescita, perch&eacute; per creare una mentalit&agrave; vincente servono anche persone vincenti in pi&ugrave; ruoli. Ed oggi, Aston pu&ograve; sognare in grande per il futuro: il desiderio &egrave; niente meno che Max Verstappen, che oltre alla instabilit&agrave; in Red Bull ha nella Honda ed in Adrian Newey due vecchie conoscenze e due buoni motivi per dare credito alla scuderia di Lawrence Stroll. Marko, Red Bull e le occasioni mancate: Norris, Alonso e la PU Mercedes Vincere per&ograve; &egrave; un altro discorso Arrivati fin qui, con questo lungo elenco di investimenti e grandi nomi, direte voi: s&igrave;, ma perch&eacute; allora Aston Martin in pista stenta? Beh, la risposta &egrave; piuttosto semplice: perch&eacute; in F1 ci vuole tempo, niente si inventa dall'oggi al domani. Le scuderie hanno bisogno di amalgamarsi, di diventare squadra e di non essere solo un gruppo formato da individui, e sar&agrave; questa la grande, grandissima sfida della Aston Martin che verr&agrave;. Oltre alle qualit&agrave; umane, serve poi organizzazione: perch&eacute; le grandi squadre che sono rimaste solo un covo di grandi nomi ma senza collante tra loro poi non hanno mai vinto, in nessuno sport. La prima Mercedes, ad esempio, fu protagonista di un mercato di tecnici straordinario, ma nel primo quadriennio raccolse poco o nulla in rapporto agli investimenti. La Toyota di inizio millennio, invece, spieg&ograve; a tutti perch&eacute; non si vince con i soldi: spesero tanto e raccolsero pochissimo, ritrovandosi poi a dover chiudere i battenti. Spesa non significa resa, perch&eacute; i soldi non basta averli, ma vanno saputi spendere. Ci sono, dunque, due grandi moniti per la Aston Martin nella storia pi&ugrave; o meno recente della F1. Il processo di sviluppo del team finora &egrave; stato eccelso, cos&igrave; come le mosse sul mercato. Ora serve l'ultimo passo, quello pi&ugrave; difficile: diventare squadra. E rispettare l'obiettivo di Lawrence Stroll: arrivare, al termine del quinquennio, sul tetto del mondo. (2/2)       

Dall'acquisto del team in poi, Lawrence Stroll ha fatto investimenti pazzeschi sia nelle infrastrutture che nel personale: con Newey sulla carta il team &egrave; una corazzata. Serve l'ultimo passo, il pi&ugrave; difficile: diventare squadra

Aston Martin, Honda, Newey e ora l'ultima sfida: diventare squadra

        Milano si prepara per il GP d'Italia attraverso l'intrattenimento di offerto dal JUSTME. Il club inizier&agrave; il proprio evento venerd&igrave; 30 agosto alle 19:30 con un aperitivo di benvenuto, poi dalle 23:00 in poi si baller&agrave; fino a tarda notte. Ma le novit&agrave; non sono finite qui.  GP Italia: gli orari di Sky, NOW e TV8 Gli eventi in programma al JUSTME Sabato 31 agosto c'&egrave; super attesa per il RedBull Racing Night: sar&agrave; esposta una vera monoposto di Formula 1 e saranno installati simulatori di gara. Domenica 1 settembre l'ospite d'onore sar&agrave; Valtteri Bottas, il quale sar&agrave; presente per il lancio in anteprima nazionale del suo gin OATH. Ci saranno anche altri grandi piloti, VIP e personaggi della Formula 1, riuniti per festeggiare la conclusione del Gran Premio. Il JUSTME, con la sua spettacolare volta in cristallo, offre una vista mozzafiato sulla Torre Branca, dove gli ospiti possono gustare la cucina dello Chef Antonio Zingrillo, tra cui piatti fusion e sushi di altissimo livello. Cosa si pu&ograve; portare e cosa no al GP d'Italia di Formula 1 a Monza       

Gli eventi si protrarranno da venerd&igrave; 30 agosto a domenica 1 settembre, da sfiziosi aperitivi al dj set per tutta la notte

Al JUSTME un weekend di lusso e divertimento per il GP d'Italia

        Saranno 37 le Formula 1 storiche &ndash; record assoluto di presenza &ndash; che animeranno l&rsquo;8&deg; edizione dell&rsquo;Historic Minardi Day, in programma sabato 24 e domenica 25 agosto all&rsquo;Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, attraversando 36 anni di Campionato del Mondo. Si parte dalla Embassy Hill GH2 del 1975 &ndash; pezzo unico, costruito da Graham Hill nel 1975 per la stagione di Formula 1 1976. Avrebbe dovuto sostituire il modello precedente, la Hill GH1, nata come Lola T371. I test a Silverstone e Paul Richard diedero riscontro positivi e il team si preparava ad una stagione positiva. Purtroppo, l&rsquo;incidente aereo in cui persero la vita lo stesso Hill, insieme a Tony Brise, Andy Smallman e Ray Brimble, porta all&rsquo;interruzione del progetto GH2 &ndash; arrivando fino alla Williams FW33 del 2011 ex-Pastor Maldonado e Rubens Barrichello passando per le Ensign, March, Tyrrell, Shadow, Theodore, Wolf, Merzario, Ferrari, Minardi, Fondmetal, Osella, Alfa Romeo, Arrows, Monteverdi, Prost GP, Dallara, Scuderia Italia, McLaren, Jordan e Jaguar. Parco macchine da sogno all&rsquo;Historic Minardi Day Non solo Formula 1 per un fine settimana all&rsquo;insegna della passione per il Motorsport. Quasi 400 vetture tra F.Junior, F. Abarth, F. Italia, F3, F4, GP3, GP4, F3000, Prototipi, GT Storiche, GTS animeranno i quindici turni in pista giornalieri grazie anche all&rsquo;importante e determinante contributo della Scuderia Tazio Nuvolari, Scuderia del Portello Alfa Romeo e del R.I.A.R (Registro Italiano Alfa Romeo). Il parterre di vetture sar&agrave; arricchito dall&rsquo;ACI Storico Festival tramite il raduno Terre di Romagna, manifestazione organizzata da AC Ravenna in collaborazione con ACI Storico, in programma domenica. Non mancheranno le incredibili Supercar e Hypercar targate Pagani, Dallara, Lamborghini e Pambuffetti. L&rsquo;Historic Minardi Day &egrave; l&rsquo;occasione per ammirare da vicino, tra le altre, la Pagani Zonda S, Pagani Zonda F, Pagani Utopia e Pagani Huayra Roadster BC. Curiosit&agrave;: la macchina d&rsquo;epoca pi&ugrave; longeva &egrave; la Lancia Aurelia B20 del 1953. Tra le pi&ugrave; recenti vi segnaliamo la Ferrari SF90, Porsche 911 GT3 RS, Lotus Elise S3 S CR e Tesla Plaid. Alpine sceglie Doohan accanto a Gasly Historic Minardi Day, l'area Paddock Numerose le novit&agrave; anche nell&rsquo;area Paddock. Nell&rsquo;area &ldquo;realt&agrave; aumentata&rdquo; grazie alla IMOLA VR EXPERIENCE (stand Digital Lighthouse) gli appassionati potranno immergersi in prima persona nell&rsquo;emozione di un&rsquo;esperienza unica, totalmente innovativa e coinvolgente: un giro in pista al fianco di Gian Carlo Minardi, alla scoperta di uno dei circuiti pi&ugrave; importanti d&rsquo;Italia grazie alla tecnologia del visore VR Oculus. Grazie alle immagini registrate con un innovativo sistema di ripresa &ndash; una macchina da presa dotata di otto lenti grandangolari stabilizzate, fissata al fianco del pilota attraverso uno speciale supporto &ndash; in grado di catturare in tempo reale un&rsquo;immagine immersiva a 360 gradi, si ha la possibilit&agrave; di esplorare il circuito di Imola e di scoprirne le principali caratteristiche attraverso la voce del suo stesso costruttore. Per chi vuole indossare i panni del meccanico potr&agrave; mettere alla prova le sue abilit&agrave; nell&rsquo;area &ldquo;pit-stop&rdquo; in una simulazione di pit-stop. Lo Stand Dino Paoli-AWA (Automotive Women Association) ospiter&agrave; una monoposto di Formula 1 per l&rsquo;operazione di cambio gomme (fascia oraria 9.30-12.30 / 15.00-18.00). L&rsquo;esperienza richieder&agrave; l&rsquo;inscrizione in loco e la partecipazione al briefing. Sfoglia le pagine per continuare a leggere &nbsp; Maxischermo per Zandvoort a Imola Vista la concomitanza col GP d&rsquo;Olanda di F1 sar&agrave; allestito un maxischermo per seguire tutte le sessioni del quindicesimo appuntamento del mondiale. Inoltre, sar&agrave; proiettato un episodio della docu-serie dedicata alla vita e alla carriera di Roland Ratzenberger, realizzata dal regista tedesco Peter Levay Imperdibili gli appuntamenti presso la Sala Conferenze (https://www.minardiday.it/intrattenimento/) &ndash; si inizia dalle 10:00 fino alle 17:30 &ndash; con numerose presentazioni di libri, conferenze, presentazioni, Talk-show sulla storia del motore Cosworth, proiezione docu-serie dedicata alla scuderia Andrea Moda e premiazioni. Historic Minardi Day, al via sabato alle 8.30 I cancelli dell&rsquo;Autodromo di Imola si apriranno sabato 24 alle 8:30 col primo turno in pista &ndash; dedicato ai track day &ndash; a partire dalle 9:00 coi motori che si spegneranno alle 18:30. Alle 11:30 e 16:00 si accenderanno i propulsori della F1, F2, F300 e GP2 anticipati dalle GT Storiche, prototipi, GT e dalle formule minori (F. Junior, F. Italia, F3, GP3&hellip;). Scarica il programma del fine settimana qui (https://www.minardiday.it/portfolio-items/programma-in-pista/) Per non perdere l&rsquo;occasione di vedere da vicino queste fantastiche vetture ricordiamo che i biglietti sono acquistabile tramite il circuito TicketOne (https://www.ticketone.it/artist/historic-minardi-day/). GP Svizzera 1954: 70 anni fa il primo titolo Mercedes       

A Imola sabato e domenica piatto ricchissimo per gli appassionati

Ben 37 F.1 all’Historic Minardi Day!

        Le foto di allora sono prevalentemente in bianco e nero, ma a suo modo la storia &egrave; comunque luminosa, viva e indimenticata. Perch&eacute; c'&egrave; stato un tempo in cui la Stella della Mercedes brillava pi&ugrave; di tutte e non stiamo parlando del recente dominio argenteo all'inizio dell'era ibrida, bens&igrave; di 70 anni fa, ovvero dell'anno del signore 1954: l'anno in cui, con Juan Manuel Fangio, la Mercedes saliva per la prima volta sul tetto mondiale della Formula 1. GP Olanda: gli orari del fine settimana 1954 e 2014, differenze e analogie Il "4" finale deve portare fortuna alla Mercedes. Tra il 1954 ed il 2014 le cose in comune sono l'ultima cifra e l'esito di un campionato largamente dominato, oltre che prologo di una storia di successi. Nel 1954 Fangio regala alla casa della Stella il primo titolo nella categoria, sei decenni pi&ugrave; tardi sarebbe toccato a Lewis Hamilton far ripartire una storia che si era interrotta troppo presto, nel 1955, a causa dell'incidente di Le Mans. Ma questa &egrave; un'altra storia, cos&igrave; come lo &egrave; il ciclo&nbsp;di successi dal 2014 ad oggi: oggi la storia &egrave; tutta per quel Gran Premio di Svizzera del 22 agosto 1954 che dette alla Mercedes il primo titolo in F1. Non ce n'&egrave; per nessuno E' un mondiale che riparte da nuove norme, quello del 1954. Perch&eacute; dopo due anni con le F2, la Formula 1 passa ai motori da 2,5 litri (eccezion fatta per Indianapolis, che aveva un regolamento tecnico specifico) e la Mercedes si fa trovare pi&ugrave; pronta di tutte. E questo nonostante il ritardo con cui si presenta in pista la W196: la macchina &egrave; pronta solo per la quarta gara (su nove) del mondiale, ma tanto basta per far s&igrave; che Juan Manuel Fangio vinca il titolo. Siamo infatti in un'epoca lontana dalla nostra per abitudine e contratti: l'argentino fiuta l'affare e si accasa con la Maserati per le prime gare del mondiale (vincendo sia in Argentina che in Belgio, mentre Indianapolis &egrave; snobbata dai team europei), per poi passare sulla Mercedes dal GP Francia in poi. Non essendoci ancora un titolo Costruttori (arriver&agrave; solo nel 1958), alla Mercedes sta bene cos&igrave;: anche perch&eacute; con Fangio arrivare a dama &egrave; una specie di garanzia, e questo anche grazie ad una W196 che si dimostra&nbsp;fortissima. La versione "Tipo Monza", quella carenata, va fortissimo nelle piste veloci come Monza ma soffre nelle altre, tuttavia la Mercedes ha pronte ben due versioni di macchina da tirare fuori a seconda dell'occasione e di fatto di lotta iridata ce n'&egrave; poca. Fangio vince 6 GP su 9 in tutto (su 8 partecipazioni) e ne vince 4 su 6 con la Mercedes: in un anno in cui valgono solo i cinque migliori risultati ai fini della classifica, il titolo arriva in Svizzera, con due round di anticipo. F1 2004: il ventennale dell'ultimo titolo di Schumi Addio Svizzera Nessuno pu&ograve; ancora saperlo, ma mentre la F1 saluta il primo titolo della Mercedes (il secondo dei cinque vinti da Fangio), si ritrova pure a dire addio alla Svizzera ed al circuito di Bremgarten: l'incidente di Le Mans 1955 porter&agrave; la nazione elvetica a vietare corse automobilistiche sul suo territorio per 50 anni. Sar&agrave; la stessa cosa per la Mercedes, la quale concluder&agrave;&nbsp;il mondiale 1955 vincendo pure quello, ma decider&agrave; di chiudere momentaneamente con le corse alla fine dell'anno, sempre per la risonanza mediatica del terribile incidente alla 24 Ore. Il '54 in pillole Detto di Fangio e la Mercedes, quel 1954 vive di chicche e traumi, come la scomparsa di Onofre Marimon in Germania. La Ferrari, ad esempio, dopo aver dominato nel biennio precedente non si fa trovare pronta con il nuovo regolamento: i successi in Gran Bretagna e Spagna non bastano per rallentare la corsa iridata di Fangio. In Argentina la Rossa perde perch&eacute; convinta di una penalit&agrave; a Fangio che non arriver&agrave; (ai piloti viene detto di rallentare, Fangio passa e vince), mentre in Belgio Hawthorn prima e Gonzalez poi (sulla stessa vettura, perch&eacute; all'epoca &egrave; concessa la guida condivisa) alzano bandiera bianca per i gas di scarico che entrano nell'abitacolo. In tutto ci&ograve;, sempre per quanto riguarda i colori italiani, passa alla storia la decisione di Gianni Lancia: con Farina ko, pur di non far rimanere la griglia orfana di italiani, dal momento che le sue vettura non sono ancora pronte cede Ascari e Villoresi alla Maserati in modo che ci possa essere qualche pilota italiano al via. Atto impensabile oggi, cos&igrave; come &egrave; impensabile rileggere una classifica che vede piloti in graduatoria con i... decimali: a Silverstone il giro veloce se lo aggiudicano ben sette piloti differenti (il cronometro conta solo i decimi di secondo), e cos&igrave; il punto aggiuntivo viene diviso in sette. Per questo in classifica si vedono piloti che vedono assegnarsi 0,14 punti (1 diviso 7 fa 0,14) per il giro veloce. Rarit&agrave; di un'altra F1, dove in un anno si poteva vedere Alberto Ascari correre tra una gara e l'altra con Maserati, Ferrari e Lancia. Eh s&igrave;: proprio un'altra epoca.       

Il 22 agosto del 1954, a Bremgarten, il cammino trionfale di Fangio regalava alla Mercedes il primo titolo della sua storia, in un'annata piena di chicche, curiosit&agrave; e purtroppo pure un dramma

GP Svizzera 1954: 70 anni fa il primo titolo Mercedes

Il Rally Italia Sardegna sar&agrave; la 6a prova in calendario del FIA World Rally Championship 2025. La 22^edizione consecutiva del Rally d&rsquo;Italia in Sardegna, sempre organizzato dall&rsquo;Automobile Club d&rsquo;Italia, si disputer&agrave; nel fine settimana dal 5 all&rsquo;8 giugno.   WRC Promoter &ndash; organizzatore del campionato del mondo di rally - ha infatti ufficializzato il calendario 2025 e ha confermato la collocazione centrale della tappa italiana. Il FIA WRC si prepara dunque alla stagione pi&ugrave; lunga dal 2008, con 14 gare in programma in 4 Continenti, visto che toccher&agrave; l&rsquo;Africa, l&rsquo;Asia, l&rsquo;Europa e il Sud America. Le principali novit&agrave; sono il ritorno della Spagna alle Isole Canarie, e le new entry di Paraguay e Arabia Saudita. Sar&agrave; un mondiale che si correr&agrave; su ghiaccio, neve, sterrato, asfalto e terreni desertici, che dopo il tradizionale inizio nel glamour di Monte-Carlo si concluder&agrave; per la prima volta in Arabia Saudita.   Presidente Automobile Club d&rsquo;Italia, Ing. Angelo Sticchi Damiani: &ldquo;L&rsquo;ufficializzazione del Calendario 2025, con l&rsquo;assegnazione delle date di svolgimento delle varie gare del mondiale, &egrave; un momento fondamentale di passaggio verso la realizzazione della nostra grande gara, il Rally Italia Sardegna. Di passaggio, in quanto preceduto da anni di attivit&agrave;, sia politica sia sportiva sul campo, che ha consolidato la presenza della nostra manifestazione nel mondiale. Di passaggio, anche come momento essenziale e trampolino di lancio verso l&rsquo;immediato futuro ed oltre. Bello vivere questi momenti per una gara che abbiamo voluto fortemente, impegnandoci in estenuanti battaglie di carattere politico sportivo a livello mondiale. Un evento che ora tutti ci invidiano, che abbiamo seguito nei suoi primi faticosi ed incerti passi, e che abbiamo visto crescere nell&rsquo;apprezzamento generale. Oggi &egrave; apprezzato da tutti, anche da chi aveva profondamente criticato le scelte fatte. Uno sforzo ed un lavoro enormi che ci hanno comunque ripagato, hanno dato risalto alla grande visione di Automobile Club d&rsquo;Italia e soprattutto all&rsquo;impegno straordinario della Regione Sardegna, da sempre, costantemente al nostro fianco. Oggi ripartiamo insieme per un&rsquo;altra grande meravigliosa avventura&rdquo;.  &ldquo;Questo &egrave; un calendario estremamente emozionante - ha commentato Jona Siebel, Managing Director della WRC Promoter - che fonde perfettamente i nostri rally tradizionali con tre nuove entusiasmanti sfide, due delle quali al di fuori dell&#39;Europa, evidenziando ancora una volta l&#39;appeal globale del nostro campionato&rdquo;.  &ldquo;&Egrave; fantastico vedere un calendario cos&igrave; ricco di eventi per la stagione iridata 2025 &ndash; ha commentato il Presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem -. Oltre alle localit&agrave; classiche che i fan conoscono e amano, l&#39;introduzione di nuovi rally in Spagna, Paraguay e Arabia Saudita aggiunge ancora pi&ugrave; eccitazione e riflette la diversit&agrave; globale dei concorrenti e degli appassionati di rally&rdquo;.  Ed ecco il calendario del campionato del mondo rally 2025:  -&nbsp;Montecarlo&nbsp;23-26 gennaio -&nbsp;Svezia&nbsp;13-16 febbraio -&nbsp;Kenya 20-23 marzo -&nbsp;Canarie 24-27 aprile -&nbsp;Portogallo 15-18 maggio -&nbsp;Italia Sardegna 5-8 giugno -&nbsp;Grecia 26-29 giugno -&nbsp;Estonia 17-20 luglio -&nbsp;Finlandia 31 luglio-3 agosto -&nbsp;Paraguay&nbsp;28-31 agosto -&nbsp;Cile&nbsp;11-14&nbsp;settembre -&nbsp;Central Europe Rally&nbsp;16-19 ottobre -&nbsp;Giappone 13-16 novembre -&nbsp;Arabia Saudita&nbsp;27-30 novembre 

La tappa italiana sar&agrave; la 6^ del FIA World Rally Championship si svolger&agrave; nel primo fine settimana di giugno, al centro del calendario iridato

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